MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] (Giovagnoli, 1982) e un razionalismo più rivolto contro le tendenze irrazionalistiche che verso una nozione rigidamente ontologica del diritto naturale, e né apologetico, né contrapposto con intransigenza alle correnti del pensiero contemporaneo ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] 'invischiata in un animale siffatto', non raggiungeremo mai ciò che 'ardentemente desideriamo', ossia la verità.
Tale scissione ontologica dell'anima dal corpo attraversa tutta la storia dell'Occidente dal momento che la concezione platonica finisce ...
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La conformazione tridimensionale
Antonella Greco
Il nuovo statuto della scultura
Il termine conformazione tridimensionale può essere assunto quale definizione contemporanea e ampliamento semantico di [...] , la ‘scultura’ diviene così definibile per ciò che non è: non paesaggio, non architettura, ma una sorta di assenza ontologica. Non è il caso di ripercorrere tutto il processo attraverso il quale Krauss arriva a ridefinire la nozione di scultura come ...
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CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] del pensiero umanistico, in chiave nazionale e laica, come netta cesura rispetto alla metafisica teologica e ontologica medioevale; una interpretazione che, da un lato, coincideva con la sintesi delle riflessioni dell'hegelismo italiano ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] di Gentile, che, in virtù della tesi dell’identità di Pensiero attuale e realtà, intende il Pensiero in modo ontologicamente ‘pregnante’, senza neppure porsi il problema di una modalità di manifestazione del reale differente dall’esistenza. Che nulla ...
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Gentile e Spaventa
Jonathan Salina
Nell’operazione, culturale e teorica, messa a punto da Giovanni Gentile a partire dal secondo decennio del Novecento, l’importanza rivestita dalla dottrina di Bertrando [...] esso viene a identificarsi con il non-Essere (Nulla), vale a dire, di nuovo, l’assenza totale di determinazioni ontologiche che avrebbe dovuto contraddistinguere la seconda posizione della logica. Stando così le cose, non vi sarebbe modo di ricavare ...
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razionale
Marta Cristiani
Definisce prima di tutto, in D., la parte più elevata dell'anima, perfettissima di tutte l'altre (Cv III Il 14), che riassume in sé e perfeziona l'anima vegetativa e sensitiva, [...] autem et intellectus, procedentibus nata sunt fieri ").
Tommaso d'Aquino, nel relativo commento, distingue una priorità ontologica dell'intelletto, a cui l'appetito sensitivo risulta quindi sottomesso, analoga alla priorità della forma sulla materia ...
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Perez, Francesco
Giorgio Santangelo
Letterato, patriota e uomo politico palermitano (1812-1892), è il più autorevole dantista siciliano dell'Ottocento. Animatore di quella scuola che fu detta ‛ italiana [...] cristiana: ‛ trascrizione ' simbolica che era necessità indeclinabile per una civiltà che era tutta condizionata da una visione ontologica alla cui luce l'universo e i suoi fenomeni non erano che immagine ed espressione di tipi ed enti soprannaturali ...
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Navyanyaya (o Navya Nyaya)
Navyanyāya
(o Nāvya Nyāya) Termine sanscr. («nuovo Nyāya») usato per indicare la letteratura risultante della sintesi di Nyāya (➔) e Vaiśeṣika (➔). Gli esordi del N. sono [...] si limitava a considerare relazioni come inerenza, unione e disgiunzione all’interno di una classificazione ontologica articolata in sette categorie (padārtha): sostanza, qualità (che comprende anche unione e disgiunzione), azione, generalità ...
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Studio della struttura e della storia dell’Universo nel suo insieme. In questa accezione il termine è moderno, e venne usato per la prima volta da Kant nella terza parte della Critica della ragion pura [...] erano identici nella sostanza, vale a dire nella predilezione per le figure circolari. In secondo luogo l’idea della ‘differenza ontologica’ fra materia celeste e materia sublunare, per cui non esiste una sola fisica del cosmo, ma due, una per il ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...