Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia [...] a H. di fondare la logica e la matematica come scienze a priori e di aspirare nel contempo a un'ontologia comprensiva su base eidetica. H. si volge ora a elaborare ulteriormente la nozione di riduzione fenomenologica in direzione trascendentale; l ...
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Spinoza nella storiografia filosofica e nell’attualismo di Gentile
Francesco Cerrato
Soltanto nel 19° sec. la filosofia di Baruch Spinoza viene definitivamente inclusa nel canone filosofico europeo. [...] di ragione ogni antico rifermento alla trascendenza come criterio necessario di verifica della verità, Spinoza traccia la cornice ontologica propria della nozione moderna di spirito, ma non riconosce la storia e il dinamismo in essa immanente quali ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] elastica di aria. I primi sostenitori delle tesi di Newton tentarono di eludere i molti problemi associati alla sua ontologia barocca, concentrandosi quasi esclusivamente sulle forze di attrazione a breve distanza. Tra il 1730 e il 1740, tuttavia, i ...
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buddismo
Religione fondata da Siddhārtha Gautama, detto il Buddha («risvegliato») nell’India nordorientale alcuni secoli prima della nostra era e poi largamente propagatasi in Asia meridionale, centrale, [...] centrale dello Yogācāra, Vasubandhu, e rimar- rà la regola per la riflessione buddista successiva. Dati i presupposti ontologici del b., può apparire problematico chiarire quale sia l’oggetto della percezione diretta e in effetti risposte diverse a ...
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fotografia, teorie della
fotografìa, teorìe della. – Il passaggio dall’analogico al digitale ha profondamente influenzato il dibattito teorico a partire dagli anni Ottanta del Novecento, tanto che si [...] e simbolo); epistemologico (la sua essenza è indefinita e indefinibile: più che una forma dotata di una sua univoca ontologia, andrebbe considerata come un nuovo genere di testualità, aperta e mutevole nel tempo); antropologico (la fotografia è sì ...
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TEOSOFIA
Carlo CAVIGLIONE
Vittorino VEZZANI
. La "teosofia" di A. Rosmini. - Il vocabolo "teosofia" fu adoperato dal Rosmini (v.) in un significato strettamente filosofico e perciò, secondo lui, puramente [...] dell'essere assoluto. Dei cinque volumi che abbiamo, solo i primi tre sono abbastanza elaborati e finiti e contengono l'ontologia, il quarto contiene scritti e frammenti di teologia naturale, il quinto, scritti e frammenti di cosmologia. Infine è da ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] F. gli influssi empiristici, sensistici e materialistici avessero eroso, oltre a certe forme storiche della disciplina, il ruolo fondante dell'ontologia, né è certo che questo avvenisse in seguito (poco prima della morte egli lesse la Metafisica di A ...
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FAÙLI, Francesco (in religione, Anselmo di S. Luigi Gonzaga)
Carlo Fantappiè
Nacque a Santa Lucia nel suburbio di Prato il 17 sett. 1817, ottavo dei nove figli di Michele, mugnaio, e di Annunziata Settesoldi. [...] le sue posizioni su queste materie, i biografi contemporanei mettono in risalto, in filosofia, il profondo attaccamento all'ontologia tomista (non senza qualche venatura rosminiana) e, in teologia morale, l'avversione agli schemi rigidi dei vari ...
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materialismo indiano
Insieme di scuole e correnti filosofiche indiane che sostengono tesi in radicale contrasto con le linee guida della filosofia fiorita in India. La loro presenza è attestata già nei [...] indiana ribadita da Jayarāśi all’inizio della propria opera, infatti, senza una base epistemologica è impossibile fondare alcuna ontologia, giacché è solo tramite i nostri strumenti conoscitivi che possiamo conoscere il mondo e se l’affidabilità di ...
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Varsavia, Scuola logica di
Movimento filosofico, iniziato sotto l’influenza di Twardowski come reazione all’irrazionalismo metafisico dei romantici polacchi; la scuola (propr. Scuola di Leopoli-Varsavia) [...] estesamente del significato della copula, su cui Leśniewski fondò poi, assumendolo come unico termine primitivo, la sua ontologia (in cui esistono corrispettivi del calcolo dei predicati, del calcolo delle classi e del calcolo delle relazioni), come ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...