L’uomo omerico non conosce la divisione tra mente e corpo, che nasce più tardi con Platone. In Omero, perciò, il corpo non è considerato un involucro che tiene prigioniera una sostanza spirituale superiore, [...] e con la voce dell’abisso» (Blanchot 2019, p. 16). Il poeta dunque si identifica con il suo personaggio. Odisseo/Omero ingaggia un confronto violento con quelle voci del mare, volendo catturarne la magia, ma cercando di opporsi all’immensità che le ...
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Eleonora Cavallini è professoressa ordinaria di Lingua e Letteratura Greca presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna, dove insegna anche Storia della Tradizione [...] e testi classici hanno inizio intorno al 2005: tra i lavori recenti più significativi, l’edizione critica La Nekya omerica (Odissea XI) nella traduzione di Cesare Pavese, nonché la curatela del volume Scrittori che traducono scrittori: traduzioni d ...
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Dobbiamo considerare che i rapporti con gli stranieri sono sacri al massimo grado […] Poiché infatti lo straniero è solo, senza compagni e parenti, merita più pietà da parte degli uomini e degli dèi (Platone: [...] vestito da mendicante, gli offre la sua modesta elemosina, segno di grande generosità:«Ospiti e poveri vengono tutti da Zeus» (Omero: 114).Solo i Ciclopi non curano Zeus! A nulla serve il discorso del coraggioso sovrano di Itaca, la sua richiesta di ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] alla radice kad ‘eccellere’, con il significato, ormai del tutto opacizzato, di ‘eccellente quanto un uomo’. La narrazione omerica ci riporta alla figura della bellissima figlia di Priamo, che, essendosi sottratta all’amore di Apollo, fu punita con ...
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Usi, semantica e antropologia di oinopsL’uso dei termini di colore nella Grecia antica – è stato osservato (Grand-Clément 2013) – veicola a volte un’immagine non tanto visuale del mare, quanto culturale [...] sono così distribuite: 7 Iliade, 13 Odissea, 3 nel Corpus esiodeo (Opere, 622 e 817; fr. 43a.26 ed. M.-W.), 2 negli Inni omerici (h. Ap. 391; h. Bacch. 7).Nell’assoluta maggioranza dei casi (23 su 25), oinops funge da epiteto di pontos, uno dei vari ...
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Secondo un tema proverbiale enunciato già in Esiodo, per mantenersi felici è bene non viaggiare, perché «fuori dalla porta sta ciò che porta danno» (Hes. Op. 366). Il tema, ripreso in molti autori successivi [...] fino ad identificare forme del sapere divino, quando esteso alle profondità: «conosce le profondità del mare» è infatti la formula che in Omero si riferisce a Calipso (Od. I 53-4) e a Proteo (Od. IV 385-6), il vecchio del mare forse identificabile ...
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Incantevoli pericoli del mare: l’episodio omerico delle sirene e la sua ricezione nel retelling mitologico contemporaneoL’odissea dell’eroe tra terra e mareL’odissea di Odisseo, divenuta paradigma [...] l’Odissea: come nel testo antico, anche qui il canto ammaliatore delle Sirene altro non è che la poesia di Omero. Il canto di OdisseoA questa triplice visione femminile ne aggiungo in conclusione una maschile, quella di Valerio Massimo Manfredi, che ...
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«Chiunque attraversi il mare o è triste o è povero o desidera la morte» («ὅστις διαπλεῖ θάλατταν ἢ μελαγχολᾷ / ἢ πτωχός ἐστιν ἢ θανατᾷ»). Con queste parole dal tono cupo e, allo stesso tempo, sentenzioso [...] qui homo [esse] sese miserum et mendicum volet, / Neptuno credat sese atque aetatem suam). Del resto, già nella visione omerica il mare era uno spazio aperto, sconfinato (nella lingua dell’epos, infatti, uno degli aggettivi che serve a qualificarlo è ...
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A compiangere la morte funesta di Fetonte, punito da Zeus per aver incendiato le terre d’Africa col carro paterno, vi è anche Cicno, signore dei Liguri, musico dalla voce melodiosa, legato al figlio di [...] un mollusco privo di conchiglia; a Cebrione, uno dei figli di Priamo e auriga di Ettore nella tradizione omerica, un insetto coleottero appartenente alla famiglia dei Cebrionidi. Delle sette specie di primati appartenenti al genere Semnopothecus, ben ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...
In Grecia, nell’età omerica, il guidatore del cocchio nel combattimento. Dopo la scomparsa del carro da guerra (sec. 6° a.C.), gli a. parteciparono alle gare ippiche (quadriga, biga, corsiero) introdotte nelle maggiori festività panelleniche...
Linguistica
D. omerica Nella lingua dei poemi omerici, accanto alle antiche forme non contratte (tipo ὁράεσϑαι) e a quelle recenziori contratte (tipo ὁρᾶσϑαι), se ne presentano altre in cui appare la vocale della forma contratta, divisa però...