Eros non cresceva bene. Difficile a concepirsi, eppure quello che nella fantasia comune è l’intoccabile dietto alato dell’amore, a quanto pare, aveva un difetto di sviluppo psicofisico. Afrodite, come [...] che le origini del verbo amare, essendo legate all’indoeuropeo amma, potrebbero essere state determinate da una voce onomatopeica propria di quel linguaggio infantile che, nel designare la madre, si esplica nella lallazione reduplicata. Pokorny (2007 ...
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Al centro il volto di Edoardo Sanguineti, ironicamente inserito in una copertina della «Settimana enigmistica», mentre in alto a sinistra Angelus Novus di Paul Klee, l’angelo della storia, ci ricorda le [...] :Figlia: di orig. onom.Autore-Padre: hai capito?Figlia: non ci sgamo un cazzo:Autore-Padre: di origine onomatopeica:Figlia: che origine?Autore-Padre: onomatopeica, o-no-ma-to-pei-ca:Figlia: beh?Autore-Padre: tira innanzi: ce lo cerchiamo dopo, altro ...
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Luca ZulianiL’accidentato percorso di un dantismo: «bufera»«Giornale di storia della lingua italiana», anno II, fascicolo II, dicembre 2023, pp. 10-42 Docente di Linguistica italiana presso il Dipartimento [...] /buffare nel senso di soffio e soffiare, detto spesso anche del vento, e nei moderni sbuffo e sbuffare.È quindi «una voce onomatopeica: da *buff, che imita il soffio» (GDLI: s.v.), creata tramite un suffisso -èra che è anomalo per il toscano, ma è ...
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onomatopeico
onomatopèico agg. [der. di onomatopea] (pl. m. -ci). – Formato per onomatopea, che costituisce onomatopea: parola, espressione o.; voce di origine o.; versi o.; suoni o. (anche nella musica). ◆ Avv. onomatopeicaménte, per via...
〈pinġ pònġ〉 s. m. [è propr. la locuz. ingl. ping-pong 〈piṅ pòṅ〉, di origine onomatopeica, coniata sul modello di ding-dong, equivalente dell’ital. din don]. – 1. Nome con cui viene comunem. indicato il gioco detto propriam. tennis da tavolo...
Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...