La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] e sul Palazzo Ducale; subirono invece danni le chiese di S. Pietro di Castello, dei Frari, di S. Maria Formosa, di S. Francesco della Vigna antisocialista «Pro Venezia Giulia», promosso dall’omonimo circolo che raccoglieva studenti provenienti dalle ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] dei marangoni, solo che in lui si riconosca il concorrente omonimo del quondam Battista, che già si candidava, in tal città che, dai Riformati di Cannaregio fino alle Vergini di Castello, era caratterizzata, già dal Medioevo, dalla presenza di un ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] sia soprattutto nelle ampie periferie urbane di Castello, Dorsoduro e Cannaregio, nonché in aree 4).
174. Alla metà del '500, Vincenzo Cappello, figlio naturale dell'omonimo procuratore di San Marco, fu nominato "universal herede de tutta la sua ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] Zanetti, Anton Maria e da non confondere coll'omonimo. Studioso della pittura veneziana il fratello di Girolamo, a Dux, in effetti, piove spesso; e c'è freddo dentro il castello, freddo nella biblioteca di questo.
Ed è a Dux che Casanova, nato ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] quei sestieri (S. Marco, la parte occidentale di Castello) che videro anche un rafforzamento - in termini relativi Ma undici giorni più tardi "insorse" Andrea Memmo - lo zio omonimo del patrizio studiato da Gianfranco Torcellan (85) -a chiedere la ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] les plus importants du mouvement", tra i quali Reali e Castelli, li aveva messi in guardia contro i rischi di una deriva assunse il nome di Pietro in quanto il suo padrino era stato l'omonimo fratello del doge.
46. A. de La Forge, Histoire de la ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] il 23-24 luglio e i torbidi popolari nel sestiere di Castello, fu lui a leggere il decreto draconiano della municipalità che di stato come "geniale di Francia"); l'omonimo Giuseppe Ferro (ufficiale superiore della Repubblica, sarà membro ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] homini, de animali e de robe da prezzo; e ha preso 24 castelli, tal che l'ha acquistà più de ioo mia de paese. I Stradiothi poi dal 1504 al 1508, alternandosi nella carica con l'omonimo Girolamo di Francesco, che fu provveditore dal 1502 al 1503 ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] Oderzo con il Livenza e soprattutto con il porto omonimo che era alla sua foce ("[...> il fiume prima opera o comunque a un sistema di difesa con la stabilizzazione di "castella". Cf. in particolare Fasti Triumphales, in I.I., XIII, 1, ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] di cui si parla, in effetti, sono ben altra cosa dai castelli di cui si riempie il "regnum" dal secolo X, e corrispondono nel 991.
Pietro III aveva scelto il figlio suo omonimo come coreggente, accogliendo anche l'indicazione popolare: "populo ...
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chantilly
〈šãtii̯ì〉 s. m., fr. [propr., nome di una cittadina della Francia settentr., nel dipart. dell’Oise (sviluppatasi alla fine del sec. 17° dall’omonimo castello medievale, distrutto durante la rivoluzione francese e ricostruito nella...
barbablu
barbablù s. m. – Marito o amante geloso, sanguinario, terribile (spesso scherz.). È un uso antonomastico del nome di Barbablù (fr. Barbebleu), protagonista della omonima fiaba di Ch. Perrault (1697), un uomo dalla barba azzurra che...