. Il concetto antico. - La parola, di origine indo-europea (ant. ind. barbaras; gr. βάρβαρος; cfr. il lat. balbus), significa originariamente chi pronunzia suoni sgradevoli inarticolati simili a quelli [...] e sacro, come i cosiddetti Ephesia grammata (Plut., De superst., 3, p. 166 b). Ma non si tratta ancora di differenza di razza. Omero (e lo notava anche Tucidide, I, 3) non usa mai la parola barbaro per indicare i Troiani o i loro alleati, tolti i ...
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. La forma latina amphora, da cui deriva la nostra, proviene dalla parola greca ἀμϕορεύς che designava il grande vaso a due anse, atto al trasporto e alla conservazione dei liquidi. L'etimologia del nome [...] , varî altri materiali erano impiegati nella fabbricazione delle anfore: il bronzo, l'argento, l'alabastro, il vetro e, a detta di Omero (Il., XXIII, 92; Od., XXIV, 74), anche l'oro. Il bronzo era, s'intende, il materiale più usato dopo l'argilla ...
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circonflesso
Di organo piegato in cerchio. Arteria c. cardiaca o atrio-ventricolare: ramo dell’arteria coronaria sinistra, che si distribuisce alle pareti dell’atrio e del ventricolo sinistro. Arteria [...] sue fibre provengono dal quinto e sesto paio cervicale); circonda, a guisa di un semicerchio, il collo chirurgico dell’omero; è collocato nel cavo ascellare alla parte posteriore o profonda del plesso, innerva con la parte motoria i muscoli piccolo ...
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Poeta greco (circa 295 - circa 215 a. C.) di Alessandria; egli stesso volle chiamarsi Rodio a causa del suo lungo soggiorno a Rodi, dove, secondo la tradizione, si sarebbe recato in seguito alla polemica [...] delle Argonautiche, col maestro Callimaco, avverso ai poemi di lungo respiro. Le sue opere di erudizione e filologia (su Omero, Esiodo, Archiloco, Antimaco) sono perdute, e così i poemetti celebranti le fondazioni (κτίσεις) d'alcune città. Ci restano ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] e di Stige, accanto a Zelos, Kratos e Bia. Anche in Bacchilide (Epigr., 1 Snell) N. è chiamata κούρα Πάλλαντος. L'Inno omerico viii, 4, cita Ares come suo padre. All'inizio dell'epinicio per Alexidamos di Metaponto di Bacchilide (11 Snell) si dice ...
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offrire (offerere; s'offerie, in rima, III singol. pass. rem.)
Sebastiano Aglianò
Nel senso oggi più comune di " porgere, presentare in aiuto o in dono ", " mettere a disposizione " e simili, può considerarsi [...] raro nell'opera dantesca, riscontrandosi due sole volte: in Pg XVI 9 la scorta mia... / mi s'accostò e l'omero m'offerse (per il densissimo fumo, che lo costringe anche a chiudere gli occhi, D. non sa più procedere da solo), e XXVI 104, dove D. ...
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Donne di un popolo mitico, noto già alle più antiche leggende dei Greci, che ne collocavano la patria d'origine fuori della Grecia, riguardandolo perciò come estraneo alla civiltà greca, cioè barbaro. [...] Secondo la forma più antica e più diffusa del mito, quale ricorre in Omero e nei ciclici e prende poi aspetti e linee più complesse e definite nella poesia posteriore, esse costituivano, nella regione del fiume Termodonte, in Leucosiria (sulla costa ...
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ONIRO ("Ονειρος)
Goffredo Bendinelli
Personificazione divinizzata del sogno (ὄνειρος). La tendenza dell'anima popolare greca alla personificazione non soltanto dei fenomeni della natura (antropomorfismo), [...] riceva una sua propria individualità, tanto più spiccata quanto più inesplicabile e misteriosa appare questa manifestazione dell'inconscio. Omero ci presenta Oniro, il Sogno, come un nunzio alato e leggiero, inviato specialmente da Zeus ai mortali, a ...
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CURETI (Κουρῆτες)
G. Cressedi
Divinità cretesi al seguito di Rhea e di Zeus. Si confondono presto con i Coribanti che, invece, erano al seguito di Cibele e di Attis, con i Dattili, i Cabirî ed altri [...] genî simili (Paus., v, 7, 6). Danzavano armati percuotendo lo scudo con la spada, danze ricordate anche da Omero (Il., xvi, 617; xviii, 591) che, però, non nomina i Cureti. A Creta si attribuivano loro tutte le qualità dei buoni geni tutelari, come ...
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(gr. Γοργώνες) Triade divina composta, come le Graie, dalle figlie di Forco e Ceto. Abitavano nell’estremo occidente, presso il regno dei morti, vicino alle Esperidi. Avevano capelli a forma di serpenti, [...] , e il loro mostruoso aspetto rendeva di pietra chiunque le fissasse. Ma la tradizione allude decisamente anche alla bellezza.
Omero nomina una sola G., da Esiodo si ha la triplicazione nelle persone di Medusa (la «sovrana», con riferimento alla ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...