Musicologo, nato a Napoli il 5 aprile 1883. È stato prof. di storia della musiea al conservatorio di Torino dal 1926 al 1953 e all'università di Torino dal 1939 al 1953. Dal 1919 è critico musicale del [...]
Oltre ad articoli e saggi in giornali e riviste, ha pubblicato numerosi volumi, tra cui: Paisiello (Torino 1922), L'operacomica italiana del '700 (Bari 1923), Dizionario di musica (in collaborazione con Guido M. Gatti; prima ed. Torino 1926, quinta ...
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Compositore e musicografo, nato il 24 dicembre 1842 a Napoli, dove morì il 25 aprile 1915. Insegnò composizione, storia ed estetica della musica al Conservatorio di Napoli e compose operecomiche, musica [...] tetracordale nella musica moderna (1878) e Scuola di composizione musicale (1899); e alcuni saggi storico-critici: Dell'operacomica dalle origini a G. B. Pergolesi; Salvator Rosa musicista e lo stile monodico da camera (1894); Un predecessore ...
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Pergolési, ⟨-si⟩, Giovan Battista. – Musicista (Iesi 1710 - Pozzuoli 1736). Autore soprattutto di musica teatrale, il suo intermezzo La serva padrona (1733) è considerato il modello dell'operacomica italiana. [...] l'intera tradizione del teatro in musica ed ebbe un'influenza determinante sulla nascita e lo sviluppo dell'operacomica francese, allorché fu rappresentato dalla compagnia di E. Bambini (1752) sulle scene parigine, scatenando la celebre Querelles ...
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Musicista e compositore (Bari 1728 - Passy, Parigi, 1800). È considerato uno dei maestri dell'opera buffa napoletana. Esordì con alcune musiche sacre e un'opera buffa, Le donne dispettose (1754). Nel 1760 [...] e F. Durante. Esordì giovanissimo con una messa, altre musiche sacre e un'operacomica, Le donne dispettose, rappresentata a Napoli nel 1754, cui seguirono in due anni altre 4 opere (due serie e due buffe) che gli procurarono rinomanza anche fuori di ...
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Soprannome della famiglia di musicisti francesi (secc. 17º-18º), il cui vero nome era Danican; si distinsero specialmente: Jean, piffero e tamburino del re (m. 1679), i suoi figli André (1640 - 1730), [...] il Grande Philidor (1726 - 1795), che studiò con A. Campra e diede alla Francia alcuni dei primi capolavori di operacomica; celebre anche come scacchista, fu il giocatore più forte del suo secolo e teorico di fondamentale importanza per lo sviluppo ...
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Musicista (Civita Castellana 1597 - ivi 1646). Fratello minore e allievo di Domenico (v.), visse quasi sempre a Roma, dove fu maestro di cappella (Gesù, Laterano, Seminario romano, S. Pietro in Vaticano) [...] e composizione. Oltre a molte musiche sacre a più cori e varie cantate, compose, in collaborazione con M. Marazzoli (v.), l'opera Chi soffre speri su testo di G. Rospigliosi (poi papa Clemente IX) che, rappresentata al teatro Barberini nel 1639, è il ...
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Nel teatro musicale del Settecento, l’opera – spesso di carattere comico – costituita da pezzi di autori diversi o che, procedendo da un’altra operacomica, ne presentava sostanzialmente cambiati i libretti [...] e i personaggi e nella parte musicale mescolava arie, duetti, finali, sinfonia ecc. di uno o più compositori. Molte volte la commistione era opera degli impresari e pasticciere era spesso detto il capo della compagnia. ...
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Musicista (Lipsia 1813 - Venezia 1883). Nono figlio del funzionario K. F. Wagner (secondo alcuni figlio naturale dell'attore ebreo Ludwig Geyer) e di Johanna R. Pätz. Entrò all'università di Lipsia nel [...] timbrica, che può così riemergere in infinita varietà di movimenti. L'opera fu compiuta in due anni tra poema e musica; terminata nel von Nürnberg (rappr. a Monaco, 1868), operacomica ispirata al Meistergesang (v. Maestri cantori) cinquecentesco ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] rappresentato solo nel 1951 a Firenze) di F. J. Haydn; il poema sinfonico Orpheus (1854) di F. Liszt; l'operacomica Orphée aux Enfers (1858) di J. Offenbach; il mimodramma Orphée (1913; rappresentato 1926) di J. Roger-Ducasse; Orpheus und Eurydike ...
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Attore (Marsiglia 1746 - Sandillon, Loiret, 1809); esordì alla Comédie-Française (1771) come servo, eccellendo nelle parti che richiedevano agilità e vivacità. Fu dal 1786 prof. al conservatorio; ardente [...] - Parigi 1821), fu ballerina, attrice e cantante alla Comédie-Italienne, amorosa e soubrette, poi madre giovane; abbandonò il teatro nel 1806. Diede il nome a due ruoli del teatro dell'operacomica, delle "jeunes Dugazon" e delle "mères Dugazon". ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
intermezzo
intermèżżo s. m. [rifacimento di intermedio, secondo l’agg. mezzo]. – 1. a. Intervallo, spazio di tempo che serve di pausa tra un atto e l’altro d’una rappresentazione teatrale o d’uno spettacolo in genere. b. non com. Con sign....