GUERRA (XVIII, p. 53; App. I, p. 699; II, 1, p. 1100)
Adolfo MARESCA
Diritto internazionale. - 1. I recenti progressi dell'organizzazione della comunità internazionale, da un lato, e, dall'altro, le [...] , ribadiscono il divieto del ricorso alla g., onde gli stati partecipi di detti accordi non potrebbero R. Monaco, Manuale di diritto internazionale, Torino 1949, pp. 234-235; J.-S. Pictet, La Croix Rouge et les Conventions de Genève, in Rec. des ...
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L'Italia rinunciò alla sua sovranità sull'E. con il trattato di pace del 10 febbraio 1947, art. 23, dopo avere invano insistito, prima, per la sua restituzione, salvo ad accordare uno sbocco all'Etiopia [...] difesa, le relazioni con l'estero, le finanze (onde il tallero etiopico è divenuto la moneta legale anche Giannini, La costituzione eritrea del 1952, in Oriente Moderno, sett.-ott. 1952; S. Gaddi, I beni italiani in Eritrea, in Affrica, 1952, p. 79; ...
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L'elaborazione legislativa e dottrinaria più recente, in Italia e all'estero, non ha apportato ritocchi alla nozione generale di circoscrizione, intesa come ambito territoriale assegnato alle varie autorità [...] è tuttora in vigore il testo unico 1934, n. 383, onde i poteri dei prefetti sono rimasti intatti, salvo per ciò che riguarda rilevanza le funzioni di quelli già esistenti, fatto salvo, s'intende, il principio della salvaguardia delle autonomie. Tale ...
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Per ditta s'intende il nome commerciale col quale il commerciante singolo tratta i suoi affari, sottoscrive i contratti, firma la corrispondenza, intesta le fatture, può citare ed essere citato in giudizio; [...] principio generale si riconosce che la ditta, perché sia legittimamente costituita, deve avere i requisiti della verità e della novità, onde il pubblico non venga tratto in inganno circa la persona del commerciante e non siano lesi i diritti di chi ...
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REGIONE
Michele PETRUCCI
. Con l'istituzione della regione come ente territoriale autonomo il decentramento costituzionale è attuato al massimo consentito dall'opposta esigenza dell'unità ed indivisibilità [...] di darsi con lo statuto una propria organizzazione. Ma già qui s'afferma con una serie di limiti l'esigenza dello stato di astratta della costituzione se lo stato non potesse farle valere, onde la necessità di un controllo che non menomi tuttavia l' ...
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Diritto. - Fatto giuridico è qualsiasi avvenimento che abbia per effetto il sorgere, l'estinguersi o il modificarsi d'un rapporto giuridico. L'avvenimento può essere un fatto naturale (per es., la nascita [...] il diritto: il che però va inteso nel senso appunto che s'è detto, e cioè che solo dalla conoscenza esatta del rapporto ma sarà invece almeno di regola semplice errore di fatto quello onde sia o si affermi viziata la premessa minore, e cioè l ...
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Diritto romano. - Il rapporto di comproprietà o condominio è nel diritto romano indicato dall'espressione rem communem habere o rem plurium esse, come il rapporto di proprietà, nel quale vien posta in [...] 'espressione res mea est o in bonis meis est, onde i diritti altrui che gravano sopra la cosa nostra si 73 segg.; P. Frezza, Actio communi dividundo, in Riv. it. sc. giur., n. s., VII (1932), p. 3 segg.; id., Il consortium ercto non cito e i nuovi ...
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La nozione del componimento (o composizione) richiama la preesistenza di un conflitto e la sua estinzione. Chi rifletta come la funzione del diritto (ordinamento giuridico) consista appunto nel comporre, [...] di ciascuna parte al componimento coincide con l'interesse pubblico, onde lo stato tende costantemente a favorirlo. I mezzi, di ciò che pretendeva nella lite (art. 1764 cod. civ.).
S'intende, che, poiché il componimento, a differenza del processo ( ...
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. Diritto. - La distinzione fra prescrizione e decadenza e, in genere, la classificazione dei varî istituti nei quali si esplica l'efficacia del tempo sui fenomeni giuridici, è ricerca la cui intrinseca [...] diritto a termine cessa infatti con lo scadere del termine, onde in esso si deve ricercare non l'efficacia del tempo, ma dinanzi a giudice competente; e non tanto perché con essa s'interrompe la decadenza, quanto perché si esercita la pretesa stessa ...
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ZALEUCO (Ζάλευκος, Zaleucus)
Gaetano De Sanctis
Antichissimo legislatore greco. A lui ascrivevano la loro legislazione i Locresi Epizefirî. La tradizione più antica riferiva che era un pastore di condizione [...] le pene per i varî reati; che erano in generale assai severe, onde la severità di Z. divenne proverbiale come quella di Dracone (v.): che dell'Asia Minore e quelle delle colonie ioniche. Pel resto s'è già citata la legge sull'adulterio. Il codice di ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. relative: Onde venisti? quali a noi...