Rattigan, Terence
Marco Pistoia
Drammaturgo e sceneggiatore inglese, nato a Londra il 10 giugno 1911 e morto a Hamilton (Bermuda) il 30 novembre 1977. Autore teatrale di successo, R. scrisse numerose [...] ), basato su una storia vera, il caso Archer-Shee, con cui R. fornì a Asquith, anche attraverso il suo omonimodramma, un impeccabile impianto drammaturgico, nella crescente tensione creata dalla vicenda di un giovane cadetto accusato di furto e dai ...
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Benedek, Laslo (propr. László)
Anton Giulio Mancino
Regista cinematografico e televisivo ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 5 marzo 1907 e morto a New York l'11 marzo 1992. Cineasta [...] a una messa in scena che non risulta condizionata dall'origine teatrale del testo, resta il migliore adattamento cinematografico dell'omonimodramma di A. Miller, premiato con il Pulitzer, che offrì a Fredric March, Mildred Dunnock e Kevin McCarthy ...
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Mayo, Archie (propr. Archibald L.)
Anton Giulio Mancino
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 29 gennaio 1891 e morto a Guadalajara (Messico) il 4 dicembre 1968. Attento agli aspetti [...] nel cupo Bordertown (1935; Il selvaggio). Nel 1936 realizzò The petrified forest (La foresta pietrificata), traendo dall'omonimodramma di R.E. Sherwood un originale noir dai risvolti intimisti, interpretato dalla coppia Bette Davis-Leslie Howard e ...
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Dorsch, Käthe
Paola Dalla Torre
Attrice cinematografica e teatrale tedesca, nata a Neumarkt il 29 dicembre 1890 e morta a Vienna il 25 dicembre 1957. Grande interprete della tradizione teatrale tedesca, [...] dei quali valorizzarono la sua impostazione spiccatamente teatrale, come Fräulein Julie (1922) diretto da Felix Basch, dall'omonimodramma di A. Strindberg. Protetta e sostenuta dal regime nazista, fu diretta da importanti registi: lavorò infatti con ...
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(gr. ᾿Ηλέκτρα [propr. "la splendente"], lat. Electra) In origine divinità pregreca della luce, poi detta figlia di Oceano, moglie di Taumante e madre di Iride e delle Arpie, o una delle Pleiadi, figlia [...] numerose opere di teatro: dalla Èlectre di P.-J. de Crébillon (1708) alle due tragedie di V. Alfieri, l'Agamennone e l'Oreste; dal drammaomonimo di B. Pérez Galdós (1901) all'Elektra di H. von Hofmannsthal (1905), musicata da R. Strauss (1909), al ...
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Nasceva a Madrid, il 17 gennaio 1600, da Diego Calderón de La Barca e da Ana María de Henao y Riaño. Trascorse i primi anni a Valladolid, dove il padre dovette trasferirsi seguendo le sorti della corte, [...] espresso la medesima ansia concettuale e lirica.
La Vida es sueño, atto sacramentale, è del 1673, ed è la ripresa del drammaomonimo, composto tra il '31 e il '34. Nell'anima poliedrica e titanica di Sigismondo è sintetizzata la più alta concezione ...
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TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] che Euripide, nella sua Alcesti, seguì abbastanza da vicino, sia pure infondendovi uno spirito molto diverso, il drammaomonimo di Frinico.
La storia vera e propria della tragedia comincia, per noi, con Eschilo, giustamente riconosciuto dall'opinione ...
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LESZCZYŃSKI, Jerzy
Attore polacco, nato nel 1884 a Varsavia. Figlio di Boleslao L., famoso interprete di grandi ruoli tragici (Otello, Lear, Macbeth, Carlo nei Masnadieri di Schiller), frequentò la scuola [...] della sua arte. Del suo ricco repertorio vanno segnalate le parti di Gustavo in Śluby Panieńskie di A. Fredro, di Samuel Zborowski nel drammaomonimo di F. Goetel, di Mazeppa nel drammaomonimo di J. Słowacki e di Cyrano de Bergerac di Rostand. ...
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Magnani, Anna
Francesco Costa
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Roma il 7 marzo 1908 e morta ivi il 26 settembre 1973. Tra le poche attrici dell'intera storia del cinema (certamente la prima [...] cui è una popolana che rivendica il diritto dei borgatari a una vita dignitosa, e in Assunta Spina (1948) di Mattoli, dal drammaomonimo di S. Di Giacomo, già portato sullo schermo da Francesca Bertini nel 1915. Vinse quindi un Nastro d'argento come ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] scrivendo all'editore Cottrau, era già in grado d'informarlo che il soggetto dell'opera nuova sarebbe stato l'Ernani, dal drammaomonimo di Victor Hugo: la scelta era stata approvata sia dal Romani, sia da Giuditta Pasta, che avrebbe dovuto essere la ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso...