ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] come già in Omero Z. ci appare come una antica divinità la cui gloria e il cui posto preciso al ).
Solo la menzione rimane di una statua di Z. Phìlios di Policleto ilgiovane o di quella dello scolaro di quest'ultimo, Athenodoros, che figurava a ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] nei suoi Carmina (Bergamo, Bibl. civ., Lambda III, 15), celebra ilgiovane D. per gli studi di astronomia, le elegie e la vena satirica conciliari fiorentine, viene quasi emarginato e il ricordo di Omero, di Lucrezio, del Trismegisto appare come ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] nei calendari astronomici. A Omopide di Chio, di poco più giovane di Anassagora, e attribuita dalla tradizione (che a tal S'è fatta l'ipotesi che la descrizione dello scudo, in Omero (Il., xviii, 484 ss.) dipenda da una rappresentazione figurata del ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] Bacchilide (Epigr., 1 Snell) N. è chiamata κούρα Πάλλαντος. L'Inno omerico viii, 4, cita Ares come suo padre. All'inizio dell'epinicio per Alexidamos un'interpretazione di Origene e di Arnobio ilGiovane. Sconosciute anche le raffigurazioni di angeli ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] [= Rhetorica Nova ]), Boezio, Seneca ilGiovane (De Beneficiis, Epistulae, Naturales quaestiones, , Firenze 1968, 203-210; e v. pure il capitolo Ancora di Persio in D., ibid., 210-223); G. Brugnoli, Omero sire, in " Cultura Neolatina " XXVII (1967) ...
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Scienza greco-romana. Plinio, la tradizione enciclopedica e i Mirabilia
Mary Beagon
Plinio, la tradizione enciclopedica e i Mirabilia
Introduzione
Molte delle accezioni oggi implicite nel termine 'scienza' [...] vasti studi, descritti in modo memorabile da suo nipote Plinio ilGiovane (Lettere, III, 5).
L'opera di Plinio si distingue della letteratura greca antica come, per esempio, l'Odissea di Omero e le Storie di Erodoto. Tuttavia, un tale interesse si ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] LXXXII [1923], p. 186), dove avrebbe potuto ascoltarlo ilgiovane Ermolao Barbaro. In Calabria dovette rimanere fino al 1467 Ancora su Francesco Griffolini e sugli esperimenti di traduzione da Omero, in Studi latini in ricordo di Rita Cappelletto, ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] di essere esperto di magia nera, Woland, presente ilgiovane poeta Ivan Nikolaevič Ponyrëv, detto Bezdomnyj. Dopo un aedo cieco e veggente come Demodoco, e l’antico poeta, Omero stesso: O («l’invocazione della concava conchiglia»), mer («madre e ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] 1470 e il 1475), con la quale ilgiovane autore si presenta al mondo degli umanisti e alla quale effettivamente egli deve la sua prima notorietà. Ma se il gusto del Poliziano vi appare ancora legato a quello corrente, che tendeva a rendere Omero più ...
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] avanti a sé, verso l'altare, il tempio, il simulacro della divinità, benchè Omero (Il., xvi, 232; xix, 257; xxiv , è ancora unito all'antico gesto orientale di premersi il petto. Per ilgiovane beneducato di età classica vale la regola che le braccia ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
sonante1
sonante1 agg. [part. pres. di suonare]. – 1. a. Che suona (anche con funzione participiale): a’ loro orecchi, da vicina parte, una s. zampogna con dolce voce pervenne (Boccaccio); Già sentir pargli le trombe s. (Poliziano); Fra le...