HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] remota, sono muniti d'ali, come il cappello. Dio delle greggi lo vediamo circondato da arieti, pecore, capre e giovenchi; l'inno omerico lo dice signore dei cavalli, dei muli, dei leoni, dei cinghiali e dei cani. Il gallo diventa poi uno dei suoi più ...
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ISSIONE
C. Caprino
(᾿Ιξιᾒων, Ixion). − Figlio di Flegia secondo la maggior parte delle versioni e signore dei Lapiti.
Sposò la figlia di Deoneo o Eoneo, al quale promise ricchi doni nuziali, ma quando [...] I. a una ruota che gira per lo spazio, mentre il condannato grida: "si debbono onorare i benefattori". La leggenda è posteriore ad Omero e ad Esiodo. In tarde versioni il luogo di punizione è l'Ade.
Le scarse rappresentazioni della punizione di I ...
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PAUSANIA (Παυσανίας)
P. Moreno
1°. - Re di Sparta, vincitore della battaglia di Platea contro i Persiani (479 a. C.), fu lasciato morire, come traditore, dieci anni più tardi nel tempio di Atena a Sparta.
Secondo [...] Musei Vaticani: si tratta di un originale della seconda metà del V sec. a. C. non lontano dal Temistocle di Ostia, dall'Omero cieco e dal cosiddetto Epimenide. Un secondo tipo dello stesso ritratto è noto da due erme ed un busto dei Musei Capitolini ...
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EPIMENIDE (᾿Επιμενίδης, Epimenâdes)
L. Laurenzi
Sacerdote e teologo cretese contemporaneo di Solone che, secondo la leggenda (Paus., i, 14, 4; Diog. Laert., i, x, 109), per quaranta o cinquantasette [...] oggi che negli occhi chiusi l'artista abbia reso in modo ingenuo e primitivo la cecità e che pertanto l'immagine rappresenti Omero. È da notare che, oltre a sei repliche con gli occhi chiusi, ne esiste una settima con gli occhi aperti, per una ...
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Storico dell'arte, critico musicale e saggista italiano (Reggio Emilia 1906 - Corte di Mamiano, Parma, 1984). Laureato in lettere all'univ. di Roma, dove è stato docente di storia dell'arte medievale e [...] ); L'idea di Chartreuse. Saggi stendhaliani (1980); Il mio Morandi: un saggio e cinquantotto lettere (1982); Beethoven lettore di Omero (1984). Nella sua casa di Corte di Mamiano raccolse preziose opere d'arte antica (Dürer, Tiziano, Goya, ecc.) e ...
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Vedi KENCHREAI dell'anno: 1973 - 1995
KENCHREAI (Κεγχρεαί, Κεγχρειαί, Cenchreae)
R. L. Scranton
Porto dell'antica Corinto sul Golfo Saronico sul lato orientale dell'Istmo di Corinto a circa 3 km a S [...] chiaro, il giallo chiaro e forse altri. Qualche pasta vitrea è a molti colori, come i piedistalli marmorei su cui stanno Omero e Platone, e alcuni dei pesci sono fatti in una specie di tecnica millefiori, in modo che le scaglie spiccano in diversi ...
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ORIONE (᾿Ωρίων, Orion)
S. de Marinis
Mitico cacciatore gigante, dotato di grande forza e bellezza. Alcune tradizioni lo dicono generato dalla terra, altre figlio di Euriale e di Pòsidone e, come tale, [...] a svolgere la sua attività di cacciatore, uccidendo le fiere con la clava bronzea (Od., xi, 572). D'altro canto però Omero stesso, quando parla della costellazione di O. ha sempre dinanzi agli occhi l'immagine del cacciatore (Il., xviii, 486 e 488 ...
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Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] di quelli più antichi: per esempio il Sofocle (v.) del tipo Arundel, accanto al quale sarà da porsi lo Pseudo-Seneca (v.), l'Omero (v.) del tipo Sans Souci, e il meno felice Socrate (v.) del tipo Albani. Con la fine dell'età ellenistica, però, avrà ...
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MYRMEKIDES (Μυρμηκίδης, Myrmecides)
P. Mingazzini
Toreuta greco nativo probabilmente di Mileto, ma vissuto ad Atene. Lavorò in avorio (Varr., Ling. Lat., vii, 1; Plin., Nat. hist., vii, 85) e in bronzo [...] . 782 b) lo considera tra gli ἔνδοξοι τορευταί.
Insieme con Kallikrates, suo collega, avrebbe gareggiato a scrivere versi di Omero su semi di sesamo. Questa microtecnica destava negli antichi ammirazione per il suo virtuosismo, ma alcune fonti non la ...
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Vedi TEBE Ftie dell'anno: 1966 - 1973
TEBE Ftie (Nea Anchialos) (v. vol. vii, pp. 657 ss.)
P. H. Lazaridis
Fiorente cittadina costiera di 3500 abitanti dell'eparchia di Volos, nel nòmos di Magnesia. [...] bizantine P. Lazaridis. Va segnalata anche la campagna di scavo eseguita durante il 1956 da D. Theocharis sulla collina della Pyrasos omerica.
Durante queste ricerche sono state aperte tre trincee, una sul pendio S-E della collina e due in quello O e ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...