Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] e il duca) diretto da Eric Rohmer, che ricostruisce una Parigidi fine Settecento, a partire da scenari fotografati e dipinti, e più in generale qualsiasi discorso sull'operadi finzione, a partire dai parametri consueti di fruizione, si avvia a una ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] metà del Novecento erano il poema sinfonico, l'opera (con particolare riferimento alla concezione wagneriana del di Hanns Schwarz, L'affaire est dans le sac (1932; Affare fatto) di Pierre Prévert, Quatorze juillet (1932; Per le vie diParigi) di ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] almeno un paio di volte a emozioni apertamente melodrammatiche in A woman of Paris (1923; La donna diParigi) e City lights ), prima di affrontare una serie di film che sarebbero poi stati oggetto di rifacimento negli anni Cinquanta a operadi Sirk: ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] opera differenti sguardi di autore, diverse cifre registiche intorno a un unico set geografico, reale o metaforico, espressione di , o nel caleidoscopio di storie di Sous le ciel de Paris (1951; Sotto il cielo diParigi), quanto nei film girati ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] opere realizzate dai registi della Nouvelle vague. La splendida Parigidi Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) di François Truffaut o di sul p. nel cinema moderno è costituito dall'operadi due cineasti radicali come Jean-Marie Straub e Danièle ...
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Cineteca
Sergio Toffetti
Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro, consultazione ed eventualmente diffusione.
Origini e storia
Bolesław Matuszewski, pioniere [...] diParigi che nel 1912 ordinava di gettare nella Senna 12 chilometri di film lesivi della pubblica decenza.
L'idea didi 'esposizione' delle opere cinematografiche; le proiezioni si tenevano al nr. 485 di Madison Avenue di fronte a un pubblico di ...
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Welles, Orson
Altiero Scicchitano
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Kenosha (Wisconsin) il 6 maggio 1915 e morto a Los Angeles il 10 ottobre 1985. Geniale inventore di [...] Gare d'Orsay diParigi, esalta la poetica frammentaria di Othello. Il romanzo di F. Kafka è cadenzato nell'andamento di un incubo a Shakespeare, dalla cui opera il regista estrapola reinventandolo il personaggio di Falstaff, interpretato dallo ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] il 1926 e il 1932 fu ripetutamente all'estero: a Berlino, a Parigi e a Londra. Nel 1930 partì per gli Stati Uniti, con l'operatore Eduard K. Tissé, in seguito alla stipula di un contratto con la Paramount. Dopo alcuni progetti andati a vuoto (Sutter ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] New York una scuola di recitazione, l'American Laboratory Theatre, in cui svolsero un'attiva operadi divulgazione delle teorie del Adler a Parigi nel 1934, di Strasberg a Mosca nello stesso anno, e infine di Clurman e della Crawford di nuovo a ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] rappresentanti della religione ufficiale; ma un miracolo, alla fine, avviene davvero per operadi Johannes, davanti al feretro della giovane Inger, moglie del fratello, morta di parto. L'uomo dalla falce, figura simbolica della morte, porta via prima ...
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audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...
pezzotto s. m. Particolare decoder utilizzato per accedere illegalmente ai contenuti dei canali televisivi italiani ed esteri a pagamento. ♦ [tit.] Il pezzotto, il decoder pirata con tutte le tv del mondo: «Costa solo 12 euro». Ma si rischia...