Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] la ‘cosa in sé’, pur ammettendone l’esistenza. J.S. Mill tentò di risolvere il problema principale del fenomenismo ontologico (quello della permanenza delle cose in assenza di una loro percezione) dichiarando che la realtà è un insieme di possibilità ...
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Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato [...] , l’analisi dell’i. serve per J.-P. Sartre (L’imagination, 1936; L’imaginaire, 1940) a fondare la prospettiva ontologica, l’opposizione essere-nulla, pensiero-cose. Raffrontando l’i. agli atti intenzionali, Sartre sottolinea il fatto che il contenuto ...
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Esistenzialismo
NNicola Abbagnano
di Nicola Abbagnano
Esistenzialismo
sommario: 1. I caratteri generali. 2. Precedenti storici. 3. Possibilità, trascendenza, progetto. 4. Finitudine: angoscia, colpa, [...] si è detto) non c e un io senza gli altri come non c'è un soggetto senza mondo. Tuttavia l'esistenzialismo ontologico ha messo in chiaro non solo le difficoltà ma l'impossibilità della coesistenza autentica, giungendo a scorgerla nell'isolamento dell ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] , e non viceversa (v. personalismo).
Non si può tuttavia non osservare che lo spostamento della priorità (logica e ontologica) dalla comunità alla persona ha conseguenze decisive. Si consideri per esempio la significativa posizione di Berdjaev, nella ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] a Jena e poi a Gottinga; ma di questi studi egli conservò solo ciò che poté servirgli per costruire la propria ontologia. Poco dopo il 1930 lo psicologo svizzero H. Kunz fece largo uso di descrizioni fenomenologiche nel suo studio sull'espressione e ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] il correlato intenzionale di qualsiasi attività teoretica o pratica (in questo seguendo posizioni di F. Brentano). In una prospettiva logico-ontologica, anch’essa non lontana dalle tesi di Meinong e Brentano, si colloca infine la teoria dell’o. di G ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] e strumentale insieme, in campo etico questa rivendicazione si traduce in una vigorosa polemica contro ogni possibile divisione a priori, ontologica, tra fini e mezzi come se ci fossero valori costituiti in sé e per sé e all’uomo non restasse che ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] sistematico all'approfondimento dell'i. all'interno della recente philosophy of mind (Searle 1983). Se si adotta "un approccio non ontologico" all'intenzionalità (Searle 1983; trad. it. 1985, p. 25), allora la forma umana di i. non fa che specificare ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] altri da P. Singer, J. Harris e H.T. Engelhardt, p. non è l’individuo umano in sé e per sé (in senso ontologico) ma solo l’individuo (umano o non umano) in quanto capace di manifestare alcuni caratteri o qualità accidentali (in senso funzionalista ed ...
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Neopositivismo
FFrancesco Barone
di Francesco Barone
Neopositivismo
sommario: 1. Cenni storici. 2. Fonti e precedenti del neopositivismo. 3. Prima fase del neopositivismo: analisi logica del linguaggio [...] 'a priori, sulla riduzione del significato di tutti i concetti alle sensazioni, sulla concezione economica anziché ontologica delle leggi naturali apparivano pienamente confermate dalla nuova fisica, di cui parecchi neopositivisti (per es., Schlick ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...