Pseudonimo dello scrittore Frédéric Sauser (Chaux-de-Fonds 1887 - Parigi 1961); sotto l'influenza di A. Rimbaud e G. Apollinaire esordì con poesie d'avanguardia (Les Pâques à New York, 1912; Séquences, [...] 1913). Viaggiò moltissimo, e partecipò alla prima guerra mondiale. Tutta la sua opera poetica è riunita in Poésies complètes (1967-68, 2 voll.). Della sua copiosa produzione di romanzi e libri di viaggio si citano: Le film de la fin du monde (1919); ...
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Poeta e drammaturgo francese (Parigi 1532 - ivi 1573). Godé, come autore di teatro, della protezione della corte, ma ebbe varie disavventure finanziarie; caduto in disgrazia, morì nella miseria. È noto [...] ), ed è poeta minore, ma grave, con un suo tormento, un suo senso della misura. Più importante la sua opera drammatica: diede alla Francia (imitando gli antichi, e gli Italiani del '500) la prima tragedia classica, Cléopâtre captive (rappresentata ...
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Attrice e poetessa (Douai 1786 - Parigi 1859). Fu cantante apprezzata, sotto la guida di Grétry, all'Opéra-Comique. Ebbe una lunga relazione con lo scrittore Henri de Latouche, anche dopo che ebbe sposato, [...] nel 1817, il compagno d'arte François-Prosper Lanchantin, detto Valmore. All'amore per Latouche e al mondo degli affetti familiari s'ispira la maggior parte delle sue poesie, pubblicate in numerose raccolte ...
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Pseudonimo della scrittrice francese Marie-Louise-Antoinette de Heredia (Parigi 1875 - ivi 1963), figlia di J.-M. de Heredia e moglie di Henri de Régnier. Ha scritto romanzi (L'inconstante, 1903; Le temps [...] (Je crois que je vous aime..., 1927) che mostrano la forte influenza esercitata sul suo pensiero e sulla sua arte da A. de Musset. La parte più personale della sua opera rimangono le poesie, che sono raccolte in Les poésies de G. d'Houville (1930). ...
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Scrittore francese (Chaville, Hauts-de-Seine, 1867 - Parigi 1905). Ricco di interessi letterarî e filologici, pubblicò Étude sur l'argot (1889), incentrata sull'analisi dell'opera di F. Villon (cui dedicò [...] anche François Villon: rédactions et notes, post., 1912); tradusse tra gli altri Shakespeare, Defoe, Stevenson. Scrisse novelle e prose di estrema raffinatezza stilistica e di sottile penetrazione psicologica ...
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Poeta tedesco (Trieste 1876 - St. Blasien, Baden, 1934), legato all'Italia per nascita ed educazione (Hymne an Italien, 1916, Hesperien, 1915 e 1918). Dopo il monumentale e oscuro poema Das Nordlicht (1910 [...] redazioni), trasse dai suoi molti viaggi (Parigi, Firenze, Atene) il frutto di un'esperienza ricca, vivace, ma soggetta alle più disparate influenze (dal futurismo al simbolismo), cosicché la sua opera poetica e autobiografica (Wir wollen nicht ...
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Binomio letterario con cui presentarono la loro opera, quasi tutta scritta in collaborazione, i popolari romanzieri alsaziani Émile Erckmann (Phalsbourg, Mosella, 1822 - Lunéville 1899) e Alexandre Chatrian [...] (Soldatenthal, Meurthe, 1826 - Villemonble, Parigi, 1890). Trassero i loro romanzi più noti dalla storia dell'età napoleonica: Histoire d'un conscrit de 1813 (1864); Waterloo (1865), e dalla vita del popolo alsaziano: Le fou Yégoff (1862); Contes des ...
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Scrittore afroamericano (Washington 1894 - Doylestown, Pennsylvania, 1967). Si segnalò agli inizî della cosiddetta Harlem Renaissance con Cane (1923), opera costruita sul motivo della ricchezza interiore [...] poesia e prosa e nella ricerca di un linguaggio originale e suggestivo partecipa pienamente dello sperimentalismo modernista. Dopo la Parigi (1924) con lo spiritualista G. I. Gurdijeff, la sua ricerca s'indirizzò sul versante mistico, con risultati ...
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Scrittore francese (Basse Terre, Guadalupa, 1851 - Parigi 1935). Appartenne alla scuola naturalista e collaborò al volume delle Soirées de Médan con una delle migliori novelle (L'affaire du Grand 7). Più [...] drammatiche (Jacques Damour, 1887, riduzione da un'opera di É. Zola; La mort du duc d'Enghien, 1888; Deux patries, 1895) e varie pantomime, il suo nome è ricordato per i romanzi: La dévouée (1878), Élisabeth Couronneau (1879), Les hauts faits de ...
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Scrittore francese (Bercy 1851 - Parigi 1924); nel 1879 fece parte del gruppo di Médan e per il volume delle Soirées (1880) scrisse una novella (La saignée); col romanzo Une belle journée (1881), cui seguì, [...] au bord de la mer (1906), il C. si rivelò scrittore originale nella tristezza del suo pessimismo rassegnato, benché la sua opera si inserisca tutta nel clima del naturalismo. Pubblicò anche componimenti poetici sotto lo pseudonimo di Nicolas Kerlio. ...
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vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...