ZENODOTO (Ζηνόδοτος, Zenodŏtus) di Efeso
Giorgio Pasquali
Filologo alessandrino, scolaro di Fileta di Coo. Come il suo maestro e come tutta la prima generazione dei grammatici alessandrini, fu, secondo [...] , ch'egli fosse precettore dei figli del Sotere: il più giovane dei quali, il Filadelfo, nacque nel 308. Verso il 275 i lavori omerici di Z. dovevano essere già noti.
Quale primo bibliotecario iniziò il lavoro di raccolta di tutta la produzione greca ...
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KALEVALA ("la patria di Kaleva", eroe e progenitore mitico)
Paolo Emilio Pavolini
Titolo dato da Elias Lönnrot (v.) al poema nazionale dei Finni, da lui redatto e composto mediante la combinazione di [...] e nuove raccolte del Lönnrot stesso e di altri zelanti ricercatori, particolarmente del giovane, operosissimo D. E. Europaeus, permettono al Lönnrot di rifondere il poema e di ripubblicarlo, il 5 dicembre 1849, in una forma definitiva, con 50 canti e ...
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NIOBE (Νιόβη, Niŏbe) e Niobidi
Giulio GIANNELLI
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Niobe è una delle figure più note del mondo mitico dei Greci; figlia del re lidio Tantalo e perciò sorella di Pelope, andò sposa al tebano Anfione. [...] La sua leggenda è già nota a Omero (Iliade, XXIV, 599-620). Niobe era fiera della sua prole, sei figli e sei figlie, e se Thrämer, partendo da un'etimologia assai simile, interpreta il mito di N. come "la giovane terra che vede la sua prole (cioè la ...
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SUNIO (τὸ Σούνιον, etnico Σουνιεύς; Sunium)
Doro Levi
Nome del promontorio che forma l'estrema punta SE. dell'Attica, e dell'antico demo attico comprendente il lembo meridionale della penisola, appartenente [...] fino dai più antichi tempi, e che già Omero decanta la santità del luogo; a questo culto scoperti i ruderi del santuario di Atena, il cui tempio post-persiano aveva una pianta del rilievo arcaico in marmo, di un giovane che s'incorona. La città del ...
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GIANO Pannonio (Ianus Pannonius, Giovanni da Csezmicze, Cesinge)
Giuseppe Huszti
Poeta umanista ungherese, n. il 29 ag. 1434, m. il 27 marzo 1472 presso Zagabria. Mandato dallo zio Giovanni Vitéz, vescovo [...] Giovanni Vitéz e del giovane re Mattia gli procurò subito alte cariche, e già nel 1459 egli otteneva il vescovato di Cinquechiese (Pécs elegie e traduzioni da Plutarco, Demostene, Omero, Plotino, e inoltre il poema epico Annales oggi perduto, in cui ...
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STOBEO, Giovanni ('Ιωάννης Στοβεύς)
Vittorio De Falco
Il nome gli derivò dalla città natale Stobi, in Macedonia. Visse nel sec. V d. C posteriormente a Temistio; ma della sua vita non sappiamo altro. [...] il secondo quello di 'Ανϑολόγιον, Florilegium o Sermones. Stobeo dedicò al figlio Settimio l'opera, che aveva intento didascalico, doveva cioè servire all'educazione del giovane , più di 500, e vanno da Omero a Temistio. Fra i poeti sono preferiti ...
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KIVI, Alexis
Paolo Emilio Pavolini
Scrittore finnico, nato a Nurmijārvi il 10 ottobre 1834, morto il 31 dicembre 1872. Nella giovane letteratura finnica si distingue per la sua originalità e personalità, [...] 10 maggio 1869) l'inizio del teatro in lingua finnica. Il IV volume è dedicato alle liriche, pervase da profondo e e là di frasi e figure dei libri da K. prediletti: la Bibbia, Omero, Cervantes.
Bibl.: V. Tarkiainen, A. K., Elamä ja Teokset (Vita ...
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SOMMARIVA, Giorgio
Manlio Torquato Dazzi
Letterato, appartenente ad antica famiglia veronese, che ebbe per alcun tempo dominio sull'Isola di Andro.
Giovane amò Laura Loredan, Angela Maffei e altre donne [...] dialetti) abbia preceduto il Ruzzante nella poesia rustica. Sue opere sono: La Batracomyomachia d'Omero tradotta in terza rima è la versione dell'epistola ovidiana di Saffo a Faone e il capitolo volgare De qualitate et origine morbi gallici... ac de ...
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REA (‛Ρέα, da ῥέω "scorro", con allusione alla pioggia fecondatrice)
Nicola Turchi
È la forma minoica, diffusa nel bacino dell'Egeo e localizzata particolarmente a Creta, della "grande madre" che si [...] in atto di adorazione.
Omero la menziona una sola volta (Iliade, XV, 187). Esiodo invece narra a lungo il suo mito nella Teogonia delle forme anatoliche di R. Essa pertanto forma con Zeus giovane la coppia anatolica (cfr. Cibele e Atti) che raffigura ...
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SCALIGERO, Giulio Cesare
Gino Funaioli
Medico, naturalista e critico, che pretendeva discendere dai Della Scala di Verona, nato a Riva del Garda nel 1484, morto ad Agen sulla Garonna, dove si trapiantò [...] nel 1525 per darsi tutto agli studî. Da giovane fu uomo d'armi e si segnalò alla battaglia di Ravenna nel 1512; ma la vita militare Virgilio su Omero, e in genere dei Romani sui Greci. Sono idee che, con quelle da esse derivate, tennero il campo fino ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
sonante1
sonante1 agg. [part. pres. di suonare]. – 1. a. Che suona (anche con funzione participiale): a’ loro orecchi, da vicina parte, una s. zampogna con dolce voce pervenne (Boccaccio); Già sentir pargli le trombe s. (Poliziano); Fra le...