Soprannome del poeta arabo Ḥammām Ibn Ghālib (n. 640 circa - m. Bassora 732), uno dei tre maggiori dell'epoca omayyade. Scrisse poesie amorose, encomiastiche, elegiache, ma è soprattutto famoso per le [...] invettive poetiche scambiate col suo rivale Giarīr (Naqā'iḍ, poesie amebee dello stesso metro e rima) ...
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Grande popolazione dell’Arabia antica, appartenente al gruppo etnico meridionale. Stanziatasi in Siria, partecipò agli eventi che consolidarono il califfato omayyade (683). ...
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Una delle piccole dinastie arabe (Mulūk aṭ-Ṭawā'if, Reyes de Taifas) sorte in Spagna dopo la caduta del califfato omayyade di Cordova (1031 d. C.). Fondata a Saragozza nel 1039 da Sulaimān ibn Hūd, la [...] dinastia comprese nel suo dominio Lérida, Tudela e Calatayud. Nel 1110 fu abbattuta dagli Almoravidi ...
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giùnd Vocabolo arabo che significa «truppa, esercito, corpo militare». In particolare, il plurale agnād, servì a designare, durante il califfato omayyade e abbaside, le circoscrizioni militari in cui [...] fu divisa la Siria, sul modello dei temi bizantini. Con lo stesso termine furono indicate anche le province della Spagna musulmana ...
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'Abd Allah ibn al-Zubayr
‛Abd Allah ibn al-Zubayr
Capo politico arabo (Medina 622 ca.-la Mecca 692). Ribellatosi al califfo omayyade Yazid I (680), s’impadronì della Mecca e di altri territori, proclamandosene [...] califfo. Fu combattuto dall’omayyade Marwan I, che ne ridusse il potere al solo Hijaz. Morì durante l’assedio della Mecca condotto da al-Hajjaj, sotto il califfato di ‛Abd al-Malik ibn Marwan. ...
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Zab, battaglia dello
Scontro avvenuto il 25 gennaio 750 sulle rive del fiume omonimo, nell’attuale Iraq, fra l’esercito dell’ultimo califfo omayyade, Marwan II, e l’esercito degli Abbasidi, loro rivali [...] nella pretesa al califfato. La vittoria di questi ultimi decretò la fine del califfato omayyade. ...
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Nome (arabo Mulūk aṭṭawā’if «re delle nazioni») con cui la storiografia spagnola designò quei capi arabi che, al declino del califfato omayyade di Cordova, fondarono piccoli principati autonomi nei propri [...] domini ...
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Famiglia musulmana di Spagna, di origine visigotica, che nel sec. 9º svolse una propria politica di autonomismo separatista di fronte all'emirato omayyade, riuscendo per qualche tempo a stabilire il suo [...] potere in Aragona, con centro a Saragozza ...
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Marj Rahit
Nome di una piana nei pressi di Damasco, teatro di una storica battaglia (18 agosto 684) fra i Kalbidi, fedeli al califfo omayyade Marwan ibn al-Hakam e i Qaisidi che sostenevano il diritto [...] al califfato di ‛Abd Allah ibn al-Zubayr. La vittoria di Marwan permise la sottomissione della Penisola Arabica e stabilì l’egemonia del suo lignaggio nel califfato omayyade. ...
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Appellativo arabo di colui che ha guidato una delle più importanti sommosse del Khorāsān (m. 780 d. C.), all'epoca del califfo omayyade al-Mahdī (775-785). La sua dottrina, di successive incarnazioni della [...] divinità attraverso apostoli e profeti fino a lui stesso, si riconnette con una corrente di idee eterodosse (sciite estreme, e in più punti del tutto al di fuori dell'Islam), che prima e dopo al-M. ebbero ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...