Filosofo statunitense, nato a Springfield il 6 marzo 1917. Laureatosi all'università di Harvard nel 1939, ha conseguito il Ph.D. presso la stessa università nel 1949. Ha insegnato filosofia al Queen's [...] rivendicato la natura causale della relazione tra motivazione e azione, sviluppando poi questa tesi in una più ampia concezione ontologica di tipo fisicalistico che comporta, tra l'altro, l'adesione alla teoria dell'identità tra stati mentali e stati ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] per cui il processo interpretativo diventa una forma della volontà di potenza e assume quindi una valenza ontologica.
Un analogo senso ontologico acquista nel XX secolo il concetto di storicità tanto nel giovane Heidegger quanto in Jaspers. La ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] la riproduzione di queste funzioni. Anche per quanto riguarda i geni è entrata progressivamente in crisi la visione ontologica tradizionale, che associava fisicamente e univocamente un gene a una data sequenza nucleotidica e quindi a una altrettanto ...
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Guido Sirianni
Abstract
Il tema della ricerca scientifica viene affrontato, sulla base dei principi costituzionali sanciti dagli artt. 9 e 33 Cost. e dei relativi svolgimenti legislativi, nelle sue coessenziali [...] il suo esercizio non contrasti con l’utilità sociale (che è cosa diversa dalla solidarietà). La sua utilità sociale è cioè ontologica, sta nel fatto stesso di essere praticata. Ciò non esclude che una utilità sociale della ricerca, in rapporto ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pur se autore di numerose pubblicazioni in diversi campi della scienza del diritto (diritto romano, processuale, civile, commerciale, internazionale), ma anche della storia e politica internazionale, Emilio [...] , Betti considera oggetto dell’ermeneutica non tanto la quaestio facti, ciò che sempre accade (secondo l'ermeneutica ontologica l'imprescindibilità dei giudizi e il fraintendimento), quanto piuttosto la quaestio iuris, e cioè forme di comprensione ...
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Pasinetti, Francesco
Daniele Dottorini
Critico cinematografico, sceneggiatore e regista, nato a Venezia il 1° giugno 1911 e morto a Roma il 2 aprile 1949. Oltre a essere stato uno dei principali promotori [...] , a interventi di carattere politico-organizzativo. Dal punto di vista teorico, P. si discostò dal dibattito sulla fondazione ontologica del cinema: il problema per lui non era tanto stabilire l'essenza materialista (come in Umberto Barbaro) o ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] dall'Uno non è origine del molteplice-temporale, ma origine extratemporale delle forme costituenti l'unica e vera struttura ontologica del reale di cui il molteplice spazio-temporale è pallida e caduca immagine. Pertanto il creatore è coessenziale e ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] varie teorie su un tipo di entità chiamate 'elettroni', e ciò non sarebbe possibile se ciascuna teoria creasse la propria ontologia. Sul piano teorico l'argomento di Shapere è stato ripreso da H. Putnam (1973, 1975, 1978), che lo ha sviluppato ...
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BOUSOÑO, Carlos (App. III, i, p. 256)
Poeta e critico spagnolo. La sua produzione poetica, nella tradizione del più puro lirismo ispanico, è pervasa da un alone di mistero e da un'aura metafisica che ne [...] il suo originario connotato di irrealtà e acquisisce una sua concretezza, così che la poesia tende a farsi riflessione ontologica. Lo sforzo del poeta di raggiungere una profonda conoscenza dell'essere e del mondo, per penetrarne i misteri attraverso ...
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KUHN, Helmut
Giovanni Crapulli
Filosofo tedesco, nato a Lüben, Slesia, il 23 marzo 1899; consegue a Berlino la libera docenza nel 1930 con la tesi Die Kulturfunktion der Kunst, pubblicata nel 1931. [...] e della realtà, è il momento di crisi necessario per passare dallo stato negativo dell'angoscia all'affermazione ontologica.
Tra le opere principali: Sokrates. Ein Versuch über Ursprung der Metaphysik (1934, 19592; trad it., Milano 1969); Freedom ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...