Una delle Cicladi, situata nel gruppo settentrionale, fra Micono (Mýkonos) e Réneia. Allungata in senso meridiano (lunghezza 5 km., larghezza massima 1,3) ha un'area di 5,2 kmq. Da Rēneia la separa un [...] I e II, Parigi 1923-1926, passim.
Storia.
La testimonianza letteraria più antica sulla vita religiosa dell'isola è nel cosiddetto inno omerico in onore di Apollo Delio, composto nell'ottavo o nel settimo secolo a. C. L'inno canta il vagabondaggio di ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Nelle singole voci topografiche relative a località poste entro i limiti geografici dell'Etruria vera e propria, o a località [...] fonti greche resta, non senza evidente sentimento di rancore, il ricordo della antica potenza marittima degli Etruschi, e l'inno omerico a Dioniso evoca il rapimento del dio da parte di pirati tirrenici che egli trasforma in delfini. Ateneo (xv, 12 ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Cipro
Vassos Karageorghis
Sophocles Hadjisavvas
Franz Georg Maier
Cipro
di Vassos Karageorghis
Isola del Mediterraneo orientale a sud della Turchia e a ovest [...] ; vi sono anche tracce, in uno dei dromoi, di sacrifici umani. Le sepolture in queste tombe sono anche definite "omeriche", perché richiamano le pratiche funerarie descritte nel XXIII libro dell'Iliade. Nella parte meridionale della necropoli è stato ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] 'armatura allegorica. Non sorprende tanto il consueto effetto di montaggio, che utilizza l'oltretomba virgiliano quale tramite fra Omero (ed Eschilo) e la Commedia; ma piuttosto la fittissima trama di contatti metonimici che solo un'indefessa ricerca ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo greco
Giulia Rocco
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Dati archeologici e fonti letterarie permettono di ricostruire nelle linee generali lo svolgimento [...] diverse, a partire da quella micenea, per le quali non è agevole trovare un preciso riscontro archeologico. Alcuni aspetti del rito omerico sembrano attestati a partire dal X sec. a.C. (Lefkandì) e poi soprattutto nel corso dell'VIII sec. a.C ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. La ceramica etrusca
Marina Micozzi
Fernando Gilotta
Maria Antonietta Rizzo
La ceramica etrusco-geometrica
di Marina Micozzi
Intorno alla metà dell’VIII sec. [...] della Sirena Assurattasche, che per primo illustra l’incontro di Odisseo con le Sirene, traducendo il nostos omerico nel corrente linguaggio figurativo orientalizzante. Intorno alla metà del secolo si colloca invece un’anfora in argilla figulina ...
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Vedi PERGAMO dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERGAMO (Περγαμον, Pergamum)
L. Laurenzi
A. Bisi
Capitale del regno degli Attalidi nell'Asia Minore, uno dei maggiori centri culturali ed artistici dell'ellenismo.
Fino [...] atticizzante dell'opera.
La rappresentazione è ispirata al libro xvii dell'Iliade per quanto non concordi esattamente con la narrazione omerica. Ivi il cadavere di Patroclo è sollevato e portato via da Menelao e da Merione, nel gruppo solo Menelao ...
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Le civilta dell'Egeo. La civilta micenea
Luigi Caliò
Pietro Militello
La civiltà micenea
di Luigi Caliò
Le tombe a fossa dei Circoli A e B di Micene sono un ritrovamento eccezionale per la ricchezza [...] distruzione di Troia VIh (ET IIIB1) e di Troia VIIa (ET IIIB - ET IIIC) possono essere entrambi messi in relazione con il racconto omerico e con la crisi del mondo miceneo.
L’ET IIIC (1200-1050 a.C.) è stato spesso visto come un periodo di decadenza ...
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Cicerone, Marco Tullio
Alessandro Ronconi
, Vale per C. quello che si può dire in genere della cultura classica di D.: il suo modo di leggere i testi non è quello di chi fa di questa lettura un fine, [...] Ma si tratta di eco parziale e indiretta: C. aveva tradotto un passo dell'Odissea e lo aveva commentato dicendo che Omero si era reso conto come il racconto sulle sirene non poteva reggersi se avesse soltanto idealizzato le dolci seduzioni del canto ...
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MARTELLO, Pier Jacopo
Marco Catucci
MARTELLO (Martelli), Pier Jacopo (Pietro Jacopo, Pieriacopo). – Nacque a Bologna il 28 apr. 1665, da Giovanni Battista, medico e dottore in filosofia, e da Margherita [...] da Filippo Argelati (Cagliari, ma Milano 1724). Maffei vi è raffigurato, con il nome di Femia, nelle vesti dell’omerico Femio, unico superstite del banchetto dei proci dopo la vendetta di Ulisse. Pur non sottovalutando i pregi della sua tragedia ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...