Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] sec. lo stile veneziano puro si contaminò accogliendo influenze esterne. Venezia si distinse nell’operacomica, il cui maggiore esponente fu B. Galuppi, e nell’opera seria, influenzata però dai napoletani. La passione per il teatro musicale favorì la ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] aver segnato un punto base nello sviluppo del melodramma, di aver offerto i primi esempi di operacomica e di aver infine contribuito al sorgere del teatro d’opera in Italia.
Tra le famiglie che ebbero propri teatri, vi furono i Colonna, nel palazzo ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] i nomi di N. Porpora, F. Feo. Ai drammi seri si affiancò l’operacomica in dialetto napoletano e, in seguito, l’intermezzo, formato dalle scene comiche espunte dai drammi seri. La scuola musicale partenopea esercitò ben presto un forte richiamo e ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] rappresentazioni date da stranieri: con la commedia francese e con l'opera italiana.
Solo più tardi, dopo il 1790, grazie ai più 1829) destinato dapprincipio alle commedie leggiere e all'operacomica.
Intanto il governo russo sin dal 1827 cerca ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] rappresentato solo nel 1951 a Firenze) di F. J. Haydn; il poema sinfonico Orpheus (1854) di F. Liszt; l'operacomica Orphée aux Enfers (1858) di J. Offenbach; il mimodramma Orphée (1913; rappresentato 1926) di J. Roger-Ducasse; Orpheus und Eurydike ...
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GONZAGA, Pietro (Pietro Gottardo, Pietro di Gottardo)
Maria Lucia Tonini Steidl
Figlio di Francesco e della nobile bellunese Anna Grini, nacque il 25 marzo 1751 a Longarone, presso Belluno.
Il padre, [...] dominata dalle scene del G. fra cui quelle per il balletto Piramo e Tisbe di D. Canziani, rappresentato al teatro Kamennyj, per l'operacomica di C.S. Favart Le tre sultane e per il dramma di Caterina II Gli inizi del governo di Oleg messo in scena ...
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CONTINI, Giovan Battista
Hellmut Hager
Figlio di Francesco e di Agata Baronio, nacque a Roma il 7 maggio 1642 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Parr. di S. Tommaso in Parione), Ebbe la prima formazione [...] alla creazione di scenari. Durante il carnevale 1679, nella sua casa e alla presenza di Cristina di Svezia e di Benedetto Pamphili, fu recitata l'operacomica Gli equivoci nel sembiante di cui egli stesso fornì il libretto e A. Scarlatti la musica. L ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] felice (conta almeno un capolavoro, la Mandragola di Machiavelli, e opere di primissimo piano, come alcune commedie del Ruzzante e la Venexiana) lo sviluppo del teatro comico cinquecentesco, il quale affondava le sue radici, oltre che negli intenti ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] », 1770), si richiama a generi ‘bassi’ come il comico e il picaresco.
Nell’ambito della poesia s’impone la novelle riunite da una comune cornice alla povest´ e al romanzo. L’opera che getta le basi del romanzo psicologico russo è Geroj našego vremeni ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] si organizzavano gli spettacoli. Nel t. di piazza furono i comici dell’arte a prodursi prima sui ‘banchi’, poi, al furono le personalità che divulgarono nuovi metodi registici, e che operarono per una modernizzazione dell’arte e dell’attore.
L’Italia ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
intermezzo
intermèżżo s. m. [rifacimento di intermedio, secondo l’agg. mezzo]. – 1. a. Intervallo, spazio di tempo che serve di pausa tra un atto e l’altro d’una rappresentazione teatrale o d’uno spettacolo in genere. b. non com. Con sign....