volontarismo
Termine usato in generale (in contrapposizione a «intellettualismo» e a «razionalismo») per designare: (1) ogni concezione che ponga una preminenza della volontà sull’intelletto, o comunque [...] questo schietto motivo volontaristico Duns Scoto, pur mantenendo fermo nel concetto di Dio l’attributo della teoreticità e dell’onniscienza, trae le più decise conseguenze: la maggior parte delle verità religiose può essere, per lui, creduta solo per ...
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Hayek, Friedrich August von
Economista austriaco (Vienna 1899 - Friburgo in Brisgovia 1992), premio Nobel per l’economia nel 1974. Si occupò di teoria economica, storia delle idee, filosofia e politica. [...] disturbo. Il tentativo di costruire ordini generali pianificati si basa sulla ‘presunzione’ di origine cartesiana della onniscienza della ragione, presunzione ‘fatale’ che conduce inevitabilmente a esiti opposti a quelli previsti. La pianificazione ...
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SERVIO
Gino Funaioli
. Filologo latino, che visse fra il sec. IV e il sec. V, e fiorì probabilmente già fin dal cominciare del sec. V. Da sé egli si chiama una volta Servius Honoratus, se l'operetta [...] che l'antichità ebbe del poeta. Di più recente e di più personale c'è, in esso, l'idea informatrice dell'onniscienza virgiliana, del Virgilio miracolo di alto sapere filosofico, teologico, storico.
Che così come c'è rimasto nella redazione di solito ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] due corre accordo di guerreggiare per 9000 anni (fino cioè alla fine del mondo) sapendo il solo Ōrmazd, per la sua onniscienza, che la vittoria sarebbe rimasta finalmente a lui. Nel secondo periodo di 3000 anni Ahriman crea i suoi demoni per opporli ...
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BOZZANO, Ernesto
Bruno Di Porto
Nato a Genova il 9 genn. 1862, si formò da autodidatta un'eclettica cultura, al cui centro era la convinzione filosofica positivistica. Dopo aver pubblicato, con lo pseudonimo [...] fluido, in rapporto telestesico. Nell'"etere" addirittura si esplicherebbe l'immanenza della divinità, al cui attributo dell'onniscienza equivarrebbero la totalità e la compresenza delle vibrazioni universali.
Seguì la pubblicazione dei libri Musica ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] . Ma un concetto coerente della p. non si esaurisce nella credenza in sporadici interventi divini; esso implica l’onniscienza, l’onnipotenza e particolari scopi della divinità, e perciò si forma soltanto in determinate religioni sistematiche. Come l ...
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Ragionamento, psicologia del
Paolo Legrenzi
Fin da Aristotele la logica formale - le procedure che permettono di operare delle inferenze, cioè trarre conclusioni da premesse - è stata considerata alla [...] ? A partire dalla seconda metà del 20° sec. ci si è resi conto che una razionalità perfetta richiede una sorta di onniscienza e potenza di calcolo di cui le persone non sono dotate. Da questa constatazione si è cercato di sviluppare una teoria più ...
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Anatomia e medicina
Organo pari dei Vertebrati, situato ai 2 lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio [...] 777; nel politeismo babilonese Marduk, possessore di una sapienza di tipo magico e oracolare, si presenta anche come depositario di un’onniscienza automaticamente visiva e auditiva (nell’Enūma elīsh I, 95 Marduk ha 4 occhi e 4 o.); nel Mazdeismo sono ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] lo spirituale e il biologico; il numero dei jīva è infinito, sono costituiti di pura coscienza, sono dotati di onniscienza, energia e beatitudine, non hanno un'estensione propria, ma sono nel contempo onnipervadenti; assumono la dimensione del corpo ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] frequentazione con il testo sacro ha sviluppato una coscienza dell'umanità in cui il libero arbitrio e l'onniscienza divina convivono senza cadere in contraddizione.
Centrale, nel pensiero dell'ebraismo, è l'idea della responsabilità individuale: nel ...
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onniscienza
onnisciènza (meno com. omnisciènza) s. f. [dal lat. mediev. (della scolastica) omniscientia, comp. di omni- «onni-» e scientia «conoscenza»]. – Il fatto di essere onnisciente; conoscenza di tutte le cose. È propriam. l’attributo...
onnisciente
onnisciènte (non com. omnisciènte) agg. [tratto da onniscienza]. – Che sa tutto, che possiede la scienza di tutte le cose, detto della divinità. Estens., enfatico o iron. o scherz., di persona: è un uomo o.; si crede o.; non lo...