Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] l'unico rivale di Guglielmo IV nelle osservazioni astronomiche era il più giovane Tycho Brahe, un uomo meno nobile e di ben Elettra di Sofocle ove il Sole è chiamato "onniveggente" (espressione che si potrebbe far risalire a Omero). Citare le fonti ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] tradizione scolastica. È vero che, nel 1544, un giovane maestro di un 'collegio' parigino, Pietro Ramo era alle speciali". Perché, come l'aurea catena di cui parla Omero, è il solo che connette e congiunge tra loro così strettamente le varie parti ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] il valore estetico è "rappresentato" nella parafrasi dei testo, da Omero a Dante, a Tasso. E a proposito della Gerusalemme, il C., New York 1961; E. Agazzi, Ilgiovane C. e il marxismo, Torino 1962; A. Garosci, Il pensiero politico di B. C. Note Per ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] costui, nel De mystica statera, avrebbe già ammonito ilgiovane studioso che la lettura dei filosofi pagani poteva condurre Zoroastro, volse in latino gli inni attribuiti ad Orfeo, Omero ed Esiodo (di cui tradusse anche la Theogonia), le ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] come Reggio o Modena). A Bologna il C. è infatti nel 1521 dove chi intorno a sé ilgiovane Agostino Abbiosi e un "gentilhuomo contrassegnato da un simbolo. Il secondo aveva come simbolo il Convivio che, come ricorda Omero, l'Oceano imbandì per ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] di fedeli servitori dello Stato, ilgiovane reagi con uno spirito di libertà critica pur mantenendo il rigore morale e l'attaccamento ogni epoca e di ogni arca culturale mondiale (da Omero al realismo americano ed alle teorie sovietiche del diritto), ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] a vivere in Italia in alcune delle sue manifestazioni più alte: da Omero a Platone, dai tragici a taluni dei massimi scienziati. I 238 volumi da Vinci come in Michelangelo. Ilgiovane Ariosto legge Ficino. Perfino il naturalismo tutto terreno di P. ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] Ci si può chiedere allora se per i greci del tempo di Omero esistesse una visione del corpo come unità organica, o se al del 1536: mano a mano che procede con i tagli, ilgiovane medico mostra agli studenti e al pubblico ciò che viene evidenziando. ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] nella quale svolgeva, tra l'altro, una critica di Omero, accusato di polymathía, un sapere di tipo 'enciclopedico' ma volumi (I, pref., 17), di cui ‒ come racconta il nipote, Plinio ilGiovane (Epistulae, III, 5) ‒ faceva excerpta o da cui traeva ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
sonante1
sonante1 agg. [part. pres. di suonare]. – 1. a. Che suona (anche con funzione participiale): a’ loro orecchi, da vicina parte, una s. zampogna con dolce voce pervenne (Boccaccio); Già sentir pargli le trombe s. (Poliziano); Fra le...