Filosofo della scienza neozelandese (n. Apiti, Palmerston North, 1927 - m. 2019). Studioso dai molteplici interessi, ha indagato il problema del realismo scientifico e fornito contributi di rilievo anche [...] ha fornito importanti contributi, e difeso una concezione di tipo ermeneutico in base alla quale le scienze umane sono ontologicamente e metodologicamente distinte da quelle naturali.
Opere
Oltre a quelle già citate, tra le sue opere si ricordano ...
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Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrina aristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] non solo per noi, cioè dal punto di vista della nostra progressiva conoscenza della realtà, ma anche per natura, cioè ontologicamente. Discendeva da ciò una concezione dell'universale come tale che esiste solo nel nostro pensiero e non nella realtà e ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] . Nel suo schema fondamentale l'arte di L. vuole stabilire elementi semplici e primi (non solo logicamente, ma ontologicamente: la logica lulliana coincide con la metafisica in quanto vuole attingere la struttura stessa del reale) raffigurati in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] e ad accettare di correre, in nome della vita, il rischio della fine, della morte. Né questa posizione sorprende: è l’ontologia della Vita-materia infinita che genera l’esperienza dell’eroico furore, e le modalità sempre nuove e sempre originali dell ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] del F. parte da principî dinamico-pluralisti: il reale è formato da monadi, o punti vibranti, entità elementari ontologicamente discontinue in quanto provenienti dal non essere ma elevate all'essere dalla creazione divina, enti esistenziali, quindi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] Pico coglie così il «grande miracolo» celebrato da Ermete Trismegisto: non solo perché estraneo ai limiti che ontologicamente circoscrivono l’esistenza e le operazioni degli altri enti, ma soprattutto perché nei molteplici destini aperti all’arbitrio ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] . A quest’ultimo si sostituisce la concezione espressa dall’antico frammento di Anassimandro, per cui il male è ontologicamente connesso con la finitezza: si tratta allora di negare l’individualità passando al punto di vista della totalità, o ...
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GRAZIADIO da Ascoli
Sonia Gentili
Visse nella prima metà del sec. XIV; il suo luogo di provenienza è concordemente individuato in Ascoli Piceno, con l'unica eccezione del Pignon, che lo dice "lombardus". [...] 'ammissione o rifiuto della dottrina pluralista per cui la forma si congiungerebbe alla materia mediante le forme ontologicamente inferiori; 16, Utrum in aliquo individuo substantiae sint plures formae substantiales, sull'ammissione o rifiuto, in un ...
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GRONCHI, Giovanni
Giuseppe Sircana
Nacque a Pontedera (Pisa) il 10 sett. 1887 da Sperandio e da Maria Giacomelli, in una famiglia di modeste condizioni. Rimasto orfano di madre nel 1893 e con il padre [...] , dei movimenti di opinione e dello stesso Parlamento, rappresenta il momento della totalità che è sempre un quid di ontologicamente superiore alle singole parti": in quanto tale, il presidente disporrebbe "di una forza interiore che lo fa capace di ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] la retorica come un procedimento dimostrativo di una tesi, il C. distingue tra un momento della dimostrazione che è ontologicamente dato, dunque imprescindibile, ed uno che è invece affidato alla creatività del "dicitore": sono date le cause dell ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...