Nome di cinque sovrani Omayyadi di Spagna: ῾Abd ar-R. I, nipote del califfo Hishām, giunse in Spagna nel 750, sfuggito alla strage della sua famiglia ad opera degli Abbassidi. Nel 756 riuscì a stabilire [...] e quarto emiro di Cordova, regnò dall'822 all'852. ῾Abd ar-R. III, ottavo emiro di Cordova, il maggiore degli Omayyadi di Spagna, nel 929 si proclamò califfo, in opposizione agli Abbasidi. Il suo lungo regno (912-961) segnò l'apogeo del regno ...
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Emiri omayyadi di Cordova. Il lungo emirato di M. I (852-886) vide soprattutto svilupparsi nella Spagna musulmana il contrasto fra il potere centrale e le forze centrifughe degli emirati locali (rivolta [...] di Ibn Ḥafṣūn, ecc.). M. II assunse per pochi mesi titolo e autorità di califfo nel 1009-10, nel periodo di dissoluzione del califfato cordovano ...
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Califfo arabo della dinastia degli Omayyadi. Successe al fratello Walīd I e regnò dal 715 al 717; sotto di lui gli Arabi compirono invano il loro maggiore sforzo contro Costantinopoli. ...
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Ultimo califfo arabo della dinastia degli Omayyadi (sec. 8º). Salito al potere nel 744, sostenne strenue lotte contro pretendenti e ribelli kharigiti. Domati questi, fu travolto dalla rivoluzione abbaside [...] scoppiata nel Khorāsān (battaglia del Zāb, 750); fuggì allora in Egitto dove fu ucciso ...
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Califfo arabo, fondatore della dinastia degli Omayyadi; regnò dal 661 al 680 d. C. Governatore della Siria (641), si ribellò al califfo ῾Alī per vendicare l'uccisione del predecessore di quest'ultimo, [...] della storia degli Arabi dell'Islam: attraverso un'intensa attività di organizzazione militare e amministrativa, gettò le basi dello stato omayyade e stabilì le modalità di successione al califfato, carica che da elettiva divenne ereditaria. ...
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Principe arabo (sec. 7º) della dinastia degli Omayyadi, vissuto in Siria. Una tradizione probabilmente leggendaria, che alterava il fondo di realtà dei suoi possibili interessi scientifici e culturali, [...] lo considera l'iniziatore degli studî alchimistici presso gli Arabi ...
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Califfo arabo (646-705), della dinastia degli Omayyadi. Successe al padre nel 685 sul trono di Damasco, ma dovette lottare contro l'anticaliffo ῾Abd Allāh ibn az-Zubair, residente alla Mecca. Vinto e ucciso [...] questo (692), consacrò il suo lungo regno all'organizzazione amministrativa dell'Impero arabo, coadiuvato dal suo energico governatore al-Ḥaggiāǵ. Quattro suoi figli salirono sul trono dopo di lui ...
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Nome di due califfi arabi della dinastia degli Omayyadi. Al-W. I era figlio di ῾Abd al-Malik; il suo califfato (705-15) rappresenta l'apogeo degli Omayyadi e dell'impero arabo, che con le conquiste di [...] Spagna e Transoxiana toccò la massima estensione. Al-W. II, figlio di Yazīd II e nipote del precedente, regnò solo per un anno (743-744), a causa di una congiura che gli tolse il regno e la vita ...
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Nome di tre califfi arabi della dinastia degli Omayyadi. Yazīd I, figlio di Mu῾āwiya, regnò dal 680 al 683; sotto di lui avvenne la ribellione e l'uccisione a Karbalā' del nipote di Maometto al-Ḥusain, [...] di cui la tradizione sciita fa responsabile il califfo; per questo e altri episodî delle lotte civili, una certa tradizione storica lo descrive come sovrano empio e leggero, mentre fu in realtà non privo ...
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Governatore dell'Iraq (sec. 8º d. C.), sotto i califfi omayyadi Hishām e al-Walīd II. È celebre per la sua crudeltà, cui si deve anche l'uccisione del suo predecessore Khālid al-Qaṣrī. ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...