cresima
Guy Dominique Sixdenier
D. non parla del sacramento della c., bensì dei suoi frutti - i doni dello Spirito Santo - enumerati (conformemente all'uso) secondo Is. 11, 2. In Cv IV XXI, fedele alla [...] più della recente teologia latina (e, al pari di essa, di un certo estrinsecismo) che non dei punti di vista più ontologici della tradizione greca, D. in questo passo, più che la presenza di Dio stesso nell'anima del battezzato (" donum increatum ...
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VICO, Giambattista.
Andrea Battistini
– Nacque a Napoli il 23 giugno 1668, sestogenito di Antonio, piccolo libraio originario di Maddaloni, e di Candida Masullo. L’indomani fu battezzato nella parrocchia [...] nel gruppo degli ‘ateisti’ napoletani, portati al pessimismo per l’impossibilità dell’uomo di trascendere i limiti ontologici imposti dalla natura. E analogamente le altre canzoni vichiane di fine Seicento, ancorché di natura epidittica, non ...
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Martini, Lorenzo
Cesare Federico Goffis
Medico ed educatore (Cambiano 1785 - Torino 1844); professore di fisiologia dal 1820, poi di medicina legale, rettore e accademico delle Scienze.
Nel 1840 pubblicò [...] , che D. è un ispirato, " oracolo di filosofia " e dev'essere commentato svolgendone gli accenni o ragionamenti psicologici, ontologici, logici e morali. Limite di questo commento è appunto l'adesione totale a un pensiero medievale non collocato in ...
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brahman
Termine sanscr. usato nella filosofia indiana solo al singolare per indicare l’unica realtà che pervade o trascende – a seconda delle scuole – il mondo fenomenico (in questo secondo caso considerato [...] del sacrificio vedico, prestandosi così a diverse interpretazioni qualora si cerchi di tradurre in termini ontologici quanto affermato in termini psicologici. Fra i temi upaniṣadici che influenzeranno la successiva riflessione in merito ...
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Scrittore e semiologo, nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Professore di Semiotica all'università di Bologna (dal 1975), ha iniziato come studioso di estetica con una tesi di laurea su Il problema estetico [...] questa correzione lo strutturalismo diventa in E. ''metodologico'', definizione che indica il superamento di presupposti ontologici e totalizzanti e l'accostamento alla linguistica strutturale (Hjelmslev, Chomsky). Col Trattato di semiotica generale ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Cinematica
Hélène Bellosta
Cinematica
Sebbene la cinematica si configuri come scienza solamente molto più tardi, alcuni [...] le condizioni materiali, un movimento per così dire 'disincarnato'. Non rientrano nel loro approccio premesse fisiche, presupposti ontologici, ricerche sulla causa del movimento, o riflessioni sul motore: il loro studio è puramente cinematico. Il ...
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giudizio
La definizione classica di giudizio si deve ad Aristotele, che così chiamò l’atto intellettuale di porre in relazione un soggetto (generalmente, ma non necessariamente, un termine singolare) [...] , di possibilità o di necessità. Kant riprendeva questa tripartizione aristotelica, liberandola tuttavia dai suoi presupposti ontologici, allorché, nella sua sistematica classificazione, distingueva, sotto il titolo della modalità, i g. in assertori ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] del fatto che l’anima possiede sempre la conoscenza e la felicità perfette. Se dal punto di vista della causalità ontologica essa non esisterebbe nemmeno senza l’Intelletto, da quello gnoseologico di fatto possiede sempre – e sempre in atto, pur non ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, [...] » il cui «modo di essere» è «l’esser-ci» (Da-sein), ossia la cui «peculiarità ontica […] sta nel suo esser-ontologico» (I, 4). L’uomo interrogando sé stesso interroga l’«essere», progettandone e stabilendone il senso, che si manifesta nell’esistenza ...
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megarica, scuola
Locuz. con la quale si designa il gruppo di pensatori che – secondo uno schema dossografico delineato già dagli antichi e ormai per lo più considerato artificioso – seguirono l’indirizzo [...] della filosofia. Inoltre, quel poco che si conosce dei suoi scritti non fa supporre nessuna trattazione di problemi ontologici e metafisici nei termini della tradizione eleatica. Oltre a Euclide (che, stando a Diogene Laerzio, Vite dei filosofi ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...