Nacque a Cesarea di Cappadocia nel 329. Trascorse l'infanzia presso la nonna Macrina a Neocesarea del Ponto. A Cesarea frequentò il corso di retorica e di filosofia, quindi, si recò a Costantinopoli e [...] al racconto dei primi cinque giorni della creazione nel Genesi (s'ignora perché egli non abbia pronunziato l'omelia sull'opera del sesto giorno, la creazione dell'uomo) e la confutazione dei sistemi filosofici che interpretavano allegoricamente ...
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Basilio di Cesarea
detto il Grande Dottore della Chiesa greca (Cesarea di Cappadocia 330 circa - ivi 379). Figlio dei santi Basilio ed Emmelia, fratello di Gregorio di Nissa e di Pietro di Sebaste, studiò in patria, a Costantinopoli e ad Atene, dove si legò con profonda amicizia a Gregozio Nazianzeno. ... ...
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Dottore della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 330 circa - ivi 379). Figlio dei santi Basilio ed Emmelia, fratello di Gregorio di Nissa e di Pietro di Sebaste, studiò in patria, a Costantinopoli e ad Atene, ove si legò con profonda amicizia a Gregozio Nazianzeno. Insegnò retorica in patria (356) e dopo ... ...
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MICHELE Cerulario
Silvio Giuseppe Mercati
Patriarca di Costantinopoli (1043-1058), sotto il quale si compì lo scisma della chiesa greca dalla latina. Nato verso il principio del sec. XI a Costantinopoli, [...] minaccia turca.
Ediz.: La scarsa produzione letteraria di M.C. (lettere e atti) in Migne, Patrol. Gr., CXIX e CXX. L'Omelia per la festa della restituzione delle immagini (Migne, CXX, coll. 724-736) attribuita comunemente a M.C. è compilazione di un ...
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La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] del XXXIII Congresso di storia del risorgimento italiano (Messina 1954), Roma 1958, p. 9.
11 G.L.B. Chiaramonti, Omelia del cittadino cardinal Chiaramonti vescovo d’Imola diretta al popolo della sua diocesi nella Repubblica cisalpina nel giorno del ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] mediate e ‘tradotte’. Nel 1931 monsignor Monterisi, allora arcivescovo di Salerno, lamentava:
«nella pratica di oggi l’omelia è imparaticcia dalle mille pubblicazioni correnti: la quale perciò né esprime l’elaborazione viva e spirituale di chi parla ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] destinatari, i quali possono interagire nel discorso, come avviene normalmente, oppure si limitano ad ascoltare (conferenza, omelia, lezione cosiddetta frontale). Lo scritto è solo eccezionalmente in situazione: per es. quando, in una riunione, un ...
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PALLAVICINO, Giambattista
Chiara Quaranta
PALLAVICINO (Pallavicini), Giambattista. – Nacque a Bologna intorno al 1500 da Pietro Pallavicino de’ Gentili, esponente di un’antica famiglia genovese.
Nel [...] fu eletto primo definitore, mentre gli ufficiali della fabbrica di S. Petronio a Bologna lo scelsero per il ciclo di omelie quaresimali del 1533, che si svolsero alla presenza di Clemente VII e di Carlo V.
Probabilmente a seguito del coinvolgimento ...
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FIORDIBELLO (Florebellus), Antonio
Franco Pignatti
Nacque a Modena intorno al 1510 da Giannicolò, mercante di lana, banchiere, notaio e a più riprese funzionario del Comune.
Da una lettera del 1534 [...] Buda da parte dei Turchi e la perdita di tutta l'Ungheria inferiore; essa coincide perciò con l'omelia De regno Hungarias a Turcis direpto del Sadoleto, condividendone con maggiore radicalismo i sentimenti pessimistici sul destino della Cristianità ...
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FAVA GHISILIERI, Paolo Patrizio
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Piacenza il 22 dic. 1728 dal conte Scipione Statore e da Angiola Maria Facci, che erano entrambi patrizi bolognesi.
Ultimati gli studi [...] a Ferrara l'11 novembre, facendo il suo ingresso nella cattedrale il giorno 15. Al momento di pronunciare l'omelia, la voce flebilissima e la commozione glielo impedirono, costringendolo a interromperla (il testo in Manini Ferranti, pp. 237-243 ...
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La festa include l'affermazione:1. della morte, detta dormitio "sonno", pausatio "riposo", natalis "nascita" (al cielo), transitus "passaggio", depositio "sepoltura"; 2. della susseguita risurrezione di [...] la data festiva entrò in Roma, e di qui s'irradiò tra i popoli occidentali, eliminando la data del gennaio.
Dalle omelie di alcuni padri orientali del secolo VII-VIII (S. Modesto patriarca di Gerusalemme, morto nel 634; S. Andrea arcivescovo di Creta ...
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GUIDI, Ignazio
Insigne orientalista italiano, nato a Roma il 31 luglio 1844, vivente. Studiò nell'università romana, ma dovette a sé stesso la conoscenza del metodo scientifico nell'orientalismo, assai [...] anche di diverse lingue e letterature semitiche (Contributo all'agiografia etiopica, in Rend. Acc.Lincei, Roma 1916; La omelia di Teofilo di Alessandria sul monte Coscam nelle letterature orientali, ibid., Roma 1921) e di copto, ma specialmente di ...
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omelia
omelìa (o omilìa) s. f. [dal gr ὁμιλία «riunione, conversazione» (der. di ὁμιλέω «adunarsi, conversare»), lat. tardo homĭlia o homelĭa]. – 1. Nella liturgia cattolica, esposizione e commento di passi della S. Scrittura, spec. del Vangelo...