ELETTRA (᾿Ηλέκτα)
A. Comotti
Divinità in origine della luce, fu poi detta figlia di Oceano, moglie di Taumante, madre di Iride e delle Arpie, oppure una delle Pleiadi. Nella poesia, ma non nell'epos [...] omerico, passò come figlia di Agamennone. Già nella Oresteia di Stesicoro sembra aver avuto un ruolo importante; in seguito divenne una figura cara alla tragedia. Nella tragica vicenda della casa di Agamennone, E. è la testimone impotente dell' ...
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ARES (῎Αρης)
P. Orlandini
Dio greco della guerra e delle stragi sanguinose, originario della Tracia.
Siede nell'Olimpo assieme agli altri dei ed è compagno, amante e sposo di Afrodite. Più volte ricordato [...] nel ciclo omerico, A. combatte poi contro Eracle a favore del figlio Kyknos; partecipa anche alla gigantomachia con gli altri dei. In generale A. non ebbe però l'importanza e la diffusione iconografica delle altre divinità greche (v. anche Marte).
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HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] remota, sono muniti d'ali, come il cappello. Dio delle greggi lo vediamo circondato da arieti, pecore, capre e giovenchi; l'inno omerico lo dice signore dei cavalli, dei muli, dei leoni, dei cinghiali e dei cani. Il gallo diventa poi uno dei suoi più ...
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DIONISO (Διόνυσος, Διώνυσος, Διόνουσος)
E. Homann-Wedeking
Divinità greca. Benché D. non faccia parte del cerchio di divinità olimpiche, descritte dai poemi omerici, il suo nome e la sua potenza sono [...] in Atene, sul fregio del monumento coregico di Lisicrate, dove è nuovamente rappresentato l'antico mito descritto dall'inno omerico (i pirati che si erano impadroniti di D. vengono miracolosamente trasformati in delfini). Anche statue sedute mostrano ...
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KELEOS (Κελεός)
E. Joly
Re di Eleusi che accolse nelle sue case Demetra, mentre vagava alla ricerca della figlia (Apollodor., 1, 5, 1 e iii, 14, 7; Paus., i, 39, 1; Serv., Ad Georg., 1, 147; Hesych., [...] s. v.).
Secondo l'inno omerico, Demetra giunse ad Eleusi sotto le spoglie di una vecchia, ed essendosi imbattuta nelle figlie del re che attingevano acqua ad una fonte venne da queste condotta al palazzo. K. l'accolse benevolmente ed affidò alle sue ...
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Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (argentum, ἄργυρος)
M. Cagiano de Azevedo
Furono i Fenici che diffusero l'uso dell'a. nel bacino del Mediterraneo. Essi lo ricavavano forse dalle miniere spagnole. [...] Si veda anche argentarius.
Bibl.: Per gli a. in generale: Pauly-Wissowa, III A, i, c. 13 ss., s. v. Silber; per le argenterie omeriche: E. Buchholtz, Homer. Realien, Lipsia 1871-85, I, 2, p. 316; per i vasi d'a. etruschi: J. D. Beazley, Etruscan Vase ...
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HIPPOMEDON (῾Ιππομέδων)
G. Scichilone
Supposto nome dell' ultimo dei cinque guerrieri concorrenti alla corsa dei carri per i funerali di Patrodo (Il., xxiii, 499 ss.) raffigurata sul vaso François (fronte, [...] fascia inferiore del collo). La restituzione del nome in Hippo[med]on è, però, ipotetica ed inoltre non confortata dal testo omerico.
Bibl.: Drexler, in Roscher, I, 2, c. 2687 (7); J. D. Beazley, The Development of Attic Black-figure, Berkeley 1951, ...
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PAN (Πάν)
H. Sichtermann
È il dio greco della vita pastorale o più genericamente della vita campestre, della natura e delle montagne; non è ricordato da Omero e da Esiodo: da tutte le testimonianze posteriori [...] è comunque qualificato come dio arcadico; la sua personalità viene descritta ampiamente soprattutto dal XIX Inno Omerico, che è peraltro di epoca più tarda. Soltanto dopo la battaglia di Maratona il suo culto si diffuse in tutta la Grecia, perché ...
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Letterato ungherese (Budapest 1917 - ivi 1971). Tra le sue raccolte poetiche, nelle quali è vivissima l'attenzione alla realtà sociale del nostro tempo, si ricordano Barátaimhoz ("Ai miei amici", 1939), [...] dell'avvenire", 1954). Ha scritto anche Műhely és varázs ("Officina e fascino", 1959), Homéroszi utazás ("Viaggio omerico", 1961), Odüsszeusz szerelmei ("Amori di Odisseo", 1964), Bikasirató ("Canto funebre per un toro", 1971). Fine conoscitore ...
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OMERICHE, Illustrazioni
K. Bulas
Nel senso più vasto, i poemi omerici comprendono oltre ai due poemi maggiori, anche Ciprie, Etiopide, Ilioupèrsis, la Piccola Iliade, Nòstoi e Telegonia; ma siccome [...] del cane Argo non corrisponde al poema, dove l'animale muore già prima, subito dopo aver visto il padrone. Su una coppa omerica Odisseo è atteso dal cane sulla riva (v. megaresi, vasi), il che è solo una trovata del decoratore; la nave dei Feaci ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...