(gr. Γοργώνες) Triade divina composta, come le Graie, dalle figlie di Forco e Ceto. Abitavano nell’estremo occidente, presso il regno dei morti, vicino alle Esperidi. Avevano capelli a forma di serpenti, [...] , e il loro mostruoso aspetto rendeva di pietra chiunque le fissasse. Ma la tradizione allude decisamente anche alla bellezza.
Omero nomina una sola G., da Esiodo si ha la triplicazione nelle persone di Medusa (la «sovrana», con riferimento alla ...
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Melodia vocale, per lo più svolta a lungo e lentamente entro un ambito non molto ampio.
Nel Medioevo il termine latino cantilena significava «canto» (nei Padri della Chiesa è designazione solita del canto [...] genere e quindi anche le canzoni di gesta. In relazione alla teoria romantica che faceva derivare queste – come l’epos di Omero – da una precedente fioritura di canti popolari, gli studiosi hanno chiamato c. i canti epico-lirici da cui le canzoni di ...
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Divinazione in base ai sogni.
La religione vedica conosce riti contro i cattivi sogni considerati alla stregua di ogni altro male; ma questa concezione cede presto, nella letteratura brahmanica, all’idea [...] religioni arcaiche il sogno acquista così un valore divinatorio, con o senza un esplicito riferimento alla sua origine divina (per Omero «il sogno viene da Zeus» e i Babilonesi avevano una dea dei sogni). La credenza in sogni indicatori di eventi ...
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(gr. Διώνη) Antichissima divinità greca; moglie di Zeus e venerata al suo fianco nel culto di Dodona; il suo nome è la forma femminile di quello di Zeus stesso e la rivela quindi come dea connessa con [...] il cielo luminoso, sebbene sia anche legata con l’acqua e talora identificata con Afrodite; è madre di Afrodite in qualità di sposa secondaria di Zeus in Omero, quando a fianco di Zeus è ormai stabilizzata Era. ...
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greco-romana, religione
La religione greca è un politeismo sorto attraverso un lungo processo di formazione in cui elementi pre-ellenici, di origine mediterranea e orientale, si fondono con elementi [...] cui forma umana ed essenza divina coincidono. In Esiodo la supremazia assoluta di Zeus, già ripetutamente accennata nei poemi omerici, diventa, come più tardi in Eschilo e Pindaro, base di tutto il sistema olimpico. La divisione politica della Grecia ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] l'intera cultura greca con le sue credenze, le sue pratiche e i diversi tipi di racconti, dei quali i poemi di Omero e di Esiodo sono soltanto le sillogi più note. Per contro la mitologia-sapere, elaborata dai 'teologi' greci, occupa l'area compresa ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] è τέρας, termine di origine oscura che indica il terribile segno inviato da Zeus (Moussy 1978) e, da Omero in poi, qualsiasi segno divino interpretabile dai mortali per prevedere il futuro. La parola latina monstrum significa dapprima "prodigio ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] accompagnata dalla cetra e il ritornello (efimnio) permetteva che al canto prendessero parte in coro anche gli ascoltatori. Già in Omero (Iliade X, 284-294) fra l’invocazione e la preghiera s’inserisce una parte narrativa, che in seguito divenne la ...
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Vulcano
Emanuele Lelli
Il dio del fuoco e dei vulcani
In Grecia, Efesto è il dio della metallurgia, sposo di Afrodite o di una delle Cariti (le romane Grazie), creatore di armi straordinarie e di splendidi [...] orientali.
Secondo la versione che si legge nell’Iliade di Omero Efesto è figlio della coppia divina Era (la romana Giunone) coinvolge un altro dio, è quello narrato nell’Odissea di Omero: Efesto coglie in flagrante Afrodite a letto con Ares (Marte ...
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BOARETTI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel villaggio di Masi, sulla riva dell'Adige, di fronte al castello di Badia il 16 ag. 1748. Destinato fin dalla fanciullezza alla carriera ecclesiastica, [...] cantato nell'annuale solennità dei misteri di Cerere Eleusina. Quindi, tradusse l'Iliade in vernacolo veneto con il titolo Omero in Lombardia, Padova 1784 (questa prima edizione comprende i soli primi dodici libri, mentre l'intera traduzione vide la ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...