Vedi ALBENGA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ALBENGA (Albĭum Ingaunum, Albingaunum)
N. Lamboglia
Città di origine preromana, capitale dei Liguri Ingauni (onde il suo nome: Albium Ingaunum, contratto con [...] della precedente necropoli romana; un'altra basilica paleocristiana è stata scoperta nel 1956 ad E della città, ed era dedicata a S. Vittore. Si riconoscono pure i resti di un acquedotto e di un piccolo anfiteatro.
Monumento ancora romano si può pure ...
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PERIPHAS (Περίϕας)
A. Bisi
1°. - Nome di un eroe troiano sconosciuto alle fonti letterarie, la cui raffigurazione compare soltanto su un'anfora calcidese della metà del VI sec. a. C., a figure nere, [...] re di Corinto, un altro sovrano di Sicione, ecc., onde non si vede la necessità di questa onomastica traslata; anche il Vasenbilder, III, Heroenbilder, Berlino 1874, pp. 84-7, tavv. CXC-CXCI; S. Reinach, Rép. Vases, II, Parigi 1900, p. 95, nn. 2-3 ...
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PIETROASA
E. Vulpe
Località moderna della Romania situata ai piedi dei Carpazi, nella provincia di Muntenia, ad O della città di Buzǎu. Nel centro del villaggio si vedono gli avanzi di un castrum romano, [...] 12 e cioè: quattro fibbie in forma di aquile (d'onde il nome popolare di "chioccia coi pulcini" dato all'intero Ermitage, Berlino-Lipsia 1929, pp. 123-137; C. J. S. Marstrander, De gotiske runenminnesmaerker, in Norsk Tidskrift for Spragvidenskap, ...
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LEONIDES (Λεωνίδης, Leonides)
G. Pesce
1°. - Architetto di Nasso, fiorito nella seconda metà del IV sec. a. C. Come si desume dall'iscrizione sull'architrave, in parte conservata, L. istituì e costruì [...] ., 14) come scrittore sulla symmetria. Il Leonidaion si elevava nell'angolo S-O fuori del recinto dell'Altis e consisteva in un quadrilatero di m e le lastre dipinte dell'ornato lesbico a onde sotto i palchetti del cornicione dorico. Evidenti influssi ...
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CAELATURA
M. Cagiano de Azevedo
La glossa greca corrispondente - non traduzione - è τόρευσις, cioè l'arte di incidere il metallo - in particolare l'argento - e prende nome dallo strumento di lavoro, [...] lo "sphyrelaton" (v.), specie quando faccia uso di forme onde ottenere figure a sbalzo o emblèmata da applicare. Matrici per ; O. Rubensohn, Hell. Silbergerät, Berlino 1911; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Suppl. VI, 1936, cc. 1954-74, s. v. Toreutik. ...
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Vedi PERIKLYMENOS dell'anno: 1965 - 1965
PERIKLYMENOS (Περικλύμενος)
A. Bisi
Figlio di Neleo, o, secondo altri, di Posidone, ricordato in Euripide (Fenicie, v. 1156) e di Clori. Appartiene all'epopea [...] scena mostra P. nudo che fugge davanti a Tideo, onde se ne ha quasi una contraddizione col carattere bellicoso che l'amata.
Bibl.: H. Lewy, in Roscher, III, 2, 1902-1909, c. 1967-68, s. v., n. 3. Sull'anfora ceretana: Mon. Inst., VI, 1858, tav. XIV; F ...
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SALONINA (Cornelia Salonina Augusta)
G. Bovini
Moglie di Gallieno (imperatore 253-268). Donna intelligente e colta favorì gli studî di filosofia: del suo mecenatismo godette Plotino di Licopoli, il celebre [...] po' sporgente su quello inferiore. I capelli sono piegati in onde leggere che lasciano liberi gli orecchi e dalla nuca, per fra loro - fino ad ora attribuiti all'Augusta non hanno con S. niente a che fare, come dimostra l'esame sia dei lineamenti ...
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MIMESI (μίμησις)
S. Ferri
È il termine filosofico dei Greci per definire l'origine e l'essenza dell'arte nelle sue molteplici estrinsecazioni (suoni, parole, figure). L'arte è, nel loro concetto, imitazione [...] cose, gli oggetti, che a loro volta sono imitazioni dell'"idea" assoluta di ciascun gruppo di cose e di oggetti; onde Aristotele cercò di presentare la m. come imitazione non delle cose particolari, ma direttamente dell'idea universale.
In un piano ...
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‛AKKA (egiz. ‛Aka, lettere di el-‛Amārnah Akka, assiro Akkū, ebr. ‛Akkō)
G. Garbini
Città sulla costa della Fenicia meridionale (divenuta più tardi S. Giovanni d'Acri); fu un importante centro di commercio [...] . Claudio vi condusse una colonia di veterani, onde il nuovo nome di Colonia Ptolemais e l'appellativo A. Legendre, in Diction. de la Bible. Suppl., I, 1928, cc. 38-42, s. v. Accho; E. Weidner, Akko, in Archiv für Orientforschung, XVII, 1954-56, p. ...
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ANAZARBOS (᾿Ανάζαρβος, odierna Anavarza)
L. Rocchetti
Città della Cilicia Pedias, sul fiume Pyramos, computò la sua èra dal 19 a. C. quando, in onore di Augusto, assunse il nome di Caesarea, che però [...] due volte dai terremoti, fu riedificata da Giustiniano, onde il nome di Iustinianopolis. Numerosi i resti archeologici di un toro.
Bibl: G. Hirschfeld, in Pauly-Wissowa, I, c. 2101, s. v. Anazarba; M. Gough, Anazarbus, in Anatolian Studies, II, 1952, ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. relative: Onde venisti? quali a noi...