BENEDETTO di Bartolomeo
Armando Petrucci
Senese, di famiglia non agiata (e non della famiglia Bartholomei, come opinò il De Angelis, p. 79), dovette nascere verso la fine del sec. XIV da un maestro [...] I, p. 4). La sua registrazione risultò fedelissima, tanto da riportare non solo tutte le espressioni particolari e le onomatopee di cui s. Bernardino arricchiva il suo dire, ma anche le frasi che il predicatore pronunciava occasionalmente al di fuori ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] conoscitivo. Accanto ai s. arbitrari vi sono, secondo certe teorie, s. motivati (almeno relativamente): per es., le onomatopee, cioè le associazioni fonosimboliche; e, in senso relativo, le parole composte, in quanto sono passibili di un’analisi ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] senesi (del 1427) fortunatamente così fedele da riportare persino il colorito repertorio di esclamazioni, interiezioni, fonetismi, onomatopee di cui l’oratore le riempiva.
Prendendo le distanze dai predicatori troppo ‘sottili’, s. Bernardino fissa ...
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onomatopea
onomatopèa (meno com. onomatopèia) s. f. [dal lat. tardo onomatopoeia, gr. ὀνοματοποιία, der. di ὀνοματοποιέω, comp. di ὄνομα -ατος «nome» e ποιέω «fare»]. – In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della...
pim!
interiez. – Voce onomatopeica che imita il rumore dello sparo di un’arma da fuoco: prese la mira e, pim!, fece volare in pezzi la bottiglia. Spesso unito ad altre onomatopee simili: pim, pum, pam!