PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] Feydeau per la Sala Ventadour che dovette poi cedere al Théatre des Italiens, installandosi in Piazza della Borsa. L'operacomica era frequentata da un pubblico di borghesi e di piccoli commercianti; ma gli affari andarono così male, che nel 1831 ...
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Nome con cui fu talvolta indicata nel Settecento l’operacomica italiana (detta anche burletta, burlettina), e in qualche caso, come titolo, lo scherzo (➔). Con tale nome è anche designata, dal 19° sec., [...] la burlesca, composizione musicale di carattere scherzoso e vivace, nata nel 18° sec. come movimento di danza della suite e sviluppatasi poi come brano di forma libera ma sempre brillante e capricciosa, ...
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ŠEVČÍK, Otakar
Michelangelo Abbadò
Violinista e didatta, nato a Horažd′ovice (Boemia) il 22 marzo 1852, morto a Písek, pure in Boemia, il 18 gennaio 1934. Studiò nel conservatorio di Praga, nella scuola [...] . Nel 1870 ottenne il posto di violino solista al Mozarteum di Salisburgo, e vi rimase fin quando, nel 1873, passò all'Operacomica di Vienna.
Dal 1875 fino alla morte svolse la propria attività di maestro: sino al 1892 nel conservatorio di Kiev, poi ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] chiara, ma sempre meno potente ebbe, nel tardo Settecento e primissimo Ottocento, il tenore d'operacomica, denominato 'buffo di mezzo carattere'. L'opera preromantica italiana ebbe due tipi di tenori: uno (già in parte anticipato dall'haute-contre ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] c. avvicinandolo al teatro, e soprattutto con i suoi attori comici: André Deed, noto in Italia con il nome di Cretinetti K. Costner (1990), cui faceva da contraltare l’affermazione di opere specchio di ambienti peculiari come Il tempo dei gitani di E ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] Coover (n. 1932) e Th. Pynchon (n. 1937). Nella loro opera si esprime il disagio di chi ha smarrito i punti di riferimento con cui forza del teatro borghese europeo. È il caso della produzione comico-grottesca di E. Nicol (n. 1919), della drammaturgia ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] entrò nel vocabolario architettonico ‒, è morbida e flessuosa. D'altra parte l'opera è databile al 1° sec. a.C. e appartiene a quella particolare terrificante a una caricaturale, se non addirittura comica.
Del resto questa è una condizione dell' ...
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Teatro
Dominique Fernandez
sommario: 1. La fine di un'epoca. 2. Pirandello apre la crisi del teatro drammatico. 3. Brecht impone il teatro epico. 4. Parentesi sull'Ottobre teatrale. 5. Il teatro dell'assurdo. [...] scespiriani. Brecht è, del resto, un grande genio comico. In che cosa il famoso Verfremdungseffekt, grazie al quale e in campo musicale con le esperienze di J. Cage. Non è più l'opera che conta, ma l'azione del farla. Si tratta di creare un'arte il ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] è morto (1969) in cui si assiste alla nascita di una sorta di opera pop (la vecchia pistola rimessa a punto e dipinta a vivaci colori) e, dell'irrealismo cromatico, sono giocate in chiave comica e dissacrante nei riguardi dei kolossal hollywoodiani. ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] proposte, talvolta anche a più di una nella stessa opera. La necessità di svincolarsi da una classificazione basata sui coreografia prestabilita, di volta in volta tenera, grottesca, comica. In ultima analisi, la caratteristica che variamente lega ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
intermezzo
intermèżżo s. m. [rifacimento di intermedio, secondo l’agg. mezzo]. – 1. a. Intervallo, spazio di tempo che serve di pausa tra un atto e l’altro d’una rappresentazione teatrale o d’uno spettacolo in genere. b. non com. Con sign....