Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] -c-ella, ecc. La regola tuttavia non è assoluta, come si vede da rondonino, ma anche carbonella; per altro l’omofono suffisso aggettivale -ino (presente ad es. in marino, salino, ecc.) sfugge: leonino ~ leon-c-ino, montonino ~ monton-c-ino, ecc ...
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Dai Veneti ai Venetici
Giovan Battista Pellegrini
Dai Veneti della terraferma ai Venetici della laguna
Nel suo volume Venezia ducale (1), il Cessi, dopo alcune considerazioni generali sull'origine [...] il Turrus oggi Torre, Plinio, III, 126 che figura con tema in -i all'a. 1275 Turrim, a. 1278 in roya Turris; solo omofono del lat. turris.
Di origine più chiaramente venetica è il fiume Formio, Plinio, III, 127, ΦοϱμίωνοϚ ἐϰβολαί, Tolomeo, III, 1, 23 ...
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CLINIO, Teodoro (Clingher, Climus, don Teodoro da Venezia)
Oscar Mischiati
Nacque probabilmente a Venezia certamente prima del 1560 (dato che nel 1584 egli era già sacerdote). Si ignora con chi abbia [...] a 6 voci le Turbae, con versetto finale a 13 voci; in esse l'autore fa il possibile per evitare l'andamento omofono delle voci e manifesta un'attenzione tutta particolare nel rendere musicalmente il significato del testo.
Anche le tre Messe a stampa ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] crescente fustino, motorino, bocchino, in cui si può pensare, piuttosto che al suffisso di diminutivo -ino, a un suffisso omofono che forma nomi di strumento, in genere di piccole dimensioni, che si trova anche in nomi deverbali come cancellino ...
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BERNARDO Pisano, detto Pisanello
Frank D'Accone
Nacque in Firenze il 12 ott. 1490, da Benedetto di Piero di ser Lorenzo Pagoli (Paoli) e da Annalena di Antonio di Lionardo de' Ferrucci, e fu battezzato [...] in cui resse la cappella di S. Maria del Fiore, fra il 1511 e il 1520. Sono in uno stile semplice, omofono, a quattro voci, dal registro scuro più adatto alla circostanza.
Bibl.: A. Bandini, De Fiorentina Iuntarum Tipographia, I, Lucca 1791, pp ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] di h e il passaggio postclassico di b intervocalico a v avevano trasformato habena in *avena, che veniva ad essere omofono con avena "avena". (parola rimasta nel romanzo: it. avena, fr. avoine, sp. avena, ecc.). L'omofonia era tanto più imbarazzante ...
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tanto
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo, pronome e avverbio t. ricorre in tutte le opere di D. con frequenza in probabile relazione con l'innalzarsi dell'enfasi descrittiva. Però, la media di t. è poco [...] 62 in tanto amore e in tanto diletto (cfr. XIV 94 con tanto lucore e tanto robbi, ove all'aggettivo t. segue l'avverbio omofono). T. è distaccato dal sostantivo in If XVI 54 doglia... / tanta, VII 19 tante... / nove travaglia e pene, e XXIII 97 tanto ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] . perī-culum «pericolo», risalente a ex-perī-ri «provare, sperimentare», ma rimotivato sulla base del verbo parzialmente omofono per-īre «morire».
Hock, Hans Heinrich (19912), Principles of historical linguistics, Berlin-New York, Mouton de Gruyter ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] corrispondenza formale, ma manca ogni antecedente comunanza di significati, non si ha più un calco semantico, ma un prestito omofono indipendente dalla parola preesistente: camera «macchina da presa» è un prestito dell’ingl. camera (a sua volta dall ...
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NOVARA (A. T., 20-21)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Alberto BALDINI
Piero LANDINI
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Capoluogo dell'omonima provincia del Piemonte, nodo stradale, ferroviario, [...] qui a S. Gaudenzio si trovan0 volumi di messe del Palestrina e dell'Animuccia), in parte contemporaneo e indirizzato allo stile omofono o al concertante, per quanto anche il polifonico imitato non fosse ancora estinto. La cappella era del resto, già ...
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omofono
omòfono agg. [dal gr. ὁμόϕωνος, comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Genericam., che ha suono uguale. Con sign. specifici: 1. In linguistica: a. Di segni grafici (lettere, gruppi di lettere, ideogrammi) diversi che rappresentano...
responsorio
responsòrio s. m. [dal lat. tardo responsorium, der. di respondēre «rispondere», in quanto il coro «risponde» al solista]. – Canto alternato tra il solista e l’assemblea (o il coro): è una delle più antiche formule del canto liturgico...