Operacomica in due atti del musicista D. Cimarosa (1749-1801), su libretto di G. Bertati (1735-1815), tratto da una commedia del drammaturgo inglese G. Colman senior (1732-1794) e di D. Garrick (1717-1779). [...] Fu rappresentata per la prima volta al Teatro di corte di Vienna il 7 febbraio 1792 davanti all'imperatore, che ne impose il bis integrale.
Il giovane Paolino si è segretamente sposato con Carolina, figlia ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] dalla tragedia o dalla commedia, cui dapprima appartengono, fino alla loro transvalutazione in spettacolo a sé: commedia musicale, operacomica, o buffa, ecc.) sfoggiano tutte le loro virtù verso un effetto sì grande da sostenere il confronto con ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] sec. lo stile veneziano puro si contaminò accogliendo influenze esterne. Venezia si distinse nell’operacomica, il cui maggiore esponente fu B. Galuppi, e nell’opera seria, influenzata però dai napoletani. La passione per il teatro musicale favorì la ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] giovò per rappresentare a Roma, tra l'altro, Torvaldo e Dorliska (seria; 26 dic. 1815), poco fortunata, e un'operacomica commissionatagli per l'Argentina il 15 dic.: Almaviva ossia l'inutile precauzione. Questo Almaviva non era altro che il Barbiere ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] i nomi di N. Porpora, F. Feo. Ai drammi seri si affiancò l’operacomica in dialetto napoletano e, in seguito, l’intermezzo, formato dalle scene comiche espunte dai drammi seri. La scuola musicale partenopea esercitò ben presto un forte richiamo e ...
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Musicista (Firenze 1760 - Parigi 1842). Studiò con B. e A. Felici e con G. Sarti; aveva intanto già scritto, tredicenne, musiche sacre, teatrali e vocali da camera. Dopo varie opere per i teatri italiani [...] cadde in disgrazia, né mai durante il periodo napoleonico riuscì a risollevarsi. Nonostante il lieto esito (1800) della sua operacomica Les deux journées (Il portatore d'acqua), uno dei suoi capolavori teatrali, il Ch. rimase lungamente nell'ombra ...
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Musicista (Faenza 1729 - Berlino 1802), allievo a Bologna di G. B. Martini; maestro presso la compagnia Mingotti, fu poi alla corte di Copenaghen, quindi al duomo di Milano, e finalmente in Russia, compositore [...] del conservatorio di Ekaterinoslav. Scrisse soprattutto musica teatrale secondo lo stile dell'opera napoletana. Tra le opere più fortunate si ricordano il melodramma Giulio Sabino (1781) e l'operacomica Fra i due litiganti il terzo gode (1782). ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] aver segnato un punto base nello sviluppo del melodramma, di aver offerto i primi esempi di operacomica e di aver infine contribuito al sorgere del teatro d’opera in Italia.
Tra le famiglie che ebbero propri teatri, vi furono i Colonna, nel palazzo ...
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Musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 - New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l'orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno [...] : il balletto cantato Pulcinella, su musiche di Pergolesi rielaborate da S. per le scene parigine (1920); l'operacomica Mavra (rappr. 1922); l'opera-oratorio Oedipus rex (su testo di J. Cocteau derivato da Sofocle e tradotto in latino da J. Daniélou ...
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Musicista (Palermo 1813 - Genova 1877). Studiò a Napoli con G. Furno, G. Tritto, N. Zingarelli. Esordì (1829) con un'operacomica Il diavolo color di rosa. Nel 1851 apparve Le precauzioni, ossia il Carnevale [...] di Venezia, che affermò la fama di P. nel genere comico. Ebbero pure ottimo successo, tra le numerose ulteriori produzioni, Marco Visconti (1854), Elnava o L'assedio di Leida (1855), Jone (1858), La contessa d'Amalfi (1864), I Promessi Sposi (1869), ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
intermezzo
intermèżżo s. m. [rifacimento di intermedio, secondo l’agg. mezzo]. – 1. a. Intervallo, spazio di tempo che serve di pausa tra un atto e l’altro d’una rappresentazione teatrale o d’uno spettacolo in genere. b. non com. Con sign....