Vedi LEUCADE dell'anno: 1961 - 1995
LEUCADE (v. vol. IV, p. 607)
J. Andreou
Secondo Strabone (X, 2, 8) il nome dell'isola trae origine da Leukata, nome del promontorio sud-occidentale, le cui ripide [...] un'assai numerosa discendenza.
Le ricerche del Dörpfeld non hanno confermato l'identificazione già proposta dell'isola con l'omerica Itaca, ma hanno fornito preziosi elementi circa gli insediamenti dall'epoca preistorica fino all'età romana. A tutt ...
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XENIA (Ξένια)
F. Eckstein
Xènion o (più spesso) xènia, è l'antica denominazione dei doni all'ospite in genere o più specificamente degli alimenti inviati agli ospiti nelle stanze messe loro a disposizione [...] dal signore della casa.
Questa parola è citata in questo duplice senso sin da Omero. Naturalmente essa può anche avere il significato generale di accoglienza dello straniero o della ospitalità stessa, come insegnano le iscrizioni. In epoca romana ...
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sopraspinoso
Formazione situata al di sopra di un processo spinoso (delle vertebre, della scapola). Legamento s.: cordone fibroso che si estende dall’una all’altra estremità della colonna vertebrale, [...] di ciascun processo spinoso. Muscolo s.: di forma triangolare, è esteso dalla scapola all’estremo superiore dell’omero; la sua contrazione permette l’elevazione del braccio. Fossa s.: la porzione della superficie posteriore della scapola situata ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] è pur comune il sentimento, più volte espresso anche in Omero a proposito degli aedi, che il poeta non per cognizioni acquistate di apprezzare Dante; il Varchi lo pone al di sopra di Omero (1570), e Iacopo Mazzoni ne scrive la Difesa (1587). Nella ...
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Il nome attuale, di significato poco chiaro (dai Cefallenî "uomini della montagna", oppure "isola elevata"), compare per la prima volta in Erodoto (IX, 28); Omero la chiama Σάμος (Il., II, 634; Od., IV, [...] 671) o Σάμη (Od., I, 246) dalla sua maggiore città.
È la maggiore delle Isole Ionie (760 kmq.), all'ingresso del Golfo di Patrasso, e a O. di Itaca, che la fronteggia nella sua parte nord-orientale. In ...
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PLATEA (Πλάταια, Πλαταιαί; Plataea, Piataeae)
N. Bonacasa
Città in Beozia, ai confini con l'Attica, tra le ultime pendici del Citerone e l'Asopo (che divideva il territorio di P. da quello di Tebe; Ptol., [...] Geogr., iii, 15, 20; Plin., Nat. hist., iv, 2, 6), menzionata da Omero (Il., ii, 504).
Si può dire che la sua storia ci è nota a partire dal 519 a. C. quando la città chiese ed ottenne protezione da Atene, contro Tebe che intendeva unificare, con la ...
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HIPPALKMOS ("Ιππαλκμος)
G. Scichilone
Hippalkmos (od Hippalkimos) è ricordato (Hygin., Fabulae, 14) tra i partecipanti alla spedizione degli Argonauti: il suo nome, però, non figura nelle genealogie [...] a questo mito. Figlio di Pelope e di Ippodamia, è padre di Peneleo, celebre condottiero beota ricordato più volte in Omero. Con lui si identifica anche lo Hippalmos talvolta ricordato tra i figli di Pelope (Schol. Eur., Orest., 5).
H. compare ...
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Filologo classico tedesco (Lubecca 1906 - Monaco 1986), prof. all'univ. di Amburgo dal 1954. Si è occupato di varî aspetti della cultura e della letteratura greca: il pensiero di Cratete di Pergamo; le [...] di Pitea di Marsiglia; momenti del teatro tragico (in particolare Eschilo ed Euripide) e comico (Menandro); Omero. Tra le opere: Sphairopoiia. Untersuchungen zur Kosmologie des Krates von Pergamon (1936), Parateresis. Untersuchungen zur Sprachtheorie ...
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CASSANDRA (Κασσάνδρα, Cassāndra)
P. Orlandini
Figlia di Priamo, re di Troia. La notte della presa della città fu oltraggiata da Aiace d'Oileo (v.), nonostante avesse cercato rifugio presso il Palladio. [...] Toccata in sorte ad Agamennone venne poi uccisa da Clitennestra. Secondo versioni del mito posteriori a Omero, C. appare come profetessa vendica e tuttavia mai ascoltata per vendetta di Apollo; come tale, essa si oppone invano al ritorno di Paride e ...
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Merian, Johann (o Hans) Bernhard
Merian, Johann
(o Hans) Bernhard Erudito e filosofo (Liestal, Basilea, 1723 - Berlino 1807). Fu dal 1797 segretario dell’Accademia delle scienze di Berlino. Nel Parallèle [...] nationales (1797) contrappose, con spirito scetticizzante, la filosofia leibniziana-wolffiana e quella kantiana. Si occupò di Omero (De subsidiis quae requiruntur ad intelligendum Homerum, 1744) e nel 1789 sostenne che la scrittura era ignota ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...