Critico e saggista italiano (Trani 1912 - Roma 2001). Ha curato edizioni di autori italiani e francesi, e ha pubblicato numerosi saggi di solida impostazione storica e di fine penetrazione critica e psicologica, [...] (Il paradiso della ragione, 1960; La scuola dei sentimenti, 1963; Il mito di Parigi, 1965; I fantasmi dell'opera, 1971; Le rovine di Parigi, 1985). Gli stessi interessi prevalsero negli studi di letteratura italiana (ed. delle Piacevoli notti ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] retori latini dal 3° al 6° sec. contrasta con la povertà delle opere, per lo più scolastiche (Aquila Romano, 3° sec.; Mario Vittorino, e dei maestri nelle scuole più celebri, Orléans e Parigi), ebbero grande autorità , anche per la r., grammatici ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] , Han d'Islande (1823) e Bug Jargal (1825), pubblicò una delle sue opere più celebri, Notre-Dame de Paris (1831), colorita, grottesca evocazione della Parigi medievale e tipico romanzo "romantico", interessandosi di problemi sociali e morali in Le ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] tormentò tutta la vita. Frequentò il liceo Condorcet di Parigi (1887-89), dove strinse le prime amicizie importanti uscirono sulla Nouvelle revue française ampî estratti delle sue opere. Fin dagli anni liceali frequentò assiduamente i salotti dell ...
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Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università [...] la prima fase della poesia di P., che l'anno successivo lasciò l'Inghilterra per trasferirsi a Parigi (dove, nel 1922, compose un'opera musicale, Villon, mentre è dei primi anni Trenta la musica del Cavalcanti), quindi a Rapallo, dove risiedette ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] Lulli, per ordine del re: Le mariage forcé, rappresentato a Parigi, e La princesse d'Élide. Quest'ultima fu eseguita a Versailles ricchezza delle scene e degli apparati, al nuovo teatro d'opera verso il quale già si orientava il gusto del pubblico. ...
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Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; [...] recato con la speranza di ottenere un beneficio ecclesiastico, tornò a Parigi e scrisse l'Ode sur la convalescence du roy e La la Phèdre (1677). Quest'ultima tragedia, che è certamente l'opera più alta e significativa di R., fu assai contrastata: c'è ...
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Scrittrice francese (Parigi 1766 - ivi 1817), figlia del ministro J. Necker. Formatasi sui principî di Rousseau, cui consacrò le Lettres sur les ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau (1788), [...] dominante del suo spirito, e fu l'argomento della sua opera più significativa, in cui adunò le sue esperienze nel campo questa volta, diffuso liberamente (un'altra edizione apparve a Parigi nel 1814): il libro ebbe una vasta risonanza, e ...
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Scrittore francese (presso Chinon, Tours, 1494 circa - Parigi 1553); dapprima (1521) frate francescano in un convento del Poitou, nel 1525 circa passò all'ordine benedettino. Segretario dell'abate Geoffroy [...] Gargantua, père de Pantagruel (sui cinque libri e la trama dell'opera, v. Gargantua et Pantagruel). Nel gennaio-aprile 1534 R. compì un viaggio a Roma al seguito del vescovo di Parigi, Jean du Bellay: in Italia si occupò di botanica e di archeologia ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] premio internazionale di poesia Capri e dal conferimento della Légion d'honneur. Nel 1961 lasciò Parigi e si stabilì definitivamente in Provenza.
Opere
Rivelò fin dalla prima raccolta, Douze petits écrits (1926), una netta opposizione a qualsiasi ...
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vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...