La preposizione semplice su può presentarsi in diverse forme.
Quando si trova prima di un articolo determinativo, si fonde con l’articolo, dando origine alle preposizioni articolate sul, sullo, sulla, [...] , anche se abbastanza diffusa, è ingiustificata e, in quanto tale, sconsigliata, perché non c’è possibilità di confusione con ➔omografi.
La grafia nasce probabilmente dall’influsso dell’avverbio giù, che invece si scrive correttamente con l’accento. ...
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ACCENTO
In italiano l’accento consiste nell’aumento dell’intensità con cui viene pronunciata una sillaba (detta sillaba tonica), che acquisisce così maggior rilievo rispetto alle altre sillabe della [...] • Fino a tempi più recenti era usato per rendere la doppia i dei plurali in -io (soprattutto in presenza di omografi), come varî (plurale di vario), distinguibile così dalla forma plurale di varo e dalla 2a persona singolare dell’indicativo presente ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] (Ĕnānîšô), ma interpolato nella tradizione manoscritta con un analogo trattato di Ḥunayn ibn Isḥāq, e un più ampio Trattato sugli omografi in versi di Barebreo, mentre una serie di opere affini, in parte anonime, è conservata in collezioni europee di ...
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Nell’uso comune moderno, si dice della scrittura di singole lettere dell’alfabeto che per maggior altezza e per forma particolare si distinguono dalle comuni.
In paleografia la m. rappresenta la forma [...] adoperati con valore di nomi propri (Dio, la Provvidenza ecc.); come iniziale, talvolta, di nomi comuni da tener distinti da omografi d’uso più corrente (lo stato coniugale e lo Stato [o stato] democratico); come iniziale, o almeno prima iniziale ...
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ACCENTO, ACUTO O GRAVE
Gli accenti acuto e grave sono i due accenti grafici usati nell’italiano contemporaneo.
• L’accento acuto, posto sulle vocali e e o, indica che queste devono essere pronunciate [...] aperta
andò, farò, però, oblò
• Nel caso in cui la vocale finale sia a, i, u, l’accento è per convenzione sempre grave, anche se la pronuncia non è né aperta, né chiusa
libertà, sarà, partì, colibrì, però, menabò, più, tabù.
VEDI ANCHE omografi ...
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MAIUSCOLE, USO DELLE
L’uso delle maiuscole è obbligatorio in una serie di casi.
• All’inizio di testo o di una sua parte (capitolo, paragrafo ecc.)
Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno [...] alla Scala, Caffè Pedrocchi
• Con alcuni nomi comuni che indicano organismi pubblici o istituzioni, per distinguerli dagli ➔omografi di significato più generale
Stato (= nazione) / stato (= condizione)
Chiesa (= insieme del clero e dei fedeli ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] , le ➔ consonanti cosiddette lunghe per posizione (➔ quantità fonologica). Si tratta nella maggior parte dei casi di fonemi ➔ omografi che nella grafia tradizionale sono rappresentati dalla stessa lettera (‹e›, ‹o›, ‹s›, ‹z›). Il problema si pone ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] timbro aperto o chiuso dell’e o dell’o, e questo senza limiti precisi, ma soprattutto là dove possa evitare confusione tra omografi.
Simili all’a. tonico, e per lo più coincidenti con esso, sono gli a. metrici, i quali nel verso detto ‘accentuativo ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] e dialettali, termini tratti da gerghi (marinareschi, militari, "voci de archimisti ed abachisti", ...), serie di allografi ed omografi, voci toscane arcaiche, proverbi, voci poetiche e prosastiche. Tutti questi materiali sono indice, nel D., di una ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] pre-unitario, immaginava di rifondare la grafia italiana sul riconoscimento delle radici latine, in particolare nella disambiguazione degli omografi come millio («unità di misura») ~ miglio (la pianta detta anche pànico) e nel settore delle doppie ...
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omografia
omografìa s. f. [comp. di omo- e -grafia]. – 1. Il fatto di essere omografo, di essere scritto nello stesso modo: un equivoco dovuto all’o. di due cognomi. 2. In matematica, in partic. in geometria, corrispondenza biunivoca senza...
omografico
omogràfico agg. [der. di omografia] (pl. m. -ci). – Relativo a una omografia, o consistente in una omografia: corrispondenza o., lo stesso che omografia.