Ramo della medicina che studia i tumori dal punto di vista morfologico e clinico. L’o. è nata intorno alla metà del 19° sec., grazie alle ricerche di R. Virchow che hanno posto le basi della patologia cellulare: si è visto così che le neoplasie sono composte da elementi cellulari, simili a quelli dei tessuti normali dai quali differiscono per il modo disordinato e per le anomalie con cui si riproducono. ...
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Mantovani, Alberto. – Immunologo e oncologo italiano (n. Milano 1948). Laureatosi nel 1973 in Medicina e chirurgia presso l’università di Milano e specializzatosi nel 1976 in Oncologia nell’ateneo [...] nel 2016, il Robert Koch Award per la Medicina, il Premio Feltrinelli, il Premio Roma e il Premio Europeo di Oncologia 2016 -, autore di numerosissimi contributi scientifici, M. ha pubblicato anche saggi divulgativi quali, tra gli altri: Dove va la ...
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Oncologo (Białystok 1903 - Rĕḥōvōt, Israele, 2000). Ha svolto attività di ricerca e d'insegnamento presso l'univ. di Oxford (1936-48), nella School of pathology e nel Centro di ricerche della British empire [...] di Rĕḥōvōt e nell'Università Ebraica di Gerusalemme. Ha dedicato la sua attività di ricerca al campo dell'oncologia sperimentale, formulando la teoria "a due stadî" dell'oncogenesi: dapprima presenza di cellule tumorali quiescenti (fase iniziale ...
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Oncologo, nato a Byalistock (ora Polonia) il 26 agosto 1903. Ha compiuto gli studi universitari in Inghilterra, laureandosi in fisiologia nell'università di Leeds; ugualmente in Inghilterra, e in altri [...] di cui nel 1971 è stato nominato professore emerito. Ha dedicato la sua attività di ricerca al campo dell'oncologia sperimentale, dove ha affrontato il tema dei meccanismi della proliferazione neoplastica, studiando sotto molteplici punti di vista l ...
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Disciplina accademica e ambito di riflessione interdisciplinare che si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali emergenti nell’ambito delle scienze biomediche, proponendosi di definire criteri [...] persona umana e della sua dignità.
Storia
Il termine b. comparve per la prima volta nel 1970, in un articolo dell’oncologo americano V.R. Potter (Bioethics. The science of survival, in Perspectives in Biology and Medicine, 1970, 14, 1, pp. 127-153 ...
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Tumore
Giuseppe Maria Gandolfo
(XXXIV, p. 474; App. II, ii, p. 1030; III, ii, p. 990; IV, iii, p. 693; V, v, p. 592)
Basi molecolari dell'oncologia: oncogeni e antioncogeni
In questi ultimi anni, notevoli [...]
G.M. Pontieri, Patologia generale, 2 voll., Padova 1987-90, 1996-97².
U. Veronesi et al., Manuale di senologia oncologica, Milano 1995.
G.M. Gandolfo et al., Fibrinolysis components as prognostic markers in breast cancer and colorectal carcinoma, in ...
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Studio e attuazione concreta dei mezzi e dei metodi per combattere le malattie.
Botanica
La t. vegetale (o fitoterapia) studia i rimedi, la loro somministrazione e la loro azione sulle piante e sugli [...] nella massa tumorale, togliendo così al tumore la possibilità di nutrimento (fig. 1). L’ipotesi è stata formulata dall’oncologo statunitense J. Folkman negli anni 1970 ed è stata ripresa in considerazione alla fine degli anni 1990. È noto che ...
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La grande scienza. Bioetica
Eugenio Lecaldano
Bioetica
La bioetica può essere intesa come l'insieme delle riflessioni sui problemi etici che accompagnano le scelte umane nelle situazioni che influenzano [...] , nel mondo occidentale - negli anni Sessanta del secolo scorso. Questa prospettiva permette di spiegare perché l'oncologo Van Rensselaer Potter abbia pubblicato proprio nel 1970 un articolo intitolato Bioethics, the science of survival, che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'etica medica alla bioetica
Susan E. Lederer
Dall'etica medica alla bioetica
La bioetica viene generalmente definita come lo studio [...] anni Settanta. Il termine 'bioetica' è comparso per la prima volta nel 1970 in un articolo pubblicato dall'oncologo Van Rensselaer Potter, della University of Wisconsin. Preoccupato della salvaguardia dell'ambiente, Potter prefigurava che una nuova ...
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PLASTICA, CHIRURGIA
Simone Teich Alasia-Giancarlo Liguori
(XXVII, p. 489; App. II, II, p. 554)
La c.p., nata dapprima come chirurgia riparativa, in quanto riportava alla normalità strutture variamente [...] delle perdite di sostanza residuate dopo asportazioni di tumori. In questo campo la collaborazione tra chirurghi plastici e oncologi sta diventando tanto stretta che, molto frequentemente, nella stessa seduta operatoria si procede sia all'exeresi del ...
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oncologia
oncologìa s. f. [comp. di onco- e -logia]. – Ramo della medicina che studia i tumori, sia dal punto di vista morfologico e clinico, sia affrontando i problemi dello sviluppo delle cellule tumorali, dei loro rapporti con gli altri...