METODISMO (ingl. Methodism)
Alberto Pincherle
Religione. - Metodisti furono detti dapprima per derisione - ma l'appellativo fu ben presto accolto da loro stessi - i seguaci di quel movimento di "reviviscenza" [...] predestinazione: dottrina accolta dalla teologia del puritanesimo cui si mantenne fedele il Whitefield e che, identificando l'onniscienza con l'onnipotenza di Dio, insiste sull'aspetto metafisico della divinità, a scapito di quello personale. Il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] : il dio domina il tempo per mezzo di una simultanea vista del passato, del presente e del futuro; l’onniscienza divina deriva proprio da questo possesso di una visione panottica. Apollo, secondo l’espressione di Pindaro, possiede “l’occhiata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Siciliano come gli altri due rappresentanti del cosiddetto verismo italiano, Luigi [...] . Annullata la presenza dell’autore, che rinuncia, secondo i principi comuni al naturalismo, tanto all’onniscienza caratteristica del romanzo, quanto al ruolo di commentatore esterno, la narrazione risulta totalmente affidata al discorso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poliedrica opera di Lorenzo Valla esprime il tentativo di riportare la filosofia [...] termini del problema finisce per non conseguire apprezzabili risultati e l’annosa questione della libertà dell’uomo, data l’onniscienza divina, rimane priva di spiegazioni e giustificazioni.
Del resto, considerare la prescienza di Dio non una causa ...
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Renato Descartes du Perron, ritenuto dai più l'iniziatore della filosofia moderna, nacque a La Haye in Turenna il 31 marzo 1596, morì a Stoccolma l'11 febbraio 1650. Nel 1604 fu messo nel collegio dei [...] ; perché o egli non potrebbe e non saprebbe ridurlo al silenzio e allora gli mancherebbe l'onnipotenza e l'onniscienza: o, concedendogli d'ingannarmi, diventerebbe suo complice e cesserebbe di esser verace. Il mondo esteriore non può dunque essere ...
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Isole del Golfo del Bengala, a 120 miglia circa dal Capo Negrais in Birmania, il punto del continente ad esse più vicino.
Storia della esplorazione. - Marco Polo fa cenno brevemente delle Andamane, sotto [...] fa sentire; viceversa, quando sopraggiunge la stagione delle piogge, allora Puluga discende sulla terra per cercarvi certi cibi. Puluga è onnisciente, e conosce perfino "i pensieri dei cuori umani", ma soltanto fin che è giorno. Egli non ama che si ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] il testo come emesso da una voce reale, e non da un narratore che, anche nel caso in cui sia invisibile e onnisciente, è comunque parte del mondo d’invenzione. Lo stesso patto ingiunge all’autore di fornire ampie garanzie circa la referenzialità, più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] uscirne; «la tecnica produce il male e offre rimedi al male». L’uomo deve rinunciare la pretesa all’onniscienza, abbandonando, «insieme e contemporaneamente, il sadismo dello sfruttatore e il masochismo del rinunciatario» (Dedalo e il labirinto, cit ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] , il cui pensiero al riguardo resta incerto. Rifiutato l'argomento di coloro che negano la libertà umana a causa dell'onniscienza di Dio, il C. afferma con Cicerone che la libertà è necessaria razionalmente per ammettere la virtù, il premio e ...
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L'Italia e le sue regioni - Postfazione
Giuliano Amato
Le domande alle quali il lettore si aspetta di trovare risposta in un’opera ricca come questa sono tante e va a merito degli autori poter constatare, [...] può anche essere ragionevole – questo se ne desume – ma a stabilirla deve essere sempre e solo lo Stato nella sua onniscienza e onniveggenza, non il buon senso di chi ne vede i motivi nella sua esperienza quotidiana. Inoltre, ogni volta che una ...
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onniscienza
onnisciènza (meno com. omnisciènza) s. f. [dal lat. mediev. (della scolastica) omniscientia, comp. di omni- «onni-» e scientia «conoscenza»]. – Il fatto di essere onnisciente; conoscenza di tutte le cose. È propriam. l’attributo...
onnisciente
onnisciènte (non com. omnisciènte) agg. [tratto da onniscienza]. – Che sa tutto, che possiede la scienza di tutte le cose, detto della divinità. Estens., enfatico o iron. o scherz., di persona: è un uomo o.; si crede o.; non lo...