Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...] riposto diverso da quello letterale. Aristotele la definì come una ‘metafora continuata’.
Secondo la tradizione greca, risalente a Omero, i poeti sarebbero ispirati dal dio e quindi nelle loro parole si doveva ricercare una sapienza nascosta. La ...
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SIMBOLI e ATTRIBUTI
S. Donadoni
G. Garbini
R. Brilliant
A. Tamburello
I. Egitto. - II. Asia Anteriore. - III. Grecia e Roma. - IV. India. - V. Cina. - VI. Giappone.
I. Egitto. - In Egitto dalla più [...] Odissea, il fondamento della sua fama, e di fronte a questi una rana ed un topo sono il riferimento al poema omerico della Batracomiomachia. Altre personificazioni, di Mito e Storia servono ad un altare, seguite da Poesia con due torce, e da Tragedia ...
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ESIODO (῾Ησίοδος, Hesiŏdus)
L. Guerrini
La prima personalità della letteratura greca che abbia carattete storico.
Di famiglia originaria di Cuma, colonia eolica nell'Asia Minore, E. nacque però probabilmente [...] ad una figura la cui testa è strettamente affine al cosiddetto Apollonio di Tiana, in cui per lo più viene riconosciuto Omero. Ad eccezione del Picard, generalmente per il mosaico di Treviri si pensa ad un errore del mosaicista.
Nessuna attendibilità ...
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TRITONE (Τρίτων, Triton)
E. Paribeni
Divinità marina a figura almeno a metà pisciforme, che nelle figurazioni più antiche è difficile distinguere con sicurezza da altre personalità di natura affine, [...] scarabei della Sardegna che riproducono una creatura esattamente simile al T. ellenico siano invece da riferire alla mitologia orientale.
Omero non conosce o non nomina T.; in cambio egli assegna indifferentemente il termine Hàlios Gèron a Nereo e a ...
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ZOEGA, Jurgem
C. Gasparri
Archeologo danese, uno dei maggiori della generazione successiva a quella del Winckelmann.
Nato a Dahler (Schakenburg, Jutland) il 20 dicembre 1755, trascorse la maggior parte [...] lì anche approfondì la conoscenza delle lingue classiche e dell'ebraico. Dopo una iniziale produzione di saggi filosofici, la lettura di Omero e del Winckelmann lo spinse, nel 1766, ad un primo pellegrinaggio accademico in Italia; da allora egli, pur ...
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PENTEO (Πενθεύς)
E. Paribeni
Re mitico di Tebe, figlio di Echion uno degli Sparti nati dai denti del Drago e da Agave figlia di Cadmo. Il nome non diversamente da altri in cui è presente la stessa radice, [...] impresa, la resistenza a Dioniso e al suo culto, e di conseguenza destinato in partenza alla rovina.
P. non figura in Omero o in Esiodo. La sua notorietà, parallelamente a quella di Licurgo è apparentemente dovuta alla tragedia, dove le glorie e i ...
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PIANETI (πλανητὰ [ἄστρα], πλανώμενοι [ἀστέρες], πλάνητες, πλανῆται, planetae, errantes stellae, ecc.)
H. G. Gundel
Sono corpi celesti che nel loro aspetto esterno sono simili alle stelle fisse e come [...] "errabonde" furono osservate e notate assai per tempo come avvenne senza dubbio nel caso della stella del mattino o della sera (in Omero ricorre l'appellativo di Heòsphoros e Hèsperos) ed anche nel caso del P. più tardi e fino ad oggi chiamato Giove ...
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Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] d'interesse per lo sport: scene a carattere sportivo sono già presenti in arcaiche figurazioni di area mesopotamica, soprattutto assire. Omero, nel XXIII canto dell'Iliade, descrive le gare disputate in onore di Patroclo. I primi Giochi Olimpici sono ...
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Vedi TRIPODE dell'anno: 1966 - 1997
TRIPODE
P. D'Amelio
La parola, che nell'uso moderno può indicare sia recipienti che sostegni a tre piedi, è già testimoniata in età micenea da due tavolette in scrittura [...] ideogrammi di tripodi a bacino emisferico o cilindrico con gambe che si attaccano all'altezza della spalla e anse orizzontali o verticali.
Omero conosce il t. che si mette sul fuoco e serve a scaldare l'acqua, oggetto utile e prezioso che si offre in ...
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HESTIA (῾Εστία, ῾Ιστία)
W. Fuchs
La dea greca del focolare e della casa. L'etimologia ne è ancora oscura, difficilmente si può mettere in rapporto con la Vesta romana (v.), sebbene questa abbia funzioni [...] , 8), H. è stata rappresentata da Fidia accanto a Hermes, a lei legato da particolari vincoli, come viene già attestato dall'Inno omerico xxix ad Hestia. Forse si può riconoscere H. anche nel fregio E del tempio di Atena Nike, nella figura n. 19 del ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...