Poeta romeno (Botoşani 1850 - Bucarest 1889). La sua poesia attinge prevalentemente alle fonti popolari, in particolare religiose, della cultura romena, ma si è nutrita anche del romanticismo tedesco e [...] lo condussero alla pazzia e alla morte, all'età di 39 anni.
Opere
Oltre al poema Luceafărul ("Lucifero", 1883; trad. it. L'astro, 1927) e alla considerevole produzione lirica, si ricordano le novelle Sărmanul Dionis ("Il povero Dionigi", 1872) e ...
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Poetessa (Amherst, Massachusetts, 1830 - ivi 1886). Ebbe vita priva di eventi esteriori, scegliendo, dopo i trent'anni, il volontario isolamento nella casa paterna. Non ebbe contatti diretti col mondo [...] essenziali e permanenti e che acquistano effettiva dimensione lirica nel dominante tema della solitudine, che per la cospicuo gruppo di altre poesie, Further poems (1929). L'intera opera è riunita nell'ediz. critica definitiva curata da Th. H. ...
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Poeta russo (Pietroburgo 1880 - ivi 1921). Trascorse l'infanzia e l'adolescenza con la madre e la famiglia materna; a Mosca ebbe rapporti di amicizia con Sergej Solov´ëv, nipote di Vladimir, e con i due [...] Skify ("Gli Sciti", 1918). Al teatro, B. diede alcuni drammi lirici, con spunti grotteschi, fra cui Balagančik ("La baracca dei burattini", a sua volta, di significati allegorici. Nella sua opera è sempre presente un senso d'intima fratellanza con ...
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Poeta austriaco (Kirchberg, Austria Inferiore, 1830 - Graz 1889). Di umile origine, studiò a Vienna filologia e filosofia, e fu poi insegnante nella stessa Vienna, a Graz e più a lungo a Trieste. Già nel [...] dem modernen Italien, 1884). Da ultimo pubblicò una nuova raccolta di sue liriche (Blätter im Winde, 1887), e un'autobiografia (Stationen meiner Lebenspilgerschaft, 1889). Postuma apparve l'opera filosofica Die Atomistik des Willens (2 voll., 1890). ...
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Pseudonimo dello scrittore nicaraguense Félix Rubén Garcia y Sarmiento (Metapa, od. Ciudad Darío, Matagalpa, 1867 - León 1916). Fu a lungo in Spagna, in America e in Francia. La sua attività letteraria, [...] iniziata con l'opera Azul (1888), risente dapprima di tutte le influenze della lirica ispano-americana romanticheggiante, coloristica, per poi affinarsi in un processo di continua depurazione formale durante il soggiorno in Spagna e per l'ammirazione ...
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Poeta (Great Berkhampstead 1731 - East Dereham, Norfolk, 1800). Dal 1752 dette segni della grave depressione mentale che doveva sempre più dominarlo. Fece (1763-65) un primo soggiorno in manicomio; dal [...] d'impressioni e pensieri, tra il quadretto domestico e la meditazione lirica, con venature d'umorismo: tipica opera di transizione tra il gusto settecentesco e l'ispirazione lirico-filosofica dei laghisti. Lavorò (1784-91) a una traduzione d'Omero ...
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Pseudonimo dello scrittore Guillaume-Apollinaris-Albertus de Kostrowitsky (Roma 1880 - Parigi 1918). Nato da un italiano e da una nobildonna polacca, ma di cultura francese, visse l'esperienza letteraria [...] delle associazioni che la parola può evocare e inaugurò la lirica in cui assumono importanza massima le immagini e le cose nella letteratura francese dal 1905 al 1920 circa. Della sua opera non voluminosa si ricordano, oltre ai libri citati, Alcools ...
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Poeta cubano (Camagüey 1902 - L'Avana 1989). Di famiglia mulatta, fu uno dei maggiori esponenti della poesia africana dell'America Latina, il più vigorosamente capace di esprimere in puri ritmi l'essenza [...] i temi della vita quotidiana si alternano, nella sua opera, alla polemica antimperialista e al messaggio politico. Tra le dove è raggiunto un pieno equilibrio tra il canto popolare e la lirica colta; La paloma de vuelo popular (1958); Elegías (1958); ...
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Scrittore italiano (Roma 1838 - ivi 1915). Dal 1882 direttore della biblioteca Vittorio Emanuele e poi d'altre biblioteche di Roma, fondò nel 1888 l'Archivio storico dell'arte; diresse per molti anni la [...] volume Fra terra ed astri (1903), che precorre in certo senso la lirica crepuscolare, e che suscitò grande scalpore, essendo stato ritenuto, anche da critici illustri, opera di un giovane. Tra i versi posteriori, notevole il poemetto Iacovella, 1905 ...
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Scrittore nederlandese (Amsterdam 1888 - Bergen 1976). Gli studî di mitologia celtica compiuti a Oxford ebbero grande influenza sulla sua concezione poetica, che trovò espressione privilegiata in una lirica [...] età (Omtrent de grens "Vicino al confine", 1960; Uitersten "Estremi", 1967). Il sogno di una grandiosa realtà mitica domina anche l'opera in prosa di R. H., che include romanzi (Deirdre en de zonen van Usnach "Deirdre e i figli di Usnach", 1920; De ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...