Fustat
La prima città di fondazione islamica in Egitto, oggi un quartiere del Cairo. Sorta sul sito dell’antica Babilonia, sulla riva orientale del Nilo, F., il cui nome deriva probab. dal gr. fossaton, [...] «accampamento», fu residenza dei governatori omayyadi, ma perse il proprio primato con gli Abbasidi e i Tulunidi. Dopo la fondazione del Cairo, F. fu fino al sec. 12° un importante centro commerciale, prima di essere gradualmente inglobata dalla ...
Leggi Tutto
Terzo califfo dell'Islam. Eletto alla morte di ῾Omar, ne continuò la politica, pur non avendo le doti del suo predecessore. Nonostante avesse promulgato una versione ufficiale del Corano, ῾O. si inimicò [...] larghi strati della comunità musulmana, per aver condotto una politica che favoriva i membri della famiglia degli Omayyadi a cui apparteneva. Tale risentimento sfociò in una rivolta: assediato nella sua casa a Medina, ῾O. fu ucciso; la sua morte ...
Leggi Tutto
Storico tedesco (Höchst, Assia, 1801 - Vienna 1882). Insegnante a Francoforte (1823-42), dove si avvicinò al Böhmer, e poi nelle università di Bonn (1842-53) e di Vienna (1853-72), iniziò una scuola storica [...] cattolica, cui appartennero Ficker, Janssen e Hopf. Coscienzioso, ma arido e incolore, scrisse una storia dei Visigoti, una degli Omayyadi di Spagna, una degli Eruli e dei Gepidi, una dell'università di Vienna, ecc. ...
Leggi Tutto
Dinastia musulmana, che regnò nel Marocco dal 788 al 985 d. C. Prese il nome dal suo fondatore Idrīs, uno dei discendenti del califfo ῾Alī ibn Abī Ṭālib, che, dopo aver partecipato in Arabia a un tentativo [...] rimasto vivo nella tradizione storica marocchina come fondatore di Fez. Dopo Idrīs II, la dinastia decadde per tutto il sec. 10º, fra le opposte pressioni degli Omayyadi di Spagna e dei Fatimidi di Tunisia, fino a scomparire definitivamente nel 985. ...
Leggi Tutto
Tribù araba, che sin dalla fine del 5° sec. d.C. appare stanziata alla Mecca, con una posizione di supremazia sociale e politica fondata su un’attiva vita commerciale. Dal ramo quraishita dei Banū Hāshim [...] nacque Maometto; il principio che ‘il califfo dovesse appartenere alla tribù dei Quraish’ rimase saldo nell’Islam sunnita: Omayyadi, Abbasidi e Alidi furono tutti ugualmente quraishiti. In seguito le sorti dei Q. si confondono con quelle della classe ...
Leggi Tutto
Figlio secondogenito (Medina 626 circa - Karbalā' 680) di ‛Alī e di Fāṭima, figlia di Maometto. Dopo la rinunzia del fratello al-Ḥasan a ogni aspirazione califfale, i partigiani degli Alidi videro in lui [...] legittimo pretendente, e quando salì al trono il califfo Yazīd indussero al-Ḥ. a recarsi a Kūfa e a insorgere contro gli Omayyadi: ma la rivolta fu repressa e al-Ḥ., scontratosi con pochi compagni a Karbalā' con le truppe governative, cadde ucciso. L ...
Leggi Tutto
al-'Abbas
al-‛Abbas
Capostipite ed eponimo della dinastia abbaside (7° sec. d.C.). Figlio del capo qurayshita ̔Abd al-Muttalib e zio paterno di Maometto e del cugino di questi, ̔Ali, da lui discesero, [...] attraverso il figlio ̔Abd Allah, gli Abbasidi che, come parenti del Profeta e con il sostegno della fazione sciita, contesero il califfato agli Omayyadi e lo conquistarono nel 750 d.C. ...
Leggi Tutto
Seguaci (arabo al-khawāriǵ «gli uscenti») della setta islamica sorta nel 657 d.C. in seguito al dissenso scoppiato tra i seguaci del califfo Alī sulla liceità di dirimere la questione della successione [...] . Ebbero parte importante nella storia politica e religiosa dell’islamismo, sia con le loro ribellioni sanguinose sotto gli Omayyadi e i primi Abbasidi, sia con lo svolgimento delle loro idee teologiche, che esercitarono un notevole influsso sullo ...
Leggi Tutto
ZAID IBN ‛ALĪ ZAIN al-‛ĀBIDĪN
Carlo Alfonso Nallino
Famoso agitatore politico-religioso ‛alide, pronipote del quarto califfo ‛Alī (che regnò nel 35-40 eg., 656-661 d. C.), per la linea d'al-Ḥusain, [...] di Maometto. Riprese il tentativo, già fatto vanamente nel 680 da suo nonno al-Ḥusain, di sottrarre il califfato agli omayyadi per trasferirlo alla casa ‛alide; ma anche questa rivolta, preparata e fatta scoppiare ad al-Kūfah, non riuscì, e Zaid ...
Leggi Tutto
Tariq ibn Ziyad
Comandante berbero (sec. 8°). Guidò le truppe musulmane che da Tangeri, attraversando lo stretto, sbarcarono nella Penisola Iberica nel 711, ai piedi di una montagna che da T. prese il [...] nome (Jebal Tariq, Gibilterra), dando così inizio alla conquista di . T. era cliente del vicereggente (wali) omayyade dell’Ifriqiya, Musa ibn Nusayr, in nome del quale fu condotta l’impresa, che consegnò agli Omayyadi l’Iberia visigota. ...
Leggi Tutto
omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...