FERRARI, Arturo
Susanna Zatti
Nacque a Milano il 26 genn. 1861 da Cesare e da Filomena Maestri. Fu avviato alla pittura dal padre, che aveva preso parte, in qualità di decoratore, all'impresa ornamentale [...] Milano, collaborando con il pittore Mosè Bianchi da Lodi (omonimo del più noto monzese), nello studio del quale il giovane dopo una giuria popolare gli assegnò un premio, indetto dal Comune di Milano, per il dipinto Altri tempi, esposto alla terza ...
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GHINI, Simone
Stefano Coltellacci
Figlio di Giovanni di Giovanni, di professione sarto, nacque a Firenze nel 1410 e svolse l'attività di orefice. In epoca imprecisata sposò una certa Maritana, di circa [...] una figlia illegittima di nome Francesca.
Per distinguerlo dall'omonimo orefice, maggiore di tre anni e figlio di Giovanni fatte al suo predecessore. Nella dichiarazione catastale resa al Comune di Firenze nel 1470, l'orefice affermò di essere ...
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GUERRI, Pietro
Emanuela Bianchi
Secondo dei tre figli di Lorenzo e di Caterina Fabiani, nacque il 2 ott. 1865 a Montevarchi in provincia di Arezzo. Ebbe tra i suoi insegnanti presso la scuola tecnica [...] 1914).
Del 1902 è, invece, il monumento a Cavour per il Comune di Figline. Nel 1904 si inaugurò il monumento a Umberto I monumento dedicato al conte G. Brilli Peri per lo stadio omonimo di Montevarchi fece la sua ultima apparizione pubblica.
Il G. ...
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AVANZO
Edoardo Arslan
Di un pittore di tal nome si hanno, a Vicenza, precise testimonianze: nel 1379 la chiesetta di S. Vincenzo viene dipinta con affreschi "per Avancium vicentinum"; la cappella di [...] secondo il Gerola, sarebbe altro edificio dall'omonimo edificio affrescato da A.) hanno qualche contatto . 303 ss.; F. Filippini, Per la storia dell'antica pittura bolognese, in Il Comune di Bologna, XVIII(1931), pp. 8-17, 10 ss. (estr.);S. Bettini, ...
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DOIDALSAS (Δοιδάλσης, Δάιδαλος, Doedalses)
L. Laurenzi
Scultore greco, di Bitinia, della seconda metà del III sec. a. C., autore della statua di culto di Zeus Stratios a Nicomedia (Eustath., ad Dion. [...] erroneamente come Daidalos, che il Brunn identificava con l'omonimo di Sicione. L'identificazione col Doedalses pliniano è invece ai copisti: la dea è accovacciata in un atteggiamento comune alle donne greche, le quali si lavavano in piccole vasche ...
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Vedi SWAT dell'anno: 1973 - 1997
SWAT
C. Silvi Antonini
Lo S. costituisce la parte più settentrionale del Pakistan occidentale, situato come è tra l'Afghanistan e il Kashmir, ai piedi dei massicci del [...] Jambil, mentre Katelai si trova, come il piccolo villaggio omonimo, nella valle del fiume Saidu. L'aspetto, abbastanza in un'unica descrizione: comune è infatti la loro posizione sulle pendici di una collina, comune la struttura delle tombe. ...
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FROMISTA
M. Nuzzo
FRÓMISTA, Abbazia di
Abbazia benedettina della Spagna nordoccidentale, nella Vecchia Castiglia, situata presso il piccolo centro omonimo (prov. Palencia) e stazione di sosta lungo [...] varietà di motivi antropomorfi, zoomorfi e vegetali; la loro derivazione da modelli romani si spiega nel comune afflato antichizzante della contemporanea scultura spagnola (Durliat, 1990). I capitelli delle navate, pur evidenziando talvolta una ...
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CARONESI, Ferdinando
Luciano Tamburini
Nato a Veddo (frazione di Maccagno Superiore in provincia di Varese) l'11 ottobre del 1794 da famiglia di muratori, probabilmente emigrò con essi in cerca di lavoro [...] 1836 fornì i piani del palazzo d'Angennes - attiguo all'omonimo teatro rifatto nel 1821 da G. Pregliasco - con facciate forme neoclassiche. Nello stesso anno vinse il concorso bandito dal comune di Chambéry per un mercato coperto (ultimato nel 1849) ...
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BARBAGELATA, Giovanni
Gian Vittorio Castelnovi
Di famiglia originaria della Valle della Fontanabuona nella podestaria di Rapallo (ove esiste tuttora una borgata detta Barbagelata), figlio di Nicola [...] Brigida gli commettevano un polittico; nell'87 lavorava per i Padri del Comune; tra l'89 e il '90 decorava di affreschi la cappella del .: la tavola con i Ss. Pietro e Paolo nell'oratorio omonimo a Genova, il trittico di S. Domenico e la tavoletta con ...
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FERRARINI, Pier Giuseppe
Mariangela Giusto
Nacque a Parma il 30 marzo 1852 da Casimiro, dottore in medicina, e Marietta Bocchi. Fu ammesso alla classe di paesaggio dell'Accademia di Parma nel 1866 e [...] è stata ancora chiaramente distinta da quella dell'omonimo concittadino Giuseppe Ferrarini, anch'egli paesaggista, solo nel 1879, con la tela raffigurante IlSanctus, vinta dal Comune di Salsomaggiore e riproposta nel 1880 alla IV Mostra nazionale di ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
barbarossa
barbaróssa s. m. o f. [comp. di barba1, assunto nel sign. fig. di «grappolo», e rossa], invar. – 1. s. m. o f. Nome di un vitigno le cui qualità variano secondo le zone di coltivazione. 2. s. m. Nome di vini da pasto ottenuti con...