Compositore, nato a Cadice (Spagna) il 23 novembre 1876. Studiò al conservatorio di Madrid (José Tragó e Felipe Pedrell). Nel 1905 vinse un concorso nazionale dell'Accademia di belle arti, con l'opera [...] e orchestra (1929-30), musica vocale e strumentale dacamera (Pièces espagnoles e Fantasia baetica per pianoforte Melodies, è ricca e pittoresca ma non smodata. A questo proposito le opere più significative del de F. sono i due balletti, ma in ...
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Direttore d'orchestra e pianista di famiglia ebraica di origine ucraina, nato a Buenos Aires il 15 novembre 1942. Nel 1952 si trasferì in Israele con la famiglia e ne prese la cittadinanza. Talento precocissimo, [...] la direzione d'orchestra e di E. Mainardi per la musica dacamera al Mozarteum di Salisburgo, B. ha proseguito la sua formazione a anno in cui ha assunto la direzione artistica del nuovo Opéra di Parigi. Nel 1990 ha diretto i Berliner Philarmoniker ...
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GASLINI, Giorgio
Antonio Lanza
Pianista, compositore e direttore d'orchestra di jazz, nato a Milano il 22 ottobre 1929. Dopo le esperienze giovanili con Gil Cuppini, E. Volonté e l'Orchestra del Momento, [...] occupata (1973), Colloquio con Malcom X (1974, la prima ''opera jazz'' italiana), Concerto della libertà - Universo donna e Canti Italia. Tra le sue numerose composizioni sinfoniche o dacamera si segnalano Logaritmos (1955), Magnificat (1963), Chorus ...
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Pittore, nato a Firenze il 25 aprile 1616, morto ivi il 17 gennaio 1686. Allievo di Iacopo Vignali, dimostrò una rara precocità, dipingendo a undici anni alcune teste di santi, ed eseguendo a sedici un [...] prontezza mirabili. Ma dedicatosi alla pittura religiosa, specialmente dacamera o da cappelle domestiche, preferì soggetti di pietà, ed eseguì , e che rendono difficile lo sceverare l'opera del maestro da quella della bottega.
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PAPPANO, Sir Antonio (detto Tony)
Francesco Antonioni
Direttore d’orchestra e pianista inglese, naturalizzato statunitense, nato a Epping (Londra) il 30 dicembre 1959 da genitori italiani. La sua direzione [...] vocali, di Lieder, e in concerti di musica dacamera.
Le prime esperienze con la musica risalgono al lavoro Daniel Barenboim. Il debutto come direttore d’opera avvenne con La Bohème di Giacomo Puccini all’Opera di Oslo, di cui fu nominato direttore ...
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Nacque a Rouen il 15 dicembre 1775. I suoi studî musicali, diretti dall'organista della cattedrale, Broche, furono altrettanto penosi quanto superficiali. Il B. non studiò né il contrappunto né la fuga [...] cominciò la sua carriera col comporre alcuni lavori di musica dacamera, che ebbero grande successo; seguirono le sonate per è uno dei capolavori più significativi che il genere dell'opera buffa abbia prodotto in Francia. È nota l'ammirazione di ...
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SOMIS, Giovanni Battista
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore, nato Torino il 25 dicembre 1686, ivi morto il 14 o 15 agosto 1763; appartenne a famiglia di musicisti. Iniziati gli studî con suo [...] Ma la sua fama perdura soprattutto per la sua opera di maestro. Dando vita in Piemonte a una violino nella cappella reale della citta nativa e che ha lasciato 8 Sonate dacamera a violino solo e violoncello o cimbalo op. 2 (Parigi senza anno), ...
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Pianista, clavicembalista e compositore, nato a Napoli il 30 dicembre 1935. Ha studiato pianoforte con E. Calace e composizione con B. Bettinelli e A. Maggioni al conservatorio di Milano. Affermatosi al [...] eterogeneo, da Bach (Variazioni Goldberg) e Mozart (sonate e variazioni per violino e piano) a Debussy (integrale dell'opera per composizioni di C. ricordiamo: Piano rage music (1964); Concerto dacamera n. 3 (1965, per oboe, violino e 21 strumenti); ...
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GRANADOS Y CAMPIÑA, Enrique
Guido Maria Gatti
Pianista e compositore, nato a Lérida il 29 luglio 1867 da padre cubano. Dimostrò precocità musicale; studiò il pianoforte con J. B. Pujol a Barcellona [...] soggetto la Divina Commedia, altre pagine per orchestra e di musica strumentale dacamera, e tutta la produzione teatrale (la wagneriana Maria del Carmen, e le altre opere, di dimensioni più modeste, come Gaziel, Petrarca, Liliana, Follet, Miel de lo ...
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Compositore, organista, teorico. Nato a Mühlhausen, nella Turingia, il 24 dicembre 1626, ivi morto il 9 luglio 1673. Prima in patria, poi a Gottinga e a Erfurt fece studî letterarî e di teologia insieme [...] . Wolf. L'A. scrisse musica strumentale (sonate dacamera a più strumenti), musiche corali (mottetti a più voci con basso continuo), concerti sacri (sino a 20 voci, con strumenti). Ma la sua opera più importante è costituita dalle moltissime melodie ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...