Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] l’epistemologia (il piano delle strutture a priori della nostra mente che permettono di conoscere il mondo naturale) con l’ontologia, che ci è accessibile invece anche solo nell’esperienza comune di ogni giorno (io posso benissimo bere un bicchier d ...
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nullista
s. m. e f. e agg. Chi o che non riesce a realizzare niente, è inconcludente.
• In Italia abbiamo una gigantesca classe digerente, zero classe dirigente. Con tutti questi fior di nullafacenti [...] dediti alla «comunicazione», non sapendo, però, quale sia l’oggetto della medesima. Comunico, sì, ma cosa? Ci vorrebbe un’ontologia degna di questo nome, almeno un Marx da revisionare, un po’ di Wahrol da passare al setaccio, almeno questo. (Raffaele ...
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Filosofo lituano naturalizzato francese (Kaũnas 1905 - Parigi 1995); prof. all'École normale israélite orientale (1946-63), alle univ. di Poitiers e di Paris-Nanterre e infine alla Sorbona (1973-75). Muovendo [...] de Husserl, 1930), trasse dalla fenomenologia gli strumenti metodici per un pensiero che considera l'etica come inglobante ogni ontologia. Opere principali: Totalité et infini (1961); Difficile liberté. Essai sur le judaïsme (1963); L'humanisme de l ...
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essere
L’uso del termine essere, come sostantivazione del verbo εἶναι (τὸ ὄν; τὸ εἶναι), è presente nel poema di Parmenide indicato come Sulla natura (περὶ φύσηως). Per quanto si possa sostenere che [...] esistenza, ma è con Heidegger, in Essere e tempo (➔) (1927), che il discorso sull’e. viene riproposto come progetto di una nuova ontologia. L’uomo è un «ente» il cui «modo di essere» è «l’esser-ci» (Da-sein), ossia la cui «peculiarità ontica […] sta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da disciplina “tecnica” legata all’interpretazione dei testi della tradizione, l’ermeneutica [...] del tutto come si articolano le varie forme della comprensione. Ricoeur sceglie invece la “via lunga” che pure deve condurre all’ontologia, ma passando per l’interrogazione dei metodi, dei linguaggi e dei saperi. In una prima fase, egli si è occupato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heidegger ha lasciato il suo segno indelebile su tutto il pensiero contemporaneo ponendo [...] , o anche il più vicino di tutto, ma noi stessi siamo rispettivamente l’Esserci. Nonostante ciò, o proprio per ciò, esso è ontologicamente ciò che vi è di più lontano da noi. Certo, rientra nel suo essere più proprio di avere una comprensione di tale ...
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Marcuse, Herbert
Filosofo e sociologo tedesco (Berlino 1898 - Starnberg, Baviera, 1979). Insieme a Horkheimer e Adorno è stato uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta teoria critica della società [...] filosofia di Heidegger: il frutto più significativo di questa influenza fu Hegels Ontologie und die Grundlegung einer Theorie der Geschichtlichkeit (1932; trad. it. L’ontologia di Hegel e la fondazione di una teoria della storicità), opera nella ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] i limiti della mia identità è tutt'uno" (p. 72).
Il problema, dunque, non è deontologico (che cosa devo fare?) ma ontologico (chi sono?); non è costituito dalle condizioni necessarie a mettere in opera una prestazione di volontà per scegliere (tra i ...
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Filosofo e storico della filosofia (Piasco, Cuneo, 1918 - Milano 1991). Partito dallo studio e dalla discussione dell'esistenzialismo, P. divenne tra i più originali rappresentanti dell'ermeneutica. Il [...] conosce. Tra i suoi ultimi lavori: Filosofia della libertà (1989), poi confluito con altri scritti nel vol. post. Ontologia della libertà. Il male e la sofferenza (1995); e, anche post., Dostoevskij. Filosofia, romanzo ed esperienza religiosa (1993 ...
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Ecclesiastico (Centenaro, Piacenza, 1793 - Verona 1865). Gesuita, provinciale a Roma (1852-56), scrittore della Civiltà cattolica, promosse insieme al fratello Domenico (Centenaro 1790 - Piacenza 1880), [...] (1843); I primi elementi del sistema di V. Gioberti dialogizzati (1849); I misteri di Demofilo (1850). Postumi sono stati pubblicati: Ontologia (1941); Theologia naturalis aliaque phisolophica scripta (1944); Manuale di logica classica (1967). ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...