L’uomo omerico non conosce la divisione tra mente e corpo, che nasce più tardi con Platone. In Omero, perciò, il corpo non è considerato un involucro che tiene prigioniera una sostanza spirituale superiore, [...] e con la voce dell’abisso» (Blanchot 2019, p. 16). Il poeta dunque si identifica con il suo personaggio. Odisseo/Omero ingaggia un confronto violento con quelle voci del mare, volendo catturarne la magia, ma cercando di opporsi all’immensità che le ...
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Θάλαττα, Θάλαττα! così gridavano Diecimila mercenari greci, secondo lo storico ateniese Senofonte (V sec. a. C.) nell’Anabasi, alla vista in lontananza del mare. Θάλαττα, Θάλαττα! Mare, mare! Così, in [...] Nicolini da Sabbio a Venezia nel 1527.2. Πόντος: La seconda parola per indicare il mare è Πόντος, che già in Omero assume essenzialmente il significato di ‘mare aperto, alto mare’. Oggi il termine è usato soprattutto come nome proprio, con l’iniziale ...
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Secondo un tema proverbiale enunciato già in Esiodo, per mantenersi felici è bene non viaggiare, perché «fuori dalla porta sta ciò che porta danno» (Hes. Op. 366). Il tema, ripreso in molti autori successivi [...] fino ad identificare forme del sapere divino, quando esteso alle profondità: «conosce le profondità del mare» è infatti la formula che in Omero si riferisce a Calipso (Od. I 53-4) e a Proteo (Od. IV 385-6), il vecchio del mare forse identificabile ...
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Incantevoli pericoli del mare: l’episodio omerico delle sirene e la sua ricezione nel retelling mitologico contemporaneoL’odissea dell’eroe tra terra e mareL’odissea di Odisseo, divenuta paradigma [...] l’Odissea: come nel testo antico, anche qui il canto ammaliatore delle Sirene altro non è che la poesia di Omero. Il canto di OdisseoA questa triplice visione femminile ne aggiungo in conclusione una maschile, quella di Valerio Massimo Manfredi, che ...
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Il canto XXXIII del Paradiso di Dante inizia con la preghiera di San Bernardo alla Madonna: gli occhi di Maria fissano San Bernardo e poi si alzano verso Dio, Dante è colto dall’impossibilità di esprimere [...] in quanto figlio di Zeus e di Alcmena, ma riuscì a salvarsi approdando all’isola di Cos. La storia è ben nota a Omero, che la ricorda in Iliade XV14-33. Perisce invece Aiace d’Oileo, condannato dalla sua superbia peccaminosa e volontaria contro la ...
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Dobbiamo considerare che i rapporti con gli stranieri sono sacri al massimo grado […] Poiché infatti lo straniero è solo, senza compagni e parenti, merita più pietà da parte degli uomini e degli dèi (Platone: [...] vestito da mendicante, gli offre la sua modesta elemosina, segno di grande generosità:«Ospiti e poveri vengono tutti da Zeus» (Omero: 114).Solo i Ciclopi non curano Zeus! A nulla serve il discorso del coraggioso sovrano di Itaca, la sua richiesta di ...
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Nel nostro Paese ormai è una moda. I protagonisti delle saghe letterario-cinematografiche partorite a cavallo tra XX e XXI secolo sono arruolati nelle file dei partiti. Basti pensare ad Atreju, uno dei [...] La stessa Rowling ha segnalato chi o cosa ha avuto un impatto sulla genesi dei suoi libri: dalla Bibbia all’Iliade di Omero, da Eschilo a William Shakespeare e Jane Austen. Tra gli altri, anche autori come Tolkien, C. S. Lewis (Le cronache di Narnia ...
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Manuela Giordano è Professoressa associata di Letteratura greca presso l'Università di Siena.È stata "Golda Meir Fellow" presso la Hebrew University of Jerusalem, Visiting Scholar presso le Università [...] (tra cui Oxford University Press, de Gruyter, Brill, Bloomsbury).I suoi principali interessi di ricerca includono: il quinto secolo ateniese, democrazia e tragedia, Omero, oralità e scrittura, il dialogo tra scienze cognitive e studi classici. ...
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Sotera Fornaro è professore ordinario di Lingua e Letteratura greca all’Università della Campania. Ha studiato e insegnato greco e Letterature comparate ad Heidelberg, Basel, Freiburg, Berlino, Lüneburg, [...] Sassari. Si occupa di letteratura greca da Omero all’età imperiale (Dionigi di Alicarnasso, Dione Crisostomo, Luciano di Samosata), di storia degli studi classici, di tradizione del mito antico nella cultura moderna e contemporanea (in particolare di ...
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1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] è ritratto due volte: nella Disputa del Sacramento, tra i teologi e i dottori della Chiesa, e nel Parnaso, accanto a Omero e a Virgilio. Dante, che già nei secoli precedenti era stato spesso descritto anche come filosofo, per Raffaello è prima di ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita falsamente a Erodoto) sono in realtà romanzi;...
Osso lungo, pari, irregolarmente cilindrico che da solo costituisce lo scheletro del braccio. L’estremità superiore è caratterizzata da una parte articolare (testa dell’o.), che partecipa a costituire, con la cavità glenoidea della scapola,...