Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] è τέρας, termine di origine oscura che indica il terribile segno inviato da Zeus (Moussy 1978) e, da Omero in poi, qualsiasi segno divino interpretabile dai mortali per prevedere il futuro. La parola latina monstrum significa dapprima "prodigio ...
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Autore (sec. 5º d. C.) di un'antologia della letteratura greca. Il suo nome deriva dalla città natale, Stobi in Macedonia; della sua vita non si sa nulla. La sua opera, originariamente unitaria, era contenuta [...] "). L'antologia di S. (pervenuta mancante dell'inizio e con qualche altra lacuna) contiene passi di oltre 500 autori greci, poeti e prosatori, da Omero a Temistio; ha grande importanza in quanto ci ha tramandato frammenti di opere perdute. ...
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MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] poema e l'altro ai primi dodici. Per quest'opera il M., espostosi inevitabilmente al confronto con i maggiori traduttori omerici del vasto panorama neoclassico, ricevette varie critiche, come attestano, fra gli altri, i pareri espressi da V. Monti in ...
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INAMA, Vigilio de (la particella nobiliare fu gradualmente abbandonata)
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Trento il 2 dic. 1835, quartogenito del nobile Vigilio, magistrato, e di Carlotta Martini [...] ], 1, pp. XXVIII-XXXVI). L'ultimo lavoro dell'I. pubblicato in vita fu l'importante, e innovativo per l'epoca, Omero nell'età micenea (Milano 1912).
Oltre che negli studi l'I. si distinse per impegno civile, ricoprendo numerose cariche nella città di ...
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BORGHESI, Giovanni Battista
Anna Ottani
Figlio di Luigi e di Maria Fereoli, modesti commercianti, nacque a Parma il 25 nov. 1790. Lo Scarabelli Zunti raccolse dati documentari conservati nelle sue Memorie [...] affrescare case di privati cittadini fino a che, intorno al 1815, dipinse a Colorno, su una parete del palazzo ducale, un Omero che spiega l'Iliade (già distrutto ai tempi dello Scarabelli) e decorazioni sopra le porte e sulle volte di altre stanze ...
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BOARETTI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel villaggio di Masi, sulla riva dell'Adige, di fronte al castello di Badia il 16 ag. 1748. Destinato fin dalla fanciullezza alla carriera ecclesiastica, [...] cantato nell'annuale solennità dei misteri di Cerere Eleusina. Quindi, tradusse l'Iliade in vernacolo veneto con il titolo Omero in Lombardia, Padova 1784 (questa prima edizione comprende i soli primi dodici libri, mentre l'intera traduzione vide la ...
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Poeta e filosofo greco (1a metà sec. 6º - 1a metà sec. 5º a. C.). Lasciò presto la nativa città dell'Asia Minore e passò la maggior parte della vita errando per il mondo greco e recitando versi, secondo [...] gran maestro dell'Ellade anche sul piano del sapere. La polemica antiomerica si svolge precipuamente nei Σίλλοι; e al pari di Omero è falso maestro Esiodo, appaiato al primo così come più tardi, verso la fine del secolo, sarà per Eraclito, che per ...
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Retore cristiano (sec. 4º), nativo di Alessandria. Stabilitosi come insegnante di grammatica dapprima a Berito e poi a Laodicea, ivi si convertì al cristianesimo e fu ordinato sacerdote; padre di A. di [...] ), un poema in 24 libri sulla storia ebraica dalla creazione a Saul, liriche, tragedie, commedie, dialoghi, imitando a volta a volta Omero, Pindaro, Euripide, Platone, Menandro. Non ne rimane nulla: è assai dubbio se sia dell'uno o dell'altro A. una ...
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Filologo classico (Oulton, Yorkshire, 1662 - Cambridge 1742); fin dalla sua prima opera, l'Epistola ad Millium (1691), ma soprattutto con la pubblicazione dei frammenti di Callimaco (1697) e poi con la [...] storia del testo (Proposals per l'edizione critica del Nuovo Testamento, 1720). Dimostrò la persistenza del digamma in Omero; lasciò tra l'altro una notevole trattazione sulla metrica latina arcaica, pubblicata con l'edizione di Terenzio nel 1726 ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] ' tempi, quanto per mancamento d'ingegno (parlo dei poetare) e di giuditio" (ibid., p. 26). La stessa avversione dei B. per Omero e Livio, ad esempio, seppur del tutto coerente con il suo ideale letterario di pulitezza, di eleganza, di artificio e di ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...