Fiume dell’Africa orientale (830 km ca.; bacino di 67.500 km2). L’alto corso è formato dall’unione di più rami sorgentizi che discendono dalla sezione meridionale dell’Altopiano Etiopico, i maggiori dei [...] hanno rivelato sequenze evolutive datate tra 3,6 e 0,9 milioni di anni fa. Sono stati raccolti oltre 200 esemplari di Ominidi e materiali che dimostrano la presenza di attività strumentale tra la fine del Pliocene e gli inizi del Pleistocene. ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] il 'quoziente di encefalizzazione' varia, a seconda del metodo di calcolo adottato, da circa 2 in uno dei più antichi ominidi, l'Australopithecus afarensis, a circa 6 oppure 8 nell'Homo sapiens. Il concomitante sviluppo dei processi mentali, tuttavia ...
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Regione che, pur non avendo una precisa individualità geografica, ha importanza dal punto di vista storico e culturale. Comprende in senso stretto il bacino del Tarim e i territori della Zungaria; in senso [...]
Durante il Pleistocene in A. si verificarono fasi di maggiore umidità che favorirono il popolamento da parte di Ominidi. Sono datati al Pleistocene inferiore alcuni siti nel Turkestan occidentale, mentre il più antico sinora conosciuto è quello ...
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Le Paleoscienze. La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Giorgio Manzi
Loretana Salvadei
La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Il nostro corpo rappresenta certamente una fra le più [...] Shanidar 1, un uomo di Neandertal del Vicino Oriente (Iraq) vissuto circa 50.000 anni fa. Lo scheletro rappresenta l'ominide forse più gravemente traumatizzato di cui abbiamo evidenza fino a tempi recenti, in quanto mostra una quantità di fratture e ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] alimentari di popolazioni attuali. Di un certo aiuto può essere anche l'analisi delle dentature: applicata a resti dei più antichi Ominidi e all'Homo habilis ha messo in evidenza come questi si cibassero di resti sia vegetali che animali ed è stata ...
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L'archeologia dell'Africa
Rodolfo Fattovich
L'archeologia africana è stata per lungo tempo ed è tuttora considerata da alcuni un settore periferico dell'archeologia, per il preconcetto secondo cui [...] si deve la scoperta di una delle più antiche industrie litiche umane, l'Olduvaiano, e dei resti di uno dei più antichi ominidi da cui è disceso l'uomo attuale. La campagna lanciata dall'UNESCO per il salvataggio della Nubia negli anni Sessanta ha ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] . sia meridionale sia orientale: i reperti sono stati attribuiti a più generi che comprovano la parziale contemporaneità di più forme di Ominidi in un arco compreso tra circa 6 milioni e 100.000 anni fa, quando compare e si afferma in A. Homo sapiens ...
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Ricerca archeologica. I metodi di datazione
Daniele Manacorda
Mario Fornaseri
Salvatore Improta
Mario Voltaggio
Giulio Bigazzi
Giorgio Spinolo
Claudio Arias
Elio Corona
Laura Cattani
Giorgio [...] fa; a questa si aggiungono svariate altre inversioni più antiche che hanno un interesse specifico per gli studi sugli ominidi e sul Paleolitico. La datazione di tali inversioni risulta piuttosto difficile ed è stato possibile avere limiti datati in ...
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PALEOPATOLOGIA
Luigi Capasso
Termine con cui viene designata una particolare disciplina che ha per oggetto lo studio delle manifestazioni morbose di età preistorica e antica; in tal senso la p. rappresenta [...] .
Fra le malattie endocrine e metaboliche rammentiamo il gigantismo ipofisario, già invocato per spiegare le enormi dimensioni di ominidi fossili quali i cosiddetti Meganthropus e Paranthropus robustus. L'acromegalia è nota in Europa a partire dal ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] di anni fa. I suoi resti sono stati rinvenuti in varie località dell'Africa Orientale e Australe. Si tratta di un ominide bipede di capacità cranica oscillante tra 650 e 750 cc, quindi superiore a quella degli Australopitecidi.
La faccia è prognata e ...
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ominidi
omìnidi s. m. pl. [lat. scient. Hominidae, der. del lat. class. homo -mĭnis «uomo»]. – Famiglia di mammiferi primati che comprende l’attuale specie umana (Homo sapiens) e altre specie estinte, note attraverso resti fossili e attribuite...
preominidi
preomìnidi s. m. pl. [comp. di pre- e ominidi]. – In paleoantropologia, termine con cui sono indicate quelle forme ancestrali dell’uomo, risalenti all’era terziaria, che si trovano sullo stesso ramo, o su uno collaterale, della...