GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] la vera sintesi del soggetto e dell'oggetto, e kantianamente avverte che l'Ente intuìto, che è il termine della riflessione ontologica, è un organismo non dissimile da quello per cui il predicato si organizza o si unifica col soggetto nell'unità del ...
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GÜNTHER, Anton
Francesco Maria Gaetani
Teologo, nato il 17 novembre 1783 a Lindenau (Boemia), morto a Vienna il 24 febbraio 1863. Figlio di genitori cattolici, dopo una giovanile crisi che scosse per [...] doppia facoltà di pensiero; l'una, con funzione logica o concettuale che considera le apparenze; l'altra con funzione ideale, ontologica, autocosciente, che penetra l'essenza; dunque nell'uomo due anime, cioè: lo spirito (πνεῦμα) e l'anima (ψυχή); l ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento [...] , in quanto lo nega, delimitandolo e circoscrivendolo continuamente, si configura come non-essere e ciò avvia la riflessione ontologica sul nulla; l’essere-per-sé della coscienza è infatti negazione (négatité) mediante la quale essa genera il «nulla ...
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TAO.
Franco Gatti
– Nascita e sviluppo. La situazione in Cina. La situazione nel mondo occidentale. Bibliografia
Nel periodo in cui nasce il pensiero classico cinese, tra il 6° e il 3° sec. a.C., che [...] di «non essere» (wu), in opposizione all’«essere» (you). Il suo commento al Daodejing determinò un’interpretazione filosofica e ontologica del t. che divenne l’unica ufficialmente accettabile per i letterati e i funzionari cinesi, priva dei connotati ...
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LEVINAS, Emmanuel
Marco M. Olivetti
Filosofo francese, nato il 30 dicembre 1905 a Kaunas, in Lituania, dove visse l'esperienza della rivoluzione russa. Ha compiuto gli studi universitari a Strasburgo [...] fornisce gli strumenti metodici per un pensiero che considera l'etica come filosofia prima, inglobante in sé ogni ontologia. Il pensiero predicativo non è rispettoso dell'"altro" (autrui), perché tende a identificarlo e ad appropriarsene, riportando ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] 'idea stessa di 'qui'. Come ha notato Halbfass (1992), essa serve a dar conto del mescolarsi dei diversi e ontologicamente eterogenei componenti nella concretezza del mondo empirico: se l'analisi in termini di categorie ha dissolto l'unità della cosa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] e della traccia, unica condizione a priori del senso e della sua comprensione, come tale collocata nel segno della differenza ontologica. Espressioni derridiane quali ““non c’è un vero senso di un testo””, accompagnate a un’opera di consumazione e di ...
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essere
L’uso del termine essere, come sostantivazione del verbo εἶναι (τὸ ὄν; τὸ εἶναι), è presente nel poema di Parmenide indicato come Sulla natura (περὶ φύσηως). Per quanto si possa sostenere che [...] esistenza, ma è con Heidegger, in Essere e tempo (➔) (1927), che il discorso sull’e. viene riproposto come progetto di una nuova ontologia. L’uomo è un «ente» il cui «modo di essere» è «l’esser-ci» (Da-sein), ossia la cui «peculiarità ontica […] sta ...
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Sanzioni non pecuniarie della p.a.
Maria Alessandra Sandulli
Annalaura Leoni
Nel 2014 la giurisprudenza, nazionale (C. cost., 18.4.2014, n. 104, e Cons. St., sez. VI, sentt. 16.1.2014, n. 148 e 17.6.2014, [...] particolare2, implica una divergenza di regime giuridico rispetto alle altre misure sanzionatorie amministrative. La differenza ontologica della categoria disciplinare ne giustifica, pertanto, l’espressa esclusione dall’ambito di applicazione dei ...
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Filosofo francese (Digione 1861 - Aix-en-Provence 1949), prof. di filosofia all'univ. di Aix (1907-27), socio straniero dei Lincei (1947). Nella sua prima e fondamentale opera, Action (1893; trad. it. [...] come tre aspetti autonomi della realtà pur nella loro connessione. Viene così in piena luce quella problematica teologico-ontologica che la prima Action aveva tentato di formulare in modo originale. Pur analizzando separatamente questi momenti, B ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...