Archeologo (Riverstown, Meath, 1717 circa - Putney 1771). Compì viaggi ed esplorazioni scientifiche insieme con J. Bouverie e J. Dawkins in Grecia e in Asia Minore, specialmente nei luoghi omerici, pubblicando [...] volumi sulle rovine di Palmira (1753), di Baalbek (1757) e studî sul problema omerico in relazione alla topografia della Troade (1769, 1775), sostenendo per primo la tesi che ai tempi di Omero non si conoscesse la scrittura. ...
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Letterato ungherese (Budapest 1917 - ivi 1971). Tra le sue raccolte poetiche, nelle quali è vivissima l'attenzione alla realtà sociale del nostro tempo, si ricordano Barátaimhoz ("Ai miei amici", 1939), [...] dell'avvenire", 1954). Ha scritto anche Műhely és varázs ("Officina e fascino", 1959), Homéroszi utazás ("Viaggio omerico", 1961), Odüsszeusz szerelmei ("Amori di Odisseo", 1964), Bikasirató ("Canto funebre per un toro", 1971). Fine conoscitore ...
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Filologo classico tedesco (Gumbinnen, Prussia Or., 1887 - Colonia 1979), prof. nelle univ. di Gottinga, Greifswald, Basilea, Colonia (1925-57). Dal 1969 socio straniero dei Lincei. Ha studiato con sicurezza [...] testuale su Terenzio, Cesare, Giovenale e specialmente su Platone (Der Platontext, 1942), nonché sul Catalogo delle navi omerico (Der homerische Schiffskatalog und die Ilias, 1958), del quale nega l'attendibilità storica. Postume, le due raccolte ...
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Scrittore francese (Parigi 1672 - ivi 1731). Iniziò la sua attività letteraria con opere per musica (L'Europe galante, 1697, ecc.); più tardi compose Odes (1709), Fables (1719) e tragedie (fra cui notevole [...] cui aprì la seconda fase, pubblicando (1713) una Iliade ridotta in dodici canti, sulla base della traduzione in prosa del poema omerico eseguita da Anne Dacier: questa protestò con un trattato, Causes de la corruption du goût. La M.-H. replicò con le ...
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Poeta elegiaco greco di Efeso (prima metà del 7º sec. a. C.); ritenuto dagli antichi inventore del pentametro, scrisse elegie guerresche; dei quattro frammenti rimasti, il primo, più noto, contiene un'esortazione [...] gli invasori, forse i Cimmerî, ed è tanto simile alle Esortazioni di Tirteo, che fu attribuito a questo poeta. In questo frammento e negli altri, C., che non ha una personalità poetica, usa con tono elevato il linguaggio tradizionale omerico. ...
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Scrittrice (Saumur 1654 circa - Parigi 1720). Figlia del filologo Tanneguy Lefèvre, sposò un discepolo di questo, André Dacier (1651-1722). Pubblicò traduzioni e commenti di opere classiche; soprattutto [...] le dissertazioni Des causes de la corruption du goust: vi si rivendicava la più assoluta fedeltà al testo omerico, come depositario di una sapienza filosofica e teologica antichissima. Così ella iniziava, come sostenitrice degli "antichi", la seconda ...
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Grammatico e filologo (2º sec. a. C.); fu scolaro dello stoico Diogene di Seleucia e specialmente d'Aristarco, di cui divenne anche collaboratore. Tra le sue opere, delle quali ci sono rimasti molti frammenti, [...] libri, scientifica trattazione di storia religiosa e di mitologia, con criterî più aristarchei che stoici; un vasto commento al Catalogo omerico delle navi (in 12 libri), in cui A. contemperava la rigida disciplina d'Aristarco con il largo afflato di ...
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Grammatico alessandrino (prima metà sec. 3º a. C.); allievo di Filita di Coo, fu il primo bibliotecario di Alessandria (fra il 290 e il 270 a. C.). Diede l'edizione critica dell'Iliade e dell'Odissea e [...] per l'Odissea. Inventò il più antico segno critico, l'obelo (ὀβελός "spiedo"). Inaugurò nell'edizione di Omero il metodo scientifico basato sulla collazione dei manoscritti, sulla ricerca delle interpolazioni e delle corruttele, sull'osservazione ...
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Poeta polacco (Sycyna, Radomsko, 1530 - Lublino 1584). Studiò a Cracovia, a Königsberg e (dal 1552) a Padova. Ritornato in patria fu per alcuni anni segretario di Sigismondo Augusto, ma alla vita politica [...] ("Poesie leggere", 1584), l'idillio popolareggiante Sobótka ("La festa di S. Giovanni"), il dramma, su un tema omerico, Odprawa posłów greckich ("Il congedo dei messaggeri greci", 1578), prima tragedia rinascimentale polacca, e la solenne parafrasi ...
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Scrittrice italiana (n. Bologna 1975). Insegnante di lettere alle superiori, collabora con Huffington Post e MicroMega, come saggista ha prodotto ricerche storiche sul secondo Novecento, si occupa di questioni [...] hanno come protagonista la poliziotta Micol Medici. Tra gli ultimi libri si ricordano: una riscrittura del celebre poema omerico L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (2020), il romanzo storico Biancaneve nel Novecento (2021 ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...