soggetto
Termine il cui uso copre un’ampia gamma di significati che rinviano sia all’esser sottoposto o all’essere sostrato (➔) di determinati accidenti che concorrono all’identificazione di una data [...] gli enti (Nietzsche, 1961, II). Accanto a tale sfondo che costituisce le coordinate entro cui si colloca la riflessione ontologica e fenomenologica dell’esistenza e della percezione, quale si esemplifica nelle opere di Sartre e di Merleau-Ponty, gli ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] di Quine che è di grande rilievo, che marca la sua differenza dal n. di Carnap: egli si pone continuamente la questione ontologica (l'interrogazione "che cosa c'è?", quali sono le entità di cui asserire l'esistenza) e chiede quindi di precisare i ...
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SENOFANE (Ξενοϕάνης, Xenophanes) di Colofone
Guido Calogero
Poeta e filosofo greco del sec. VI a. C. Nato, secondo Apollodoro, nell'olimpiade 50a (580-77), era ancora in vita a 92 anni (giusta il vanto [...] dio". Anche quando si ammetta che questa ambigua e oscura frase aristotelica contenga qualcosa di più che un'arbitraria estensione ontologica di quella tesi dell'unità teologica, che sola ci è nota per documenti diretti, si dovrà concludere che a S ...
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PLOTINO (Πλωτῖνος, Plotīnus)
Guido Calogero
Filosofo greco, massimo rappresentante del neoplatonismo antico.
La vita. - Fonte principale per la sua biografia è la Vita che di lui scrisse il suo scolaro [...]
La più originale delle caratteristiche di tale sincretismo plotiniano è d'altronde quella per cui nella gerarchia logico-ontologica degli enti emanati prendono posto non solo le caratteristiche del mondo oggettivo, sia come effettiva realtà sia come ...
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Architettura
Leonardo Benevolo
di Leonardo Benevolo
Architettura
sommario: 1. Le origini della nuova architettura. 2. La formazione di un movimento unitario. 3. Le esperienze dal primo dopoguerra ad [...] distingue dall'ente e il bello dal vero mediante la ratio perfecti, cioè fanno riferimento a un grado elevato di realizzazione ontologica, mentre il buono si distingue dal vero e dal bello perché il primo fa riferimento alla vis appetitiva, gli altri ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] caput illut orbis», con la salvezza e la durata del mondo, che essa sostiene come vero e proprio fondamento ontologico provvidenzialmente voluto da Dio: «Illa est civitas quae adhuc sustentat omnia […] lumen illud, cuius interitu mundus ipse lapsurus ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Il preformismo rivisitato e i suoi esiti vitalisti
Maria Teresa Monti
Il preformismo rivisitato e i suoi esiti vitalisti
Per le sorti del preformismo, che nella [...] sessuali del capostipite della specie. Nella misura in cui ogni potere formatore era riferito a Dio, le modalità ontologiche della preformazione erano sospinte al di là delle questioni di cui l'embriologo potesse o dovesse occuparsi con diritto ...
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Idea imperiale e continuità romana
Aspetti del culto di san Costantino in ambito romeno
Cesare Alzati
Serban Turcus
Per la storia del mondo cristiano Costantino costituisce un personaggio a vario titolo [...] nell’icona si riflette lo splendore dell’archetipo e in qualche modo esso si fa presente, pur conservandosi la distinzione ontologica e la tensione dinamica tra le due realtà, così nel voivoda moldavo – che solo in rapporto all’ideale paradigmatico ...
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Croce e Dewey
Brian P. Copenhaver
Le ragioni di un ‘conflitto’
John Dewey e Benedetto Croce morirono nel 1952, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, dopo aver vissuto due vite lunghe durante le quali [...] pensare – e sono tra di loro continue, non ammettendo alcuno scarto epistemico tra soggetto e oggetto e alcuna frattura ontologica tra materia e mente, corpo e anima. La filosofia dell’esperienza di Dewey è dunque non soltanto naturalista, ma anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] quant’è peso pende e quanto pende dipende». La sua è una situazione, per così dire, di radicale indigenza ontologica, perché desidera naturalmente scendere verso il basso ma, se anche viene lasciato andare, «in nessun punto raggiunto fermarsi lo ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...