Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli umanisti cercano una conciliazione, almeno teorica, tra la verità delle sacre [...] classica i contenuti cristiani. Il lodigiano Maffeo Vegio, monaco agostiniano, abituato a cantare in versi latini gli eroi omerici e virgiliani, negli ultimi anni della sua vita compone un poemetto epico di agiografia cristiana: l’Antonias (1437 ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] vicende dell’impero al tempo delle Crociate. Eustazio di Tessalonica (m. 1192) è autore di prolissi commenti ai poemi omerici, il suo allievo Michele Coniate (conosciuto anche come Michele Acominato) scrive giambi sulla decadenza di Atene. Il romanzo ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] suo corso. Cercò allora sfogo in quella che definì la sua "Bibbia empia del mondo", cioè nella versione in esametri omerici del bestiario medievale Reineke Fuchs ("La volpe R.", 1793), satira più cinica che accorata dei dilaganti vizî. Una più pacata ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] cultura, Eutidemo, che si era dato intorno per mettere insieme testi di poeti e di sofisti, possedesse esemplari completi dei poemi omerici! Ma durante il sec. IV le condizioni mutano, per quanto lentamente; né si può negare che il tiranno di Eraclea ...
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MINIERA (fr. mine; sp. mina; ted. Bergwerk; ingl. mine)
Giuseppe CARDINALI
Ugo Enrico PAOLI
Giuseppe CARDINALI
Ugo LA MALFA
Carlo RODANO
Fulvio MAROI
S. Gi. S. Gi.
S'indica con questo nome [...] giacimenti cominciarono a essere sfruttati sino dai tempi preistorici e dai Fenici, sicché se ne ha un'eco nei poemi omerici. I Cartaginesi si gettarono su essi con la massima avidità, e loro tennero dietro i Romani dai primi tempi della conquista ...
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È la scienza che studia i popoli componenti l'umanità attuale (contemporanea o storica) nella loro localizzazione, nelle reciproche relazioni, nelle manifestazioni della loro cultura materiale, sociale [...] nell'estremo sud e combattono con le gru. L'Odissea (v. omero) porta il suo eroe in contatto con popoli periferici favolosi. Non l gli stadî preistorici della vita dei popoli presentemente civili: Omero è per lui, a ragione, fonte principale per la ...
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La democrazia in Grecia. - La democrazia è la sovranità concessa a tutti coloro che fanno parte del δῆμος. La sovranità dello stato spettava alla totalità dei cittadini in quanto nati o regolarmente divenuti [...] costretti a prendere parte alle sedute. L' assemblea si convocava o in piazze pubbliche o in edifici chiusi: già nei tempi omerici si radunava in una piazza: veniva sovente scelto il mercato come il centro della vita cittadina, ma poi le esigenze del ...
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PIETRE PREZIOSE e ORNAMENTALI
Piero Aloisi
. Caratteri di preziosità. - I caratteri che stabiliscono il valore delle pietre preziose, sono, in fondo, tre: bellezza, rarità, durezza. La durezza ha importanza [...] , specialmente presso i popoli dell'Oriente; accenni a tale uso si trovano nei poemi sanscriti, nella Bibbia, nei poemi omerici; e pietre preziose lavorate a intaglio o a rilievo sono state rinvenute numerose negli scavi in Assiria, in Egitto, e ...
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PASTORIZIA
Elio MIGLIORINI
Renato BIASUTTI
Aristide CALDERlNl
Gino LUZZATTO
. Forma di sfruttamento del suolo, comune nelle zone povere di pioggia dove prevale una vegetazione steppica, e in quelle [...] con queste, che nemmeno lo sviluppo moderno dell'allevamento razionale ha ancora del tutto eliminate.
Antichità classica. - I poemi omerici ci dànno una viva immagine del grande posto che la pastorizia tenne in Grecia nelle età più remote; il ...
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Nome col quale gli antichi Greci designavano la divinità che reputavano regnare su tutte le regioni dell'oltretomba; chiamata spesso anche Plutone (Πλούτων) o Giove sotterraneo (Ζεὺς καταχϑόνιος). Figlio [...] quindi in una distinzione fra le anime degne di premio e quelle meritevoli di castigo. V'è, come abbiam detto, anche un Eliso omerico, del quale si trova fatta menzione per la prima volta nell'Odissea (IV, v. 561): non però, come si è detto, sede di ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...